“L’UMILIANTE FALLIMENTO DEL SOCIALE
FAVORISCA RISPOSTE AL PASSO CON I TEMPI”

“L’UMILIANTE FALLIMENTO DEL SOCIALE FAVORISCA RISPOSTE AL PASSO CON I TEMPI”

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“L’UMILIANTE FALLIMENTO DEL SOCIALE
FAVORISCA RISPOSTE AL PASSO CON I TEMPI”

Urgente per Latini la nascita di squadre di pronto intervento fatte di nuove e adeguate figure

Sul caso dell’anziana vegliata in casa per un mese dall’unica figlia disabile, registriamo l’intervento di Dino Latini, candidato a Sindaco 2019.

“La notizia di Luigia Peruzzini, l’anziana morta in casa e vegliata dalla figlia per circa un mese (!) – attacca la nota di Dino Latini – riapre prepotentemente il tema di come e di quanto sia urgente ripensare tutto il sociale.

Sono cambiate completamente, in pochissimo tempo, esigenze e urgenze.

Senza una piattaforma capillare di soggetti pronti a prevenire e intervenire, il rischio di sempre maggiori carenze dei Servizi sociali è dietro l’angolo.

Non si ha più nemmeno conoscenza dei casi di difficoltà e non si mettono in campo soldi, strutture e servizi.

Nel caso della donna morta, 12 anni fa il Comune, non a caso sotto la mia Amministrazione, aveva contribuito al funerale del marito e quindi sapeva della questione.

Questa Amministrazione, al contrario, ha politicamente sfruttato la Asso solo per dar luogo a manifestazioni di spettacolo e turismo, lasciando regredire ogni innovazione nel campo dell’aiuto alle persone in difficoltà.

Non può essere un caso che dei 90 anziani assistiti nel 2014, data gestita dall’Amministrazione civica di Simoncini, ora ve ne siano appena 30!

In cambio abbiamo progetti elettorali puramente partitici, destinati a rimanere tali una volta esaurita la campagna elettorale.

I Servizi sociali di Osimo, come non bastasse, risultano oltretutto schiacciati dalla mole di domande contingenti quotidiane, invariabilmente legate a risposte di corto respiro che a mettere in campo un disegno di mappatura delle esigenze della povera gente (che spesso, per pudore, neppure vi si rivolge).

Un fallimento profondo il sociale in Osimo, il cui tonfo risuona forte con questo ultimo caso che ferisce una città, la nostra, ove l’aiuto alla persona è o almeno è sempre stato motore trainante.

Bisogna rivoluzionare il tutto, sganciare l’assistenza alla persona – specie gli anziani che in futuro, per il diminuire delle pensioni, avranno sempre meno soldi – dalla logica di servizi standard, ormai superati anche per quanto attiene al soggiorno presso le case di riposo, in genere visto dalla famiglia come ultimo salvagente possibile.

I servizi sociali del futuro dovranno essere, con l’aiuto determinante della Polizia municipale, un costante appoggio quotidiano per chi soffre, attraverso monitoraggi e prevenzioni tecnologiche innovativi e continui, ormai alla portata di qualsiasi Amministrazione (con domotica, social, verifiche di persona) e una macchina organizzativa fatta di nuove risorse umane adeguate, efficienti e meglio formate.

Invece di spendere tempo e risorse negli spettacoli prima di tutto, servirà un nuovo indirizzo politico che metta insieme una squadra “di pronto intervento sociale” che faccia riconnettere le persone sole, anziane e in difficoltà con tutto il resto di Osimo.

Dopo, subito dopo, vengono il teatro, le grotte e tutte le altre belle cose e manifestazioni che oggi invece occupano, cioè sottraggono – chiude Latini – l’80% delle risorse economiche a disposizione”.


 

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