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La magica notte del dopo Perugia, col tradizionale bagno nella fontana!

𝐋’𝐢𝐧𝐝𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐎𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚 (𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐞 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐫𝐢𝐚) 𝐬𝐭𝐚𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐯𝐢𝐧𝐜𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐚 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐞𝐭𝐚̀ 𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐝𝐞𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐯𝐚𝐥𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐞𝐧𝐚 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐬𝐭𝐢𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐬𝐩𝐨𝐫𝐭. 𝐃𝐨𝐩𝐨 𝟔𝟒 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐜𝐚𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐢 𝐠𝐥𝐨𝐫𝐢𝐚, 𝐟𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐥𝐥𝐚𝐜𝐚𝐧𝐞𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐨𝐬𝐢𝐦𝐚𝐧𝐚, 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝟐𝟎𝟏𝟏 𝐞 𝟐𝟎𝟏𝟔

Niente B e forse – questo il pericolo vero – per la Robur e i suoi ritrovati tifosi, non ci sarà neanche il mesto ritorno alla serie C appena lasciata!

Queste le risultanze, sportivamente parlando, drammatiche del summit societario in corso, in via continuativa, dal successo sul campo di Perugia a questa mattina.

40 giorni in cui, nonostante il vento in poppa del calore popolare, nessuno ha bussato alla porta roburina; neanche per toccare con mano la natura vera, leggi quantificare il necessario ad un affiancamento o il rilevamento completo del club, della questione in ballo.

E dire che la gestione di un campionato di basket nella terza serie nazionale non sarebbe equivalso ad alcun impegno rilevante per nessun imprenditore cittadino, anche di medio bassa rilevanza.

E’ mancata la volontà; è totalmente risultato assente il desiderio; è del tutto sparito anche il piacere di collaborare e lasciare un segno di se stessi consentendo ad una sana passione ad uno sport e ad un club amato dalla terza generazione consecutiva di osimani.

E’ mancato, principalmente, colui che per volontà popolare avrebbe dovuto aver chiaro in mente le funzioni del ruoli e non le fazioni politiche. Il cosiddetto “Sindaco di tutti”, colui che avrebbe prevalso sul Male quasi per mandato divino essendo stato unto abbastanza dal Bene soprannaturale

Costui, come si diceva ieri ufficializzando la rinuncia alla serie B, ha preferito guardare, annotare e festeggiare in cuor proprio la mancata iscrizione e ora rallegrarsi persino per il rischio concreto per la gloriosa Robur, di scomparire da ogni ruolo federale.

A lasciare Osimo con certezza, intanto, è il coach italo-argentino German SCIUTTO che ha lasciato Osimo consensualmente per accasarsi a Salerno, serie B girone meridionale, alla Lars Virtus Arechi; con il tecnico, probabilmente, anche i migliori ragazzi italo-argentini visti ad Osimo in questa annata.

Senza attenzioni, senza soldi, senza tecnico e senza i migliori uomini in campo… Osimo finirà, entro il 24 luglio prossimo, ultima data per regolamentare la presenza al roster della nuova C unificata 2024, anche col correre il rischio di non iscriversi e sparire.

I 15.000 euro incassati dalla Loreto Pesaro per cedere il titolo di B non coprono neanche il 50% delle spese, insopprimibili, ovvero non meno di 40.000 euro, per affrontare una ulteriore gestione nella categoria sottostante.

Ne la campagna abbonamenti, lanciata in anticipo, nella speranza di un miracolo della base, ha potuto operare miracoli di sorta. Troppo ampio il divario tra la Osimo che conta… e quella che spera.

Il rischio concreto è quello di ripercorrere, al 64° di fondazione, strade già viste nel 2011 e nel 2016 con la mancata iscrizione alla Serie C.

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