ENNESIMO DPCM DEL GOVERNO, IL GRAN BALLO OUT FINO AL 31 LUGLIO
VIRUS, STOP AGLI EVENTI FINO AD AGOSTO MA IN PREFETTURA CADONO DALLE NUVOLE!

ENNESIMO DPCM DEL GOVERNO, IL GRAN BALLO OUT FINO AL 31 LUGLIO VIRUS, STOP AGLI EVENTI FINO AD AGOSTO MA IN PREFETTURA CADONO DALLE NUVOLE!

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Richiesto di un parere, dal Palazzo di Governo si rileva la mancanza di apposita circolare esplicativa. Nel dubbio su come considerare gli eventi ai fini Covid, la linea è dunque lasciar fare. In attesa delle danze la palla passa ora all’attenzione della Procura


Gran ballo stop! A sorpresa, all’ultimo minuto utile, è comparso sullo sfondo dell’iniziativa sotto le stelle lo spettro dell’ennesimo DPCM con cui il Governo, in data 14 luglio, ha confermato i precedenti e già noti provvedimenti di chiusura.
Niente sagre, niente discoteche (all’aperto o al chiuso non cambia la musica), niente fiere e soprattutto niente eventi nello stile caro al virus, vedi voce assembramenti.
Se ne riparlerà, per tutte queste categorie che, come il calcio, erano in attesa di pubblico, non prima del 31 luglio. Situazione Covid in Italia permettendo.
Strano, piuttosto, che a Palazzo comunale, mentre stiamo scrivendo, non ne sappiano ancora nulla!

Di certo, fino a giovedì mattina, data di emanazione dell’ordinanza 17178 a firma Pugnaloni che avrebbe dovuto regolamentare la festa danzante, la notizia dell’ennesimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sembrerebbe non risultare nota ai burocrati di Palazzo comunale.
Pare che Segretario, Dirigenti e consulenti vari – tutti ben pagati, tutti i mesi, dal cittadino osimano – non si siano accorti che a Roma Giuseppe Conte eserciti esclusivamente pieni poteri, non dovendo sottostare – da mesi – ad alcun vaglio del Parlamento.

La colpa, qualcuno avrebbe provato a difendersi così, è tutta della tv e di Conte! Da quando il Primo Ministro si è stancato di comunicare agli italiani attraverso la diretta tv e a reti unificate, star dietro ai vari Decreti non è esattamente cosa semplice.
Servirebbe… cosa servirebbe non si è compreso. Resta il fatto che la legge non ammette per natura la giustificazione dell’ignoranza. E pertanto si applica a prescindere.
Oddio. A prescindere bisogna ben vedere. Siamo pur sempre in Italia, patria di Machiavelli e dell’arte dell’impossibile.
Altrove, ad esempio in giro per la non affollatissima Riviera del Cònero, ci significano notizie strane. Sembra che i mercatini bisettimanali a Marcelli non abbiano avuto nulla da temere dal Decreto; e allo stesso modo nulla sia cambiato per le varie esibizioni musicali in piazza. Possibile? Sembrerebbe proprio così, stando almeno alle numerose conferme di osimani con casa al mare.


Il Prefetto di Ancona, Antonio D’Acunto

E allora? Esclusa la doppia valenza di un decreto governativo, liberale per il mare e restrittivo in campagna, resta da capire cosa stia realmente accadendo in questo angolo di Italia.
Per saperne di più e abbeverarci alla fonte della vera verità abbiamo pensato che nessuno potesse saperne di più del Prefetto di Ancona Antonio D’Acunto, rappresentante dello Stato nella nostra provincia.
Il primo tentativo, onestamente, è risultato abbastanza deludente. La funzionaria Calcaglini con cui abbiamo analizzato la questione non ha saputo illuminarci più di tanto complice il fatto della mancanza, a tre giorni dal DPCM immediatamente esecutivo, della cosiddetta circolare esplicatica, fondamentale in quanto chiamata ad interpretare eventuali lati deboli o poco esplorati del Decreto.

Insomma sul Decreto non ci piove. Esiste e va rispettato ai sensi di legge. Come rispettare il volere dello Stato e soprattutto chi, come e quando si è tenuti a farlo… parrebbe essere tutta altra cosa. Della serie nota agli italiani, fatta la legge, trovato l’inganno.
Purtroppo l’esame ulteriore del DPCM, ovvero il ritrovamento eventuale, fosse nel frattempo pervenuta, della circolare esplicativa, non è andato a buon fine essendosi la funzionaria resasi irriperibile, nonostante il formale appuntamento, per il resto del pomeriggio di ieri.
Sapranno mai gli osimani se questo gran ballo di piena estate sarà stato fatto o invece costretto al rinvio a norma di legge?
La risposta, per ora, è boh! Un domani, forse, ma da italiani ne dubitiamo, quando la cosa non costituirà più alcun pubblico interesse, qualche giudice potrà far sentire la voce della Procura presso la quale, per non saper leggere e scrivere di leggi, rimettiamo l’episodio attraverso esposto.
Ma ora basta col virus! Che si dia gran avvio alle danze…


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