𝐀𝐒𝐓𝐄𝐀 𝐑𝐈𝐅𝐈𝐔𝐓𝐈, 𝐋’𝐄𝐗 𝐌𝐄𝐍𝐆𝐎𝐍𝐈 𝐃𝐈𝐒𝐏𝐄𝐑𝐃𝐄 𝐈𝐋 𝐂𝐎𝐌𝐈𝐙𝐈𝐎 𝐃𝐈 𝐏𝐈𝐑𝐀𝐍𝐈!𝐀𝐍𝐂𝐇𝐄 𝐏𝐔𝐆𝐍𝐀𝐋𝐎𝐍𝐈 𝐄 𝐆𝐋𝐎𝐑𝐈𝐎 𝐃𝐈 𝐂𝐎𝐑𝐒𝐀 𝐀𝐋𝐋’𝐈𝐒𝐎𝐋𝐀 𝐄𝐂𝐎𝐋𝐎𝐆𝐈𝐂𝐀

𝐁𝐫𝐮𝐭𝐭𝐚 𝐩𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 𝐜𝐚𝐟𝐨𝐧𝐚𝐥 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚, 𝐦𝐚𝐫𝐭𝐞𝐝𝐢̀ 𝐦𝐚𝐭𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐚 𝐒𝐚𝐧 𝐁𝐢𝐚𝐠𝐢𝐨. 𝐌𝐚 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐫𝐞 𝐌𝐞𝐧𝐠𝐨𝐧𝐢 (𝐜𝐚𝐩𝐨𝐥𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐀𝐧𝐭𝐨𝐧𝐞𝐥𝐥𝐢) 𝐡𝐚 𝐬𝐮𝐛𝐢𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐯𝐚𝐟𝐟𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐫𝐢𝐮𝐧𝐢𝐭𝐢 𝐬𝐮𝐥 𝐩𝐢𝐚𝐳𝐳𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝐜𝐚𝐧𝐝𝐢𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐏𝐢𝐫𝐚𝐧𝐢, 𝐢𝐥 𝐒𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨 𝐞 𝐥𝐚 𝐆𝐥𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐫𝐢𝐩𝐫𝐞𝐬𝐨 𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐞𝐧𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐚𝐥𝐥’𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐫𝐢𝐮𝐬𝐨, 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐫𝐢𝐭𝐚̀. 𝐈𝐥 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝐞̀ 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐥’𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐨 𝐩𝐞𝐬𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐞𝐬𝐞𝐦𝐩𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐥𝐨𝐭𝐭𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐬𝐞𝐥𝐯𝐚𝐠𝐠𝐢𝐚 𝐜𝐡𝐞, 𝐮𝐧𝐚 𝐛𝐮𝐨𝐧𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚, 𝐝𝐨𝐯𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐩𝐮𝐫 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐝𝐨𝐫𝐦𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐏𝐫𝐨𝐜𝐮𝐫𝐚 𝐬𝐮𝐥𝐥’𝐚𝐧𝐧𝐨𝐬𝐨 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨: 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨=𝐯𝐨𝐭𝐢. 𝐄 𝐝𝐢𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐦𝐚𝐧𝐜𝐚𝐧𝐨 𝐠𝐥𝐢 𝐞𝐬𝐩𝐨𝐬𝐭𝐢, 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐫𝐞𝐬𝐢 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐢, 𝐧𝐨𝐦𝐢 𝐞 𝐜𝐨𝐠𝐧𝐨𝐦𝐢. 𝐏𝐞𝐫 𝐨𝐫𝐚 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐥𝐯𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐯𝐚𝐟𝐟𝐚-𝐝𝐚𝐲…

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Vaffa day anche per Giancarlo MENGONI (e di riflesso per Sandro ANTONELLI) a riprova provata che, una volta perso il potere – in questo caso il controllo sulla forza lavoro dell’isola ecologica di San Biagio – si ritorna rapidamente, spesso in modo anche brusco, sul pianeta Terra e all’amara realtà.

Per informazioni più dettagliate chiedere direttamente al pensionato Giancarlo MENGONI, traditore della Liste civiche della prima ora e nel 2024 di nuovo in politica, addirittura capolista di Azione, in appoggio al candidato ANTONELLI.

Martedì mattina, al cambio di turno, l’ex brutto anatroccolo (trasformato in Principe Azzurro di Astea ai tempi, giusto appunto, dell’ultimo mandato Civico) è stato letteralmente bersagliato dai netturbini, un tempo sottoposti a Giancarlo MENGONI, per essere stati cordialmente invitati, al cellulare, ad uno ad uno, ad abbandonare una sorta di comizio elettorale, organizzato sul piazzale antistante l’isola ecologica dal candidato a Sindaco Francesco PIRANI!

Va detto come dell’improvvisato incontro con la forza lavoro – preoccupata delle sorti del proprio contratto a secondo che elezioni possano essere vinte da Tizio, Caio, anziché Sempronio, era stato messo a conoscenza il Direttore generale Massimiliano RIDERELLI BELLI, non trovando nulla da eccepire; oltretutto in considerazione del fatto che il breve confronto con la forza lavoro sarebbe avvenuto a cambio di turno e sulla pubblica strada.

Guerra ll’ultimo voto, senza nessuna vergogna di utilizzare persino l’ascendente lavoro, comprese preoccupazioni per sempre possibili conseguenze occupazionali alle porte, da scongiurare

Senza nulla sapere, in una sorta di delirio di perduta onnipotenza, MENGONI ha così mal pensato di intervenire telefonicamente, con l’intento di disperdere la piccola folla, facendo leva sulla perduta autorità.

Mal gliene incolse. Il gruppuscolo di lavoratori fermatisi ad ascoltare PIRANI, anziché disperdersi come MENGONI avrebbe desiderato, ad ogni telefonata ricevuta è aumentato di numero… fino a diventare un crocchio plaudente di 15/20 lavoratori.

La mattinata si sarebbe conclusa col solito biasimo per l’intervento cafonal dell’ex Principe Azzurro della “monnezza che fu”, se non fosse sopraggiunto un ulteriore colpo di teatro, targato questa volta PUGNALONI, con la fedele Michela GLORIO al guinzaglio, pardon al seguito.

Cos’altro poteva accadere nella assai poco politicizzata Astea Rifiuti, vieppiù lottizzata tipo Rai, ad ogni campagna elettorale?

E’ successo che sullo sfondo di piazzale Monsignor Romero, mentre PIRANI salutava i lavoratori, è comparsa la sagoma del Sindaco e della sua aspirante sosia.

Facile immaginarlo. Avvisati di quanto stava accadendo a loro insaputa, Sindaco e candidata si sono diretti, senza preavviso ad Astea, all’interno dell’isola ecologica.

Una delle tante “riunioni” di lavoro tenute nel tempo da PUGNALONI con i lavoratori Astea dell’isola ecologica di San Biagio

Intenzione dei due, non certo mettersi al lavoro o dare una mano… ma piuttosto ristabilire il promesso consenso elettorale, ricordando ai lavoratori riuniti in assemblea… per quali motivi stessero lavorando proprio loro e non altri.

I presenti certamente più bravi, forse anche più belli, qualcuno persino professionale da rubare l’occhio per come spazza per strada?

Vai te a capire per quale motivo PUGNALONI e GLORIO si siano sentiti in dovere di ricordare, agli operatori ecologici, colti di soprassalto, da un momento all’altro, senza neanche avvisare e men che meno bussare alla porta di Astea, la natura ovvia di ciascun avvenuto inquadramento.

Fatto sta che tra le 11 e mezzogiorno di martedì, l’isola ecologica ha conosciuto l’ennesima brutta puntata di una storia che un bel giorno, si spera, dovrà pur finire con l’interessare la Procura di Ancona.

Per quale motivo Sindaci e/o aspiranti tali, Dirigenti passati o addirittura in pensione possono permettersi bellamente, in spregio a qualsiasi norma elementare, di ingerire sul libero voto di decine se non centinaia di dipendenti pubblici. E relative famiglie.

Davvero tutto regolare? Pronto, magistratura: c’è nessuno?