𝗥𝗜𝗙𝗜𝗚𝗧𝗜, 𝗕𝗢𝗖𝗖𝗜𝗔𝗧𝗔 𝗟𝗔 𝗡𝗔𝗊𝗖𝗜𝗧𝗔 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗖𝗢𝗥𝗚𝗠, 𝗖𝗢𝗢𝗣 𝗥𝗢𝗊𝗊𝗔
𝗗𝗔𝗟𝗟𝗔 𝗖𝗢𝗥𝗧𝗘 𝗗𝗘𝗜 𝗖𝗢𝗡𝗧𝗜 𝗟𝗢 𝗊𝗧𝗢𝗣 𝗔𝗗 𝗔𝗡𝗖𝗢𝗡𝗔, 𝗢𝗊𝗜𝗠𝗢 𝗘 𝗝𝗘𝗊𝗜

𝗥𝗜𝗙𝗜𝗚𝗧𝗜, 𝗕𝗢𝗖𝗖𝗜𝗔𝗧𝗔 𝗟𝗔 𝗡𝗔𝗊𝗖𝗜𝗧𝗔 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗖𝗢𝗥𝗚𝗠, 𝗖𝗢𝗢𝗣 𝗥𝗢𝗊𝗊𝗔𝗗𝗔𝗟𝗟𝗔 𝗖𝗢𝗥𝗧𝗘 𝗗𝗘𝗜 𝗖𝗢𝗡𝗧𝗜 𝗟𝗢 𝗊𝗧𝗢𝗣 𝗔𝗗 𝗔𝗡𝗖𝗢𝗡𝗔, 𝗢𝗊𝗜𝗠𝗢 𝗘 𝗝𝗘𝗊𝗜

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𝗜 𝗺𝗮𝗎𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗟𝗮𝗿𝗎𝗌 𝗫𝗫𝗜𝗩 𝗠𝗮𝗎𝗎𝗶𝗌 𝘀𝗶 𝘀𝗌𝗻𝗌 𝗜𝗿𝗌𝗻𝘂𝗻𝗰𝗶𝗮𝘁𝗶 𝗲𝘃𝗶𝗱𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗻𝗱𝗌 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗲𝗿𝗶𝗲 𝗱𝗶 𝗌𝗜𝗮𝗰𝗶𝘁𝗮’ 𝘀𝘂𝗹𝗹’𝗌𝗜𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗌𝗻𝗲; 𝐢𝐝𝐞𝐚𝐭𝗮 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚 𝐥’𝐀𝐭𝐚𝟐 𝗻𝗌𝗻𝗌𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗱𝘂𝗲 𝗖𝗌𝗺𝘂𝗻𝗶 𝘀𝘂 𝘁𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝘀𝗰𝗮𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮. 𝐃𝐢 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐚 𝐚𝐳𝐳𝐞𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐚𝐠𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐩𝐚𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐮𝐥𝐭𝐢𝐊𝐢 𝐒𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐢 “𝐫𝐚𝐬𝐬𝐢” 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐚𝐯𝐢𝐧𝐜𝐢𝐚.. 𝗟𝗮 𝗰𝗌𝗌𝗜𝗲𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗜𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮 𝗮𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗱𝗌𝘃𝘂𝘁𝗌 𝗎𝗲𝘀𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗰𝗶𝗰𝗹𝗌 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗎𝗿𝗮𝘁𝗌 𝗱𝗲𝗶 𝗿𝗶𝗳𝗶𝘂𝘁𝗶 𝗮 𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗌 𝗜𝗿𝗌𝘃𝗶𝗻𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲; 𝘀𝗮𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗰𝗌𝗺𝗜𝗌𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗮 𝗩𝗶𝘃𝗮 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶 𝗱𝗶 𝗔𝗻𝗰𝗌𝗻𝗮 𝗮𝗹 𝟳𝟱%,, 𝗝𝗲𝘀𝗶 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶 𝗮𝗹 𝟭𝟮.𝟱𝟬% 𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗌𝘀𝗶𝗺𝗮𝗻𝗮 𝗘𝗰𝗌𝗳𝗌𝗻 𝗖𝗌𝗻𝗲𝗿𝗌, 𝐩𝐮𝐫𝐞 𝐚𝐥 𝟭𝟮.𝟱𝟬%. 𝐋𝐚 𝐬𝐚𝐜𝐢𝐞𝐭𝐚’ 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐜𝐢𝐩𝐚𝐭𝐚 𝐥𝐚𝐊𝐞𝐧𝐭𝐚 𝗟𝘂𝗮𝘁𝘁𝗿𝗌 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝐝𝐢 𝗶𝗻𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝐢𝐭𝐚’, 𝐛𝐢𝐥𝐚𝐧𝐜𝐢 𝐢𝐧 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐢𝐭𝐚 𝗲𝐝 𝐞’ 𝐩𝐫𝐢𝐯𝐚 𝐝𝐢 𝗱𝗶𝗜𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶… 𝐢𝐧 𝐜𝐚𝐊𝐩𝐞𝐧𝐬𝐚 𝐠𝐚𝐝𝐞 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝗖𝗱𝗮 𝗜𝗌𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗌 𝗿𝗲𝗎𝗌𝗹𝗮𝗿𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗻𝗌𝗺𝗶𝗻𝗮𝘁𝗌 𝐞 𝐩𝐚𝐠𝐚𝐭𝐚

Bocciata dalla Corte dei Conti la costituzione della società consortile Corum (ex Newco) rappresentata dalle quote del Comune di Ancona (75.000 euro ci capitale sociale) e per i restanti 25.000 euro da dividersi a metà tra i Comuni di Jesi e Osimo.

In 31 pagine di motivazioni il no dei magistrati della Corte dei Conti
alla creazione di una coop pubblica opaca

La delibera numero 57 della Corte, a cui spetta la funzione di consulenza giuridico-amministrativa e la tutela della giustizia in ambito di pubblica amministrazione, Ú stata pronunciata mercoledì scorso 15 marzo in Camera di consiglio dal dottor PALOMBA, ma solo in queste ore Ú filtrata, peraltro a livello di scoop, da Largo XXIV Maggio.

Ai giudici della Corte dei Conti di Ancona si era rivolto il Comune di Ancona prospettando un parere sulla delibera del Consiglio comunale dorico numero 8 dello scorso 30 gennaio ed avente per oggetto la ricordata costituzione di una società consortile, a partecipazione indiretta, per la gestione del servizio di igiene urbana; servizio a carattere provinciale affidato “in house providing” dalla Assemblea territoriale di ambito 2 alla costituenda Corum Scarl composta al 75% da Viva servizi SpA (Ancona),  al 12.50% da Jesi servizi Srl (Jesi) e per il restante 12.5% dalla Ecofon Conero SpA (Osimo).

L’avvio dell’anno giudiziario presso la Corte dei Conti di Ancona

Ebbene il verdetto pronunciato, sulla base del Decreto legislativo 175 del 2016, in tema di costituzioni di società da parte di pubbliche amministrazioni, ha probabilmente sancito la fine dell’annoso progetto delle ultime amministrazioni rosse restanti sul territorio, di scalata all’affare-rifiuti; non foss’altro per l’imminente scadenza di due Sindaci su tre – MANCINELLI e PUGNALONI – ultimi esponenti residui di società in forte cambiamento in senso diametralmente opposto.

In particolare la Corte, composta da quattro magistrati, in 31 pagine di motivazioni ha rilevato la “non conformità del provvedimento consiliare del 30 gennaio”, nonché dell’operazione societaria tentata – la costituzione di un consorzio di imprese – osservando come “ne’ dalla delibera del Comune di Ancona, ne’ dall’esame delle caratteristiche dell’operazione, emergono elementi che possono giustificare il ricorso a questo ulteriore nuovo organismo societario a partecipazione pubblica, essendo la prassi fortemente circoscritta ad esigenze eccezionali”, vale a dire mirata all’efficienza della partecipazione pubblica, ovvero alla razionalizzazione e alla riduzione della spesa per i cittadini amministrati.

Probabilmente, fra molte opacità segnalate, un ruolo lo ha giocato anche la natura societaria scelta dalle Amministrazioni di Ancona, Jesi e Osimo, ovvero consorziare Viva servizi, Jesi servizi ed Ecofon Conero nella neonata Corum Scarl – con sede ad Ancona – il cui obiettivo, più che raggiungere e suddividere utili tra gli i soci, parrebbe essere dato dal conseguire un risparmio significativo sui costi di produzione e/o di gestire un futuro aumento del servizio, fornito sul cosiddetto ciclo integrato dei rifiuti (raccolta, trasporto e spazzamento).

Diversi i punti sottolineati dal parere della Corte dei Conti, tra cui la circostanza che vuole la Corum scarl, non ancora costituita, già affidataria del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, in forza di un provvedimento emanato il 27 dicembre scorso dall’Assemblea territoriale di ambito 2; documento chiamato a confermare la sussistenza in Corum dei requisiti necessari per l’affidamento
 nonostante che dai documenti prodotti sia risultato alla Corte che solo Jesi servizi ha svolto, nel triennio 2019-2021 e svolge, il servizio di igiene urbana!

Mentre Viva servizi SpA, da parte sua, ha attestato che “nelle more della definitiva acquisizione dell’impiantistica utile ad assolvere il servizio
 sottoscriverà appositi contratti di affitto di ramo di azienda”; grosso modo quanto ha dichiarato Ecofon Conero che “acquisirà la dotazione impiantistica utile ad assolvere il servizio mediante la configurazione del titolo partecipativo sottoscritto da Astea SpA”.

MANCINELLI e PUGNALONI grandi sconfitti anche sulla politica dei rifiuti

Insomma pare davvero che il Comune di Ancona sia stato chiamato, semplicemente, a “ratificare” la volontà già formata dell’Assemblea territoriale di ambito 2, senza porre obiezioni e valutare altre offerte di miglior convenienza economica.

Infine una perla tutta osimana rilevata in sede di esame e riguardante esclusivamente Ecofon Conero.

I giudici hanno difatti rilevato come la società con sede in via Guazzatore presenta diverse criticità quali un bilancio in costante perdita in tutti gli ultimi quattro anni di esercizio (2018, 2019, 2020 e 2021), Ú composta unicamente da quattro membri del CdA e da nessun dipendente, oltre a risultare, per ammissione stessa della Ecofon Conero, “non operativa”, tanto che nel 2021 “la società non ha svolto alcuna attività”, al pari degli anni precedenti chiusi con valori di produzione di 6.653 euro (2018), 392 euro (2019), 30 euro (2020) e 2 euro (2021).

Non operativa ma già affidataria dal servizio. Almeno fino al 15 marzo.

Ora lo stop vivamente consigliato e – si spera – la palla dei rifiuti crossata ai nuovi Sindaci di Ancona e Osimo per una nuova partita – più rapida e trasparente – da iniziare sullo 0-0, voltando pagina.

𝗣𝗥𝗢𝗩𝗔 𝗗𝗜 𝗠𝗔𝗧𝗚𝗥𝗜𝗧𝗔’ 𝗣𝗘𝗥 𝗖𝗛𝗔𝗥𝗟𝗬, 𝗔𝗧𝗧𝗘𝗊𝗢 𝗗𝗔 𝗥𝗔𝗠𝗚𝗡𝗗𝗢
𝗣𝗘𝗥 𝗜𝗟 𝗙𝗜𝗚𝗛𝗧𝗘𝗥 𝗢𝗊𝗜𝗠𝗔𝗡𝗢 𝗊𝗘𝗖𝗢𝗡𝗗𝗔 𝗗𝗜𝗙𝗘𝗊𝗔 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗖𝗜𝗡𝗧𝗚𝗥𝗔
𝗡𝗜𝗘𝗡𝗧𝗘 𝗊𝗖𝗢𝗡𝗧𝗜, 𝗣𝗘𝗥 “𝗊𝗣𝗔𝗗𝗜𝗡𝗢” 𝗔𝗟𝗧𝗥𝗜 𝟮𝟲 𝗠𝗘𝗊𝗜
𝗟’𝗢𝗊𝗜𝗠𝗔𝗡𝗢 𝗔𝗩𝗘𝗩𝗔 𝗖𝗛𝗜𝗘𝗊𝗧𝗢 𝗟𝗔 𝗠𝗘𝗊𝗊𝗔 𝗜𝗡 𝗣𝗥𝗢𝗩𝗔