CITTADINANZA, GENGA TENTENNA E VORREBBE RINUNCIARE
INFORMATO DAI GIORNALI, IL DIRETTORE INRCA VERSO IL NO!

CITTADINANZA, GENGA TENTENNA E VORREBBE RINUNCIARE INFORMATO DAI GIORNALI, IL DIRETTORE INRCA VERSO IL NO!

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CITTADINANZA, GENGA TENTENNA E VORREBBE RINUNCIARE
INFORMATO DAI GIORNALI, IL DIRETTORE INRCA VERSO IL NO!

Nella storia sarebbe la prima volta, segno di una manifestazione degenerata dalla politica


Verso la rinuncia di Gianni Genga a ritirare la cittadinanza onoraria di Osimo? Mister Inrca ci starebbe pensando sopra da qualche notte senza ancora essere riuscito a tirare le somme dei costi e benefici di una simile e spericolata azione.

Fosse il solo a decidere, il Direttore generale dell’istituto nazionale di riposo e cura per anziani invierebbe un bel telegramma di ringraziamenti all’amico Pugnaloni dichiarandosi lusingato e al tempo stesso indisponibile ad assumere una gratificazione talmente importante quanto impegnativa.

Diventare cittadino e poter sbandierare l’orgoglio e l’onere di essere osimani, vorrebbe dire, sul piano strettamente legato al proprio lavoro, dover indulgere in concessioni e simpatie che la neutralità attuale invece garantiscono.
Insomma, nel tempo, l’onorificenza finirebbe col spostare le sue origini maceratesi per farlo, più di quanto non sia mai stato oggi, osimano. E osimano onorario.

Ovvero un aperto conflitto di interessi tra il mandato “smantellatore” ricevuto da Ceriscioli e la volontà di tener duro di qualsiasi osimano, figuriamoci se d’onore.

Oltretutto quel gran genio… alla rovescia che in politica corrisponde al nome di Simone Pugnaloni, abituato da sempre a prima operare e poi pensare, ha creduto opportuno mettere Genga con le spalle al muro; ovvero non ha minimamente concordato e ancor meno valutato l’opportunità strategica e politica di un simile gesto, preferendo mettere Genga nelle condizioni singolari di apprendere dai giornali di star per diventare osimano; e di serie A!

Il Direttore dell’INRCA Gianni Genga, cittadino onorario?

“Pensavo di fare una bella cosa – ha commentato Pugnaloni ai collaboratori più stretti – e non mi sono preoccupato di sentire il parere del dottor Genga; spero che nonostante tutto il Direttore sia con noi, lunedì sera, a festeggiare…”.

Conoscendo lo stile, attento al particolare, studioso di ogni mossa che caratterizza la personalità dell’amministratore pubblico, allo stato attuale le quotazioni di avere Genga nuovo osimano e per giunta onorario sono quotate dai bookmakers molto al ribasso e non incoraggiano certo ad essere puntate. Alto il rischio, magro il possibile bingo.

Tra l’altro, a rendere ancora più incerta la decisione di Genga, è giunta a proposito la voce, raccolta informalmente anche da noi, che vuole la società civile fondersi con le principali opposizioni per allestire un vero e proprio “comitato di accoglienza”, discretamente battagliero, fieramente intenzionato a rovinare le uova nel paniere.

Obiettivo da raggiungere: marcare la propria insoddisfazione dalla politica ospedaliera attuata sul territorio, politica negativa di cui Genga costituisce solo l’ultimo anello, pur essendone a tutti gli effetti simbolo.

Insomma non si direbbe davvero che la città stia respirando, in serenità, aria di festa. Ogni soluzione, qualsiasi evento a questo punto appaiono leciti. E non sono esclusi neanche ulteriori colpi di scena. La campagna elettorale 2019 è ufficialmente lanciata.


 

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