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𝗗𝗲𝗶 𝗾𝘂𝗮𝘁𝘁𝗿𝗼 𝗮𝗹𝗯𝗮𝗻𝗲𝘀𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗯𝗮𝗿𝗿𝗮 𝗮 𝗠𝗮𝗰𝗲𝗿𝗮𝘁𝗮, 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝘂𝗻𝗼 𝗲̀ 𝗿𝗶𝗺𝗮𝘀𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗰𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗼𝘃𝗲𝗻𝗱𝗼 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗽𝗲𝗻𝗮 𝗽𝗿𝗲𝗰𝗲𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲. 𝗚𝗹𝗶 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗶, 𝗮𝗿𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗶𝗻 𝗳𝗹𝗮𝗴𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗮𝗹 𝗡𝗼𝗿𝗺 𝗱𝗶 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝘂𝗻 𝗳𝘂𝗿𝘁𝗼 𝘂𝗹𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝘂𝗻𝗮 𝗮𝗯𝗶𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗠𝗼𝗻𝘁𝗲 𝗦𝗮𝗻 𝗚𝗶𝘂𝘀𝘁𝗼, 𝘀𝗲 𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗰𝗮𝘃𝗮𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗮𝗻𝗻𝗮 “𝘁𝗲𝗼𝗿𝗶𝗰𝗮” 𝗮 𝗱𝘂𝗲 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗲 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝗿𝗰𝗲𝗿𝗲 𝗽𝘂𝗿 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗻𝗱𝗼 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗳𝗶𝘀𝘀𝗮 𝗱𝗶𝗺𝗼𝗿𝗮 𝗶𝗻 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮
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Extracomunitari, senza fissa dimora in Italia e da ieri pure gravati di un patteggiamento a 2 due anni per furti in abitazione… eppure rimessi dalla legge liberi di circolare nel Bel Paese, proprio come nulla fosse.

Tra poco è Natale, p𝘂𝗼𝗶 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗣𝗼𝘀𝘁𝗲𝗣𝗮𝘆 5333 1750 9752 6856 (𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗗𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜)
𝗢𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗯𝗼𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗼 𝗯𝗮𝗻𝗰𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗜𝗯𝗮𝗻 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜 𝗜𝗧𝟳𝟵𝗝 𝟯𝟲𝟬𝟴 𝟭𝟬𝟱𝟭 𝟯𝟴𝟮𝟯 𝟯𝟴𝟬𝟵 𝟰𝟯𝟯𝟴 𝟭𝟮
La storia a lieto fine è raccontata dagli albanesi Florind SEFAJ e dai fratelli Tualant e Givson ZYBA, rispettivamente di 34, 30 e 24 anni, tutti gravitanti, seppur senza un tetto stabile sulla testa, nella zona di Martinsicuro (Teramo).
Ad accettare la richiesta di contrattare una pena (sospesa) di 2 anni di carcere, è toccato al giudice Francesca PREZIOSI del Tribunale di Macerata, di fronte alla quale i tre, insieme al 27enne Klaudio DEMIRI, pure albanese, sono comparsi difesi dall’avvocato sambenedettese Maurizio CACACI.

Il quartetto era stato arrestato dai Carabinieri del Norm di Osimo la sera del 5 novembre scorso, all’altezza del casello autostradale di Civitanova Marche, reduci dall’ennesimo furto messo a segno nell’entroterra Maceratese, a Villa San Filippo, frazione di Monte San Giusto.
Pochi oggetti in oro, rinvenuti dai Carabinieri all’interno dell’abitacolo dopo lo stop all’auto e la successiva perquisizione.
Da li gli uomini del Luogotenente Giuseppe ESPOSTO, da giorni sulle tracce dell’organizzazione albanese, si sono spostati a Martinsicuro, presso l’abitazione di DEMIRI, dove il cerchio si è chiuso col rinvenimento di altro materiale furtivo, tra cui l’accendino d’oro Dupont sottratto qualche giorno prima alla disponibilità del barman osimano Massimo Gioacchini.

Insomma, plauso al lavoro dei Carabinieri che, mettendo fuori gioco due bande albanesi in pochi giorni (per un totale di otto arresti) hanno certamente contribuito ad un Natale sereno in decine e decine di famiglie, osimane e del circondario, altrimenti “pizzicate”.
A conti fatti è andata a finire un po’ diversamente. Ci si sarebbe aspettato, magari, minor indulgenza da parte della legge e che gli albanesi, anziché giovarsi del patteggiamento e del ritorno alla libertà, fossero stati riaccompagnati in Albania in quanto, viste le prodezze descritte, indesiderati in Italia.
In realtà in cella è rimasto il solo in regola, cioè titolare di una residenza in Italia, quella di Martinsicuro, covo della banda.
L’uomo, Klaudio DEMIRI, 27 anni, ha infatti aggiunto ad una condanna in corso di esecuzione, anche i due anni e otto mesi patteggiati con il pubblico ministero Stefania CICCIOLI, restando pertanto in carcere.

Tra poco è Natale, p𝘂𝗼𝗶 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗣𝗼𝘀𝘁𝗲𝗣𝗮𝘆 5333 1750 9752 6856 (𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗗𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜)
𝗢𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗯𝗼𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗼 𝗯𝗮𝗻𝗰𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗜𝗯𝗮𝗻 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜 𝗜𝗧𝟳𝟵𝗝 𝟯𝟲𝟬𝟴 𝟭𝟬𝟱𝟭 𝟯𝟴𝟮𝟯 𝟯𝟴𝟬𝟵 𝟰𝟯𝟯𝟴 𝟭𝟮
Liberi di tornare alle proprie cose italiane, invece, i restanti tre, nonostante i precedenti (sanzionati con due anni sospesi) e la prospettiva concreta di figurare presto (non potendo rinnovare agevolmente il permesso di soggiorno) nella condizione di clandestinità.
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