STRISCE, IL COMITATO CI VA DURO:
“OGNI VOLTA IL SEGNO DELLA CROCE…”

STRISCE, IL COMITATO CI VA DURO: “OGNI VOLTA IL SEGNO DELLA CROCE…”

Loading

STRISCE, IL COMITATO CI VA DURO:
“OGNI VOLTA IL SEGNO DELLA CROCE…”

La riapertura del cavalcavia cambierà poco per Osimo Stazione. Occorre una seria politica


L’ennesimo investimento pedonale avvenuto martedì mattina ad Osimo Stazione – con una signora osimana di 39 anni, appena scesa da un autobus, stesa da un’Alfa Romeo condotta da una 50enne di Chiaravalle – ha immediatamente riacceso la polemica, mai sopita, dei controlli e dell’effettiva sicurezza dei pedoni della frazione anche nei più elementari spostamenti.

Tanto e quanto è il livello di affollamento medio della Statale, dato il flusso ingente di camion ed auto ad ogni ora del giorno, che già il bilancio di “solo qualche episodio” suona come accettabile in confronto all’effettivo pericolo percepito dalla popolazione appiedata.

Ciò non toglie che i residenti, da tempo riuniti in comitato, insistano per ottenere dall’Amministrazione almeno il minimo, ovvero controlli puntuali, serrati e precisi tutti i santi giorni. E non una tantum! Possibile? Questione di volontà. Quindi diremmo difficile. Almeno fino a marzo.

“A garantire la sicurezza dei pedoni chi ci pensa?” – chiede, manco a dirlo, il comitato di salute pubblica, critico con le scelte di Pugnaloni – Eppure, per legge, il Comune dovrebbe  utilizzare i ricchi proventi ricavati dalle sanzioni amministrative per migliorare la sicurezza e viabilità delle nostre strade.

Ci si riempie tanto la bocca parlando di “mobilità sostenibile” e poi ci ritroviamo da sempre una rete viaria non all’altezza, sia di chi la attraversa a piedi che per quanti hanno la disavventura di percorrerla in auto!

Purtroppo ad Osimo Stazione, come in molte altri parti della città, camminare sulle strisce non è affatto sinonimo di un passaggio privo di pericoli.

Ribadiamo: dove finiscono i proventi delle multe se anche mettere piede sulle strisce può costituire un pericolo?

Occorrono interventi, seri, per migliorare la percorribilità degli attraversamenti; occorre mettere in piedi un Piano programmatico sulla sicurezza tenendo in considerazione la mappatura delle situazioni di maggior pericolo e il tasso di incidentalità per poi stilare una scala di interventi necessari. Occorre soprattutto la voglia e capacità di ben governare – va giù deciso il Comitato nonostante la buona notizia della riapertura del cavalcavia autostradale a sud –

L’apertura del ponte migliorerà un pò la situazione ma purtroppo non sarà determinante. Semplicemente torneremo ad una situazione di estremo disagio, rispetto all’attuale codice rosso”.


 

IMPOSSIBILE LA VITA CON QUEL FIGLIO...
MEGLIO IL CARCERE CHE DROGATO IN CASA
PRESTO UNA NUOVA E PIÙ AMPIA MOSCHEA
A CAMPOCAVALLO I MUSULMANI DECUPLICANO!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *