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A Bologna niente patriotima solo partigiani. Ce lo ha detto la Giunta di Matteo LEPORE, griffata Pd; e sinceramente, il giorno dopo, ci permettiamo di ringraziarli.

Qui รจ bene sottolineare quanto il titolo sia piรน provocatorio del contenuto. Non perchรฉ questโ€™ultimo non voglia ribadire lโ€™assoluta distanza tra il concetto di โ€œpatriotaโ€ e quello di โ€œpartigianoโ€ della cosiddetta Resistenza, sia ben chiaro. Ma perchรฉ ogni processo storico va indubbiamente contestualizzato.

Non farlo significa mettersi nelle stesse posizioni ridicole dellโ€™antifascismo caprone e delle sue sparate non particolarmente acute nรฉ dotte.

Sotto questo profilo non รจ da escludere a priori che tra i partigiani ci fosse qualche illuso davvero convinto di combattere per una Patria, e non per un nemico alla quale si era offerta su un piatto ben poco onorevole una resa incondizionata poco precedentemente.

Le menti umane sono spesso semplici e non operano โ€“ soprattutto se โ€œconfuseโ€ dagli eventi ad esse contemporanee โ€“ tutte le dovute distinzioni in ogni circostanza.

MANIFESTAZIONE A DIFESA DI SCUOLA E COSTITUZIONE MANIFESTANTE MANIFESTANTI CARTELLONE BOLOGNA CITTA’ PARTIGIANA

In tal senso, non รจ da vedere in modo completamente negativo lโ€™unica cosa decente che abbia fatto Carlo Azeglio CIAMPI da Presidente della Repubblica, ovvero provare a โ€œpacificareโ€ i contendenti della guerra civile attribuendo ad entrambi una forma, pur differenziata, di amore per la Patria.

Ora perรฒ a Bologna si deve calare la scure e si deve affermare un concetto che รจ prioritario: chi scelse la Resistenza, di fatto ha offerto il Paese alla resa incondizionata e a un dramma psicologico di massa che scontiamo ancora oggi. Non poteva definirsi patriota allora โ€“ pur comprendendo il contesto, per lโ€™appunto โ€“ figuriamoci se potrebbe mai farlo adesso!

La Bologna di Sinistra, che ammette esplicitamente di non annoverare tra le sue fila storiche i patrioti di questa Nazione, non puรฒ che essere ringraziata per questo atto di โ€“ pur involontaria โ€“ onestร .

Al netto di tutte le diatribe storiche del caso, sulla oggettiva occupazione alleata del Paese e quella molto opinabile di matrice tedesca, รจ evidente come da quellโ€™8 settembre 1943 questa Nazione avrebbe perso per sempre la sua indipendenza, chiunque avesse prevalso in uno scontro tra alleati e tedeschi che non aveva molte alternative se non il successo dei primi sui secondi, in una fase in cui i giochi della guerra, ormai, erano fatti.

La Repubblica sociale italiana non fu uno Stato fantoccio ma uno Stato sicuramente subordinato, animato perรฒ โ€“ e questo va ricordato ogni giorno โ€“ da volontari il cui numero le brigate partigiane possono solo aver sognatoโ€ฆ fino a una stramba primavera del 1945 in cui, dโ€™improvviso e come per magia, crebbero di effettivi in modo esponenziale.

Un racconto che fu messo in evidenza da Giorgio Pisanรฒ con straordinaria luciditร  e chiarezza, smentendo la narrazione della Resistenza sia quale movimento di popolo che quale prodotto di un immaginario consenso maggioritario nel Paese.

La maggioranza degli italiani, invero, si trovava in una situazione ben piรน semplice di quella di dover scegliere tra fascismo e antifascismo, ovvero il desiderio sfrenato che il conflitto terminasse.

Di sicuro perรฒ, se si vuole parlare di Patria e di consenso, chi combattรฉ per la RSI superรฒ in termini volontari โ€“ e di molto โ€“ chi si aggregรฒ alla cosiddetta โ€œlotta per la libertร โ€.

La veritร  รจ che, al netto delle โ€œcontestuali comprensioniโ€ che abbiamo sottolineato nella prima parte di questa riflessione, al patriota in quellโ€™autunno del 1943 era rimasto molto poco.

Ma dovendo scegliere una strada che riprendesse quel poco che restava di una Nazione distrutta, difficilmente poteva virare in una rotta diversa dal rispetto della parola data.

Non certo il penoso voltagabbanismo badogliano, insomma.

Dunque grazie, cara Bologna di Sinistra, perchรฉ hai finalmente ammesso un fatto che mette le cose in chiaro: voi, di patriottico, non avete mai avuto niente. Giusto e sacrosanto che lo riconosciate.

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