TECNICA OSIMANA NELLE VENE DELLA MEDAGLIA D’ORO TAMBERI
PROPOSTA DA SIMONCINI LA CITTADINANZA ONORARIA A GIMBO

TECNICA OSIMANA NELLE VENE DELLA MEDAGLIA D’ORO TAMBERI PROPOSTA DA SIMONCINI LA CITTADINANZA ONORARIA A GIMBO

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La medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokio riempie di orgoglio la città. Il ragazzo, oltre il liceo, ha mosso i primi passi con l’Atletica Osimo, dal 2002 AL 2010, saltando fino ai 2.07 di un Mondiale giovanile. Ieri, 30 centimetri più in su, il balzo decisivo verso l’immortalità


Anche Osimo un pò medaglia d’Oro con Gimbo TAMBERI! Le gesta epiche di Gianmarco, associate un attimo dopo ad un’altra incredibile impresa per lo sport italiano, quella di Marcel Jacobs, inevitabilmente hanno dominato l’intera giornata di ieri eleggendo l’atletica leggera a vera regina dello sport… anche nelle chiacchere della gente comune e nei commenti dei rarissimi tecnici.
Insomma da ieri tutti a parlare di TAMBERI come se il ragazzo, anzichè il campione che l’Olimpiade giapponese ha appena consacrato, fosse davvero un amico di sempre.
Nella gara ad appropriarsi per prima del neo marchio TAMBERI non potevano mancare i Comuni, nell’ordine Civitanova Marche, Offagna e Ancona, rispettivamente città di nascita, paese di storica dimora e città attuale di residenza; e non potevano mancare le promesse di festeggiamento e gli onori da conferire.

Al centro con la maglia bianca un giovanissimo TAMBERI a Bastia Umbra, finale nazionale allievi

A tagliare il traguardo per prima è toccato alla Sindaca di Ancona MANCINELLI con l’idea di conferire a Gimbo uno speciale Ciriaghino d’oro, segno distintivo dell’Anconità; peccato che la Sindaca sia sempre lo stesso personaggio che nella vicenda Covid ha creato al ragazzo più di una difficoltà nel consentirgli di allenarsi regolarmente, in vista di Tokyo. Solo un intervento dall’alto del Presidente regionale del Coni, l’osimano Fabio LUNA – cosi parrebbe per davvero – riuscì a sbloccare la situazione, si era appena a marzo, con TAMBERI reduce della superata positività al Covid, riaprendo le porte del pala-indoor dorico.
Nulla di tutto questo apparterebbe alla cronaca di queste ore se nel lontano 2002, papà e mamma – genitori campioni dello sport in una famiglia di autentici atleti, tra cui il fratello maggiore Gianluca, già campione italiano di giavellotto – non avessero portato il piccolo Gianmarco, giusto 10 anni, a muovere i primi passi con l’Atletica Osimo.
“Per un ragazzino di quell’età – spiega Fabiola DOLCINI, vice Presidente e responsabile del settore giovanile dell’Atletica Osimo – iniziare a fare atletica significa fare un pò di tutto, per poi scegliere il settore verso il quale si è più portati. Ricordo benissimo quegli anni, circa otto, che Gianmarco visse con noi fino ai 18 anni e la maggiore età. Già allora gestirlo non era facile, sempre pieno di sorprese… insomma un caratterino che di sicuro lo avrà aiutato a diventare, oggi, il campione che tutto il mondo ha visto…”.
Certo dal 2002 al 2010, gli anni in cui TAMBERI, non ancora Gimbo, è stato tesserato con i colori dell’Atletica Osimo (società sportiva tra le più longeve in città con 57 anni di esperienza maturata sul campo), il ragazzzo è stato affidato ad insegnanti, tipo Agostino POLVERIGIANI e Giorgio GIOACCHINI, capaci di affinarlo e far intravedere, non già l’oro olimpico, ma una possibile carriera di prestigio.
Prima di lasciare Osimo per passare, nel 2010, alla Atletica Bruni di Vomano, ovvero un club in grado di assicurargli uno sponsor con cui continuare la propria crescita, TAMBERI aveva comunque incasellato un primo risultato “osimano” – categoria allievi – con un salto da 2.07, buono per il 9° posto ai Mondiali giovanili di Bressanone.

Gianmarco TAMBERI, non ancora GIMBO, con la maglia azzurra ai Mondiali di Bressanone nel 2009

Una Osimo alle spalle anche grazie al diploma raggiunto al Liceo Campana ma non certo per quanto riguarda il legame con la società e la città.
Così come tante speranze, piccole e grandi, che l’Atletica Osimo (colpevolmente dimenticata dalle cronache sportive radio televisive) ha saputo sfornare in oltre mezzo secolo.
“Portare un ragazzo a partecipare ad una competizione olimpica – ricorda Fabiola DOLCINI – costituisce per ogni società di base, che nel silenzio e nell’anonimato dei media, lavorano tutti i giorni a testa bassa per il miglior risultato possibile, una indubbia soddisfazione ed orgoglio; addirittura vincere, come ha dimostrato di poter fare Gianmarco ieri, si trasforma per tutti noi in una emozione non indescrivibile.
Certo non ci si abitua mai abbastanza a vincere, anche se l’oro olimpico è davvero una esperienza a parte. Nel nostro piccolo – continua la DOLCINI – possiamo ricordare anche altri successi che l’Atletica Osimo ha potuto festeggiare grazie alle prove, solo per restare ai più recenti di Michele FALCETTA o di Angelica GHERGO (un paio di terzi posti in finali italiani ed europee) e anche Serena FROLLI nei 1.200 siepi ai campionati italiani”.
Peccato che a tanti successi di base non corrisponda, dal meccanismo “sport atletica”, un ritorno economico, anche minimo, per consentire ai club sul territorio giorni più sereni e tranquilli. Persino la medaglia d’oro alle Olimpiadi, come con TAMBERI, non prevede per la società che lo ha cresciuto e formato, alcun bonus tangibile.
“Oggi è un giorno di festa – preferisce tagliar corto Fabiola DOLCINI – per cui bando alle amarezze e ai problemi; oggi intendiamo esclusivamente festeggiare Gianmarco insieme alla famiglia, agli amici e alle persone che gli hanno consentito, dopo gli otto anni con noi, di giungere al traguardo olimpico.
Felicitazioni a cui, nella giornata odierna, ha inteso aggregarsi anche il Vescovo Angelo SPINA, in qualità di delegato allo Sport della Conferenza Episcopale marchigiana.
Esprimo le mie più vive congratulazioni agli atleti e alle atlete delle Marche che partecipano alle Olimpiadi di Tokyo, per i successi raggiunti, in partiocolare alla medaglia d’Oro TAMBERI. Alle squadre, agli allenatori, alle società, alle famiglie e a tutti, il nostro sostegno e la nostra vicinanza. Grazie per le gioia e le forte emozioni!”.

Gianmarco TAMBERI alle prime prove con la maglia dell’ATLETICA OSIMO

Anche il Presidente del Consiglio regionale Dino LATINI, alla notizia dell’oro olimpico, ha voluto salutare l’impresa del marchigiano: ““Un grande TAMBERI, orgoglio d’Italia, orgoglio delle Marche! A nome di tutta l’Assemblea legislativa non posso che esprimere il plauso per la sua vittoria alle Olimpiadi di Tokyo, raggiunta con impegno, tenacia e determinazione. Un esempio per i nostri giovani”.
Molto più stringato il Sindaco Simone PUGNALONI, incapace di gioire a 360 gradi per un successo, un ragazzo e una società ritenuta, chissà perchè, lontana dalla quotidiana amministrazione.
Che giornata per lo sport italiano – ha postato PUGNALONI sulla propria pagina Fb – e per la nostra città. Proprio nell’Atletica Osimo, infatti, Gianmarco TAMBERI ha mosso i suoi primi salti. Orgoglio e grande emozione per tutti noi”.
Chi invece ha fatto le cose per bene, come si conviene in simili occasioni storiche, è l’ex Sindaco Stefano SIMONCINI che si è fatto portavoce dell’iniziativa di premiare Gianmarco Gimbo TAMBERI come cittadino onorario di Osimo. Al riguardo SIMONCINI ha comunicato di aver già provveduto – visti i tempi stretti per la prima occasione utile (ideale le festività patronali di settembre, con il solito mare di benemerenze elargite a pioggia) – ad inoltrare la proposta alla segreteria del Sindaco.
Proposta, una volta tanto, seppur proveniente dalla sponda politica opposta, che dovrebbe essere accolta alla unanimità.

Massimo Pietroselli


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