OSENGHALE, 650 INUTILI GIORNI AL GUS
MACERATA, SEDE ASSALTATA A MATTONATE!

OSENGHALE, 650 INUTILI GIORNI AL GUS MACERATA, SEDE ASSALTATA A MATTONATE!

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Il mancato inserimento del nigeriano costato ben 24.700 euro. Raid da condannare

Giovedì pomeriggio, in Consiglio comunale, a Macerata, la notizia che Innocent Oseghale, il 29enne nigeriano primo accusato dell’omicidio di Pamela Mastropietro, è stato seguito per quasi 2 anni dal Gus di Macerata, esattamente dal 30 aprile 2015 al 7 febbraio 2017.

Assalto ieri pomeriggio alla sede Gus di Macerata

Un percorso di formazione lungo 650 giorni – che a 38 euro al giorno ha permesso al Gus di movimentare ben 24.700 euro (!) – a cui Oseghale ha risposto con “scarsa adesione alle regole e alle condizioni previste nel contratto di accoglienza, in particolare nell’apprendimento della lingua italiana”; un percorso, quella di rifugiato politico e richiedente asilo, interrotto appunto il 7 febbraio 2017 con l’espulsione dal programma di accoglienza essendo stato arrestato, quattro giorni prima, arrestato a Macerata per spaccio.

Ieri pomeriggio, alle 15, sotto una fitta nevicata, la sede maceratese del Gus (gruppo umana solidarietà) è stata attaccata e danneggiata a mattonate da una o più persone!

Un gesto che probabilmente è collegato a doppio filo alla notizia della presenza a Macerata del nigeriano, per quasi ventidue mesi, grazie al progetto curato dalla discussa onlus maceratese.

Finalità senza fine di lucro discusse, in primis, da una operazione contabile della Guardia di Finanza che contesta all’associazione tutta una serie di violazioni contabili per decine di milioni di euro.

Vicenda che potrebbe essere legata al recentissimo disimpegno, così parrebbe, del Gus con il progetto di accoglienza asilanti attivo ad Osimo.

Insomma piove sul bagnato.

Da parte sua l’associazione, sempre più al centro dei fatti di Macerata, si dice oggetto di “attacchi strumentali”, conferma di credere nella pace e nel dialogo e di non intendersi fermare di fronte ad un gesto violento e vigliacco.

“Continuiamo in ciò che è giusto”.


IL VOTO FACCIA PIAZZA PULITA

Il businnes che l’inchiesta delle Fiamme Gialle e i fatti di Macerata hanno permesso, da un verso di scoperchiare e dall’altro di poter parlare dei troppi “zeri” che arricchiscono i bilanci di onlus di Sinistra – create quasi sempre su misura dal Partito democratico, vedi il doppio impegno di Giovanni Lattanzi, coordinatore del Gus e responsabile del welfare nella segreteria di Matteo Renzi (!) – stanno aprendo gli occhi a tanti italiani che credevano, in buona fede, alla solidarietà a costo quasi zero di migliaia e migliaia di solidali operatori.

La reazione, per ora, sono le mattonate, da condannare, alle vetrine della sede Gus.

Dopo il 4 marzo si spera che a mettere ordine alla vicenda dei falsi asilanti e dei veri clandestini, si impegni il nuovo Governo.

In particolare, ribadiamo, se si vorrà giungere a vera soluzione, l’impegno dovrà correre parallelo considerando la questione nel suo complesso, ovvero senza disgiungere dalla vicenda migranti quanti si sono sin qui offerti generosamente – in cambio di gestire 38 euro al giorno a persona, per anni – di risolvere il fenomeno.

Basterebbe accelerare le pratiche di riconoscimento dei rari aventi diritto, restituire alla madre Patria i clandestini e devolvere i 38 euro non più ai volontari di Sinistra ma ai Sindaci dei Comuni disponibili all’impresa.

Troppo semplice da farsi?


“DALL’AUSER 4 EURO L’ORA PAGATI IN NERO!
DA SINDACO E BERNARDINI SOLO PROMESSE”
CENTRO-DESTRA, ARIA DI QUASI VITTORIA
FORTI I SEGNALI DI SORPASSO LEGHISTA!
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CON LEU CHE NON COMPENSA L’EMORRAGIA

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