L’ADDETTO AL METANO SI DISTRAE E L’INCASSO PRENDE IL VOLO
TRE ZINGARI FANNO IL PIENO E INTANTO IL MARSUPIO SPARISCE!

L’ADDETTO AL METANO SI DISTRAE E L’INCASSO PRENDE IL VOLO TRE ZINGARI FANNO IL PIENO E INTANTO IL MARSUPIO SPARISCE!

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Derubata la piazzola di gas metano dell’incasso del pomeriggio. I Carabinieri recuperano l’intera somma (850 euro) e arrestano i rom. Il giudice li scarcera la mattina dopo!


Un viaggio di ritorno dalla natia Pescara al campo nomadi di Torino, tre zingari – due ragazze e un ragazzo – hanno approfittato del viaggio per rifarsi delle spese sostenute.

Come? I modi possono essere molti e li lasciamo alla fantasia dei lettori più fervidi; nella realtà, almeno ad Osimo Stazione, i progetti di viaggiare gratis non sono andati a buon punto.

Nella foto di repertorio, una zingara arrestata

Tutta colpa dei Carabinieri e del gestore della piazzola di gas metano appena alleggerita dall’industrioso trio. Fermatisi nel piazzola a far metano, mercoledì sera, attorno orario di chiusura, i rom si sono divisi i compiti: mentre l’uomo vigilava l’auto, le due donne hanno iniziato ad aggirarsi per l’ampio piazzale cercando di distrarre l’attenzione dell’addetto alle pompe, nonchè all’incasso.

Con una semplice occhiata, infatti, le zingare hanno compreso che il poveretto, visto l’orario di imminente chiusura, si era liberato del marsupio contenente l’incasso del pomeriggio e serata, attorno 850 euro.

L’oggetto l’aveva deliberatamente lasciato nel gabbiotto, proprio per evitare, dato il buio e l’ora, possibili tentazioni di rapina.

Evitata dunque la rapina, il gestore non aveva calcolato l’analogo rischio di un possibile furto. Furto che le due donne hanno combinato di intesa, la prima distraendo l’addett alle pompe e la seconda penetrando nel gabbiotto alla ricerca del bottino negato.

Nella foto di repertorio, una zingaro arrestato

Tanta abilità è stata premiata con il marsupio che, in un batter d’occhio, ha cambiato proprietario consentendo alla ladra di rimontare in auto, con la coppia di compari, senza destare sospetti.

L’allarme si è verificato pochi minuti dopo allorquando il gestore, ricostruendo mentalmente l’intera scena, si è reso conto del rischio corso… anzi del ricco furto patito!

Allertato il 112 e quindi il comando Carabinieri, la fortuna ha voluto che nei pressi stesse passando proprio una gazzella del nucleo Operativo e Radiomobile di Osimo,dirottata nell’area di servizio.

I militari, raccolte le sommarie informazioni sulla dinamica dell’accaduto, si sono messi sulle piste dei tre zingari, in procinto di prendere l’autostrada, direzione Torino, giusto in tempo prima di imboccare il vicino casello A14 e far perdere le proprie tracce!

Agli zingari, intercettati a bordo dell’auto appena segnalata, è bastato notare l’improvviso lampeggiante, seguito dalla sirena, per comprendere che stavano cercando proprio loro.

L’area di servizio di Osimo stazione derubata

Il trio, accostata l’auto, non ha opposto resistenza acconsentendo di frugare sia sulla persona che nell’abitacolo, fino a quando il marsupio, ancora intonso, è stato ritrovato integro e con tutti gli 850 euro mancanti all’appello.

Protagonisti del raid Laurentiu Mihai, 28 anni e le donne Violeta Cioraru (24) ed Elena Stanesku (30 anni); arrestati tutti e tre per furto aggravato, gli zingari hanno passato la notte in camera di sicurezza per poi comparire, giovedì mattina, dinanzi al giudice, convocato per il giudizio con rito abbreviato.

Solita pena simbolica per gli zingari, condannati a vario titolo a pene dai 6 mesi ad un anno, oltre a multe variabili da 200 a 300 euro e la proverbiale scarcerazione, grazie ai benefici di legge, con ripartenza verso Torino con lo stesso fastidio impresso in faccia di chi, in viaggio per andare al mare, ha appena forato una ruota!

Nella foto di repertorio, una zingara arrestata

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