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In qualsiasi giorno dellโanno, diverso dalla convulsa serata vissuta pericolosamente in Consiglio comunale, lโabbandono o il tradimento, in entrambi i casi lo segnaliamo come โrabbiosoโ, di Stefano SIMONCINI al proprio mentore Dino LATINI avrebbe meritato la prima pagina; e qualche chilometro di approfondimenti.
Ubi maior minor cessat, relega lโaddio del Presidente del Consiglio alle proprie idee in politica, alla propria creatura, alla propria intuizione di una risposta vincente alle richieste di Osimo a cavallo di Millennio, a quasi ordinaria amministrazione di un moderno Giuda qualsiasi, come la storia, in questo caso con la esse minuscola, ci rappresenta tutti i giorni in cronaca.
Ma possono essere sufficienti circa 2.174 euro, pure lordi, puntuali ogni 27 del mese (con la prospettiva oltretutto di incassare la retribuzione ancora per un paio di ratei, non di piรน, perdendo ragionevolmente ogni introito pubblico con la caduta dellโAmministrazione PIRANI) per spingere un individuo, giร Sindaco di Osimo e giร Assessore e soprattutto giร amico e compagno di merende, a sconfessare una intera vita dedicata alle proprie idee e alla propria disinteressata passione verso i piรน deboli?
Sappiamo con certezza come SIMONCINI, nei suoi 5 anni di mandato, abbia deliberatamente rinunciato a 200 euro al mese (pari a 12.000 euro circa) per devolverli in beneficienza alle famiglie in difficoltร di Osimo.
Sappiamo anche come lo stesso ha cercato, sia pur con gesti simbolici, di gravare meno possibile sulle casse pubbliche pur di non dilapidare denaro pubblico da spendersi altrimenti.
Insomma il SIMONCINI-giovane, pre Covid per intenderci (virus che ha pure fatto rischiare Stefano come pochi altri per la propria vita) non avrebbe esitato un secondo, tra il corrispettivo assicurato dalla fedeltร a PIRANI e il nulla in denaro ad appannaggio di un movimento escluso ed autoesclusosi da ogni poltrona, a schierarsi dalla parte giusta.
Oggi, invece, al culmine dello strappo che dovrebbe mandare PIRANI a casa a meditare e gli osimani di nuovo al voto, alla ricerca di un meglio possibile, SIMONCINI appare carico di risentimento verso il proprio amico, fratello e leader LATINI.
Talmente carico di rivincite (?) da mettersi quasi alla testa dei rivoltosi ex Latiniani.
Nel burrascoso dopo-Festival andato in onda nel Gabinetto del Sindaco e protrattosi per almeno un paio di ore, Stefano SIMONCINI ha trovato modo di abiurare Su la Testa e di giurare amore eterno a PIRANI, fedeltร verginale ad un Sindaco apparso ascoltarlo, in veritร , tra il colpito da tanta verve e lโaria rassegnata al peggio.
Un SIMONCINI, al contrario, che ha provato a spendersi come per una nuova causa battesimale, con tanto di professione di fede a mai piรน peccare: mai con un voto, mai una parola, mai un possibile, futuro, moto di dissenso.
Parole amare ma vogliose di rivincita, quelle di SIMONCINI, recepite anche dai tre ex Assessori Latiniani STRAPPATO, SABBATINI e BORDONI con questโultima in particolare ad annuire quasi ad ogni parola intrisa di odio emessa dallโapprezzabile vignettista.
Va detto come Dino LATINI, conoscendo meglio di tutti lโindole e il non detto di SIMONCINI, saputo in nottata del ragionamento del proprio braccio destro, ha incassato con Santa pazienza lโennesimo abbandono; lโaddio di un cavallo di razza svegliatosi malamente un mattino e che pur in tarda etร , per un pugno di dollari, ha scelto di imboccare il doloroso percorso della โdamnatio memoriaeโ
Perchรฉ tutto questo accada e accada ciclicamente come una vera maledizione che dal 2014 non smette di turbare le notti di LATINI (leader che PIRANI non รจ comunque riuscito ad abbattere) non รจ dato sapere.
Sappiamo invece come lโAssessore Matteo SABBATINI, altra creatura allevata dal nulla di Passatempo da LATINI, si รจ distinto a sua volta nel prendere le distanze, come STRAPPATO e soprattutto Monica BORDONI dallโantica provenienza civica. Una abiura vera e propria che ha degnamente concluso un dopo mancato Consiglio comunale destinato a marcare il passato dal futuro di questa strampalata, irascibile Amministrazione a perdere.
Per LATINI unica nota positiva la rinnovata fedeltร al progetto mostrata dal Consigliere MONTEBURINI che, di fatto, sostituisce da subito lโauto allontanato SIMONCINI, ripristinando al gruppo civico doc il numero strategico di quattro.