ADDIO ANCHE A DORIANO FELICIANI,
11 DELL’OSIMANA MAGICA!

ADDIO ANCHE A DORIANO FELICIANI, 11 DELL’OSIMANA MAGICA!

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ADDIO ANCHE A DORIANO FELICIANI,
11 DELL’OSIMANA MAGICA!

Dopo Gabbanelli, Cittadini e Carpano, mister Neri e i boss Principi e Bruni, è il turno dell’attaccante di Filottrano


Ci ha lasciato anche Doriano Feliciani, indimenticato ed indimenticabile folletto delle aree di rigore avversarie nell’Osimana vincente 1974-75.

La prima Osimana, in quasi un secolo di storia giallo-rossa, capace di vincere e convincere come poche altre formazioni, in seguito, seppero fare.

Frutto dell’intuito del Presidente Silvano Principi, Feliciani giunse ad Osimo dalla vicina Filottrano con lo scopo preciso di consentire ai Giallo-Rossi l’approdo al pianeta proibito della serie D.

Detto e fatto. Attaccante agile e sgusciante, oltretutto fra i più giovani a disposizione di mister Marcello Neri (anche lui troppo presto in fuori gioco dopo una dolorosa malattia) Feliciani era la classica seconda punta di un gioco del calcio che – ahi noi – non c’è più da un pezzo.

Doriano Feliciani, attaccante dell’Osimana 1975

Numerazione classica dall’1 all’11, Doriano vestiva stabilmente l’11 in completo giallo-rosso casalingo o l’elegante maglia carta da zucchero/blu notte da trasferta.

Ma al rinnovato Diana o sui campi di tutta la regione, quell’Osimana aveva pochi rivali.

Ciò nonostante per risolvere la questione ci volle uno spareggio con la Falconarese di Gegè Di Giacomo, disputato al Dorico il 17 maggio 1975 e deciso per caso, ai supplementari, da un osimano purosangue entrato… per caso nel finale, forse se il ricordo non ci inganna, proprio al posto di un Feliciani non particolarmente brillante per l’occasione.

Risolse la questione Sandro Graciotti, per tutti Garibaldi per il suo gioco generoso, con un calcio di punizione dal limite che i “senatori” gli lasciarono battere al grido… hai visto mai?

E fu gol nel sette, imparabile per il portiere bianco-verdi e molti altri numeri uno di categoria superiore, avendo Garibaldi una traiettoria diventata molti anni dopo comune solo con Platini.

Per l’Osimana e Osimo sportiva, presente in massa ad Ancona con almeno 5.000 spettatori (oltre ai falconaresi e agli anconetani, che parteggiavano contro, per un totale che sfiorava le 10.000 presenze!), si aprirono così le porte di un Paradiso durato ininterrottamente per una decina di anni carichi di Gloria.

Parri; Ferri, Brunelli; Marini, Carpano, Giacco; Gabbanelli, Antinori, Cittadini, Mannino e giusto appunto Feliciani. Allenatore Marcello Neri, Presidenti Silvano Principi e Antonio Bruni.

Accosciato, secondo da sinistra, l’attaccante Doriano FELICIANI, seconda punta OSIMANA 1974-’75 vincitrice campionato regionale di Promozione, promossa in Serie D.

Abile a sfruttare gli spazi offerti da “armadio” Cittadini (un altro che non c’è più) e a ribattere in rete i tiri da lunga gittata di Marini, Gabbanelli ed Antinori, Feliciani non era male neanche nel gioco areo e comunque in area di rigore era tipo da non lasciare troppo solo.

Nonostante le vecchie marcature a uomo, gli intervento salva risultato del libero (altra figura dimenticata, chissà perchè, nel gioco moderno) e le entrate non sempre gentili dei marcatori dell’epoca di categoria, Feliciani sapeva farsi valere, bollando spesso e volentieri.

Inoltre l’essere tra i più giovani e meglio rimborsati del gruppo, unito al carattere cordiale e all’alea di bel ragazzo, faceva si che tutt’attorno a Doriano si respirasse , specie tra le giovanissime, l’aria positiva tipica del calciatore dotato, in cerca di fortuna.

Un tumore, ieri mattina, ha spento troppo presto, all’età di appena 63 anni, la vita di questo campione di casa nostra. Prima di lui, di quella formazione magica, se ne erano andati il numanese Massimo Carpano, vittima, giovanissimo, di infarto e i due castellani Gabbanelli e Cittadini.

Ci guardano dall’alto anche mister Neri (vittima di sclerosi per molti anni) e i due Presidenti Silvano Principi e Antonio Bruni, quest’ultimo tragicamente. Oltre al massaggiatore di quella e tante “Osimane”, ovvero Astro Matassoli, e a tanti “dirigenti” dell’epoca a iniziare da mio padre Ennio Pangrazi, Gianni Mannino (papà di Raoul), Pietro Carpineti, Mario Casoni, Armando Fagioli e tanti altri.

Doriano Feliciani che dopo l’esperienza della Promozione in D restò in Giallo-Rosso ancora per un paio di anni prima di far ritorno calcistico a Filottrano, lasciò giovanissimo il mondo del calcio per dedicarsi al lavoro e all’impegno con la banca di credito cooperativo di Filottrano a cui si è dedicato una vita.

Sposato con l’adorata Paola, Doriano lascia le figlie Lucia e Laura. Domani, a Filottrano, l’ultimo saluto a Feliciani, campione troppo presto rimpianto.


METODO CAMPOCAVALLO ANCHE PER CEDRO E CIPRESSO?
IL SOSPETTO DI BOTANOFOBIA INFIAMMA LA FRAZIONE
DOPO JESI ANCHE AD OSIMO SERVE UN RAGIONIERE
PUGNALONI CHE FA? LASCIA O RADDOPPIA?

1 Comment

  1. Conoscevo Doriano, con il quale avrei dovuto giocare a Filottrano insieme a Serse Zitti. Poi scelsi Camerino perché era li che facevo l’ Università. Un bravo ragazzo ed un ottimo calciatore. Dispiace averlo perso così giovane. Una preghiera e un saluto. CIAO DORIANO.

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