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Lancia addosso ad un treno merci un bidone metallico di rifiuti, causando lo stop ferroviario sulla direttrice Pescara-Ancona per 53 minuti.
Per questa alzata di ingegno รจ stato condannato Matteo CINGOLANI, 41 anni, di Camerano ma osimano di fatto, noto alla cronaca nera, in particolare, nel biennio 2016-2017 quando in preda anche ai fumi della droga, lโuomo ne combinava a livelli industriali.
La vicenda che ieri ha allungato il curriculum penale di CINGOLANI effettivamente รจ datata 29 ottobre 2017, giorno in cui lโosimano si trovava a viaggiare sul treno regionale per Pescara in compagnia di una amica 34enne di Loreto, risultata al controllo della capotreno, senza biglietto
Invitata a scendere alla prima stazione utile di Porto Recanati, CINGOLANI ha avuto la cattiva idea di prendere le difese della signora, scendendo con lei a Porto Recanatiโฆ non prima di sradicare il primo porta rifiuti capitatogli a portata di mano e di lanciarlo verso i binari investendo, per sua sfortuna, un treno merci di passaggio.
Da qui lโavvio in stazione delle pratiche relative alle conseguenze del possibile danneggiamento, verifiche che hanno comportato lโinterruzione del traffico ferroviario per ben 53 minuti.
Ieri a Macerata, presso il competente Tribunale, il giudice Andrea BELLI ha chiuso la vicenda condannando CINGOLANI (assistito dallโavvocato Emanuele SENESI) ad un anno e due mesi di reclusione, oltre ad accogliere lโistanza delle Ferrovie, costituitesi parte civile, per lโincasso di una provvisionale di 5.000 euro.
Assolta dal Tribunale lโamica 34enne alla base dello show. S.R., queste le iniziali della donna, era finita alla sbarra per aver rifiutato le proprie generalitร alla capotreno.
Decisamente molto lungo lโelenco dei precedenti dellโosimano, allโepoca celibe, tossico dipendente, nulla facente e pluri pregiudicato per reati caratterizzati da violenza gratuita; fatti che hanno portato ad inquadrare CINGOLANI tra i soggetti socialmente pericolosi in quanto elemento psicologicamente instabile.
In particolare, tutte intraprese tra il finire del 2016 e il 2017, segnaliamo questi episodi:
- Maltrattamenti aggravati ai propri familiari conviventi (padre e sorella), e minacce di morte. Reiterate in piรน occasioni, anche con promesse di ritorsioni in caso di omessa consegna del denaro. Minacce esternate anche con lโutilizzo di un paio di forbici, come avvenuto il 29 dicembre 2016, quando le puntava alla gola della sorella, alla quale poi frantumava gli occhiali.
- Danneggiamento dellโarredo di casa, e grida ripetute, per rafforzare lo stato di soggezione in cui vivevano i familiari, spaventati dalle sue reazioni.
- Terrorismo verso lโintero condominio dellโabitazione familiare, i cui condomini sono stati costretti piรน volte a richiedere lโintervento dei Carabinieri a cui esternavano le loro preoccupazioni e paure, invitandoli a provvedimenti immediati.
- Tentata estorsione continuata, sempre nei confronti dei familiari, minacciando ripetutamente il padre e la sorella. E prospettando, in caso di rifiuto a consegnargli il denaro (circa 2.000 euro), ritorsioni violente e danneggiamenti allโarredo di casa, fino alla morte degli stessi.
- Atti persecutori e minacce aggravate, perchรฉ con condotte reiterate molestava i condomini e i vicini di casa, promettendogli ritorsioni in caso di denunce. Indirizzando loro minacce di morte, ingiurie ed epiteti vari quando li incontrava nello stabile. A tutto ciรฒ si univano le molestie consistite in reiterate urla di giorno e di notte e nel danneggiamento dei beni comuni (cassette postali e portone di ingresso, piรน volte preso a calci).
Oltre questi episodi, infine, segnaliamo gli exploit del 2017, commessi ad Osimo ad danni degli automobilisti di via Fonte Magna o dei passanti per Piazza del Comune o dei passeggeri della Conerobus o โ quando ubriaco โ ai danni di chiunque.
Vedi anche:
SFERRA CALCI E PUGNI ALLE AUTO RI-RI-RI-RI-RI DENUNCIATO CINGOLANI – Osimo oggi