Lanciata da Ansa e Apcom, la Bufala Γ¨ stata immediatamente rilanciata da “Corriere della Sera”, “La Provincia di Lecco” e – a livello locale – da “Vivere Osimo”, salvo poi sparire nel giro di qualche minuto, senza fornire spiegazioni ai lettori. Vigili del Fuoco e Carabinieri, in allarme per ore per una news fortunatamente rivelatasi infondata totalmente (sia a livello di esplosione che il suicidio, neanche tentato), hanno tempo prezioso di lavoro vittime probabilmente – ma questa Γ¨ solo una ipotesi accreditata – di un hacker burlone, spacciatosi per agenzia giornalistica. A pagar dazio Γ¨ la credibilitΓ , in tracollo, di un mestiere sempre piΓΉ affidato in mano a giornalisti improvvisati o da velina, spinti dal “vorrei ma non posso”
Nessuna tragedia a San Sabino ma solo una colossale Bufala con B stampata a caratteri cubitali.
Un infortunio giornalistico, a carattere mastodontico, come personalmente mai visto prima in una carriera giornalistica lunga 37 anni.
Questo lo scoop al contrario, generato da ben due lanci di agenzia β lβAnsa di Ancona e la Apcom a carattere nazionale β subito ripresi dal βCorriere della Seraβ e β a livello cittadino β da Vivere Osimo.
La notizia, datata per lβAnsa ore 19.46 (ma subito scomparsa on line dal sito diretto da Alessandra MASSI), cosΓ¬ titolava: βMorte madre e figlia in esplosione, forse suicidioβ.
E poi: βLe due vittime nellβesplosione di una abitazione sarebbero una donna di 30 anni e la sua bambina di 6Β° 7 anni. Si potrebbe trattare di un suicidio: le porte e le finestre erano sigillate, ed Γ¨ stata usata della benzina, lasciata evaporare e poi accesa con una miccia. Sul luogo sono intervenuti anche i Carabinieri, che indagano sullβepisodioβ.
PiΓΉ particolareggiato, addirittura e se possibile, il racconto di Apcom: βUnβesplosione Γ¨ avvenuta in una frazione di Osimo, provincia di Ancona: due i morti β racconta il giornale βLa Provincia di Leccoβ che per primo ha ripreso il lancio di agenzia β una donna e il suo bambino, di origine tunisina.
Secondo i primi riscontri. Lo spiegano i Vigili del Fuoco di Ancona che sono intervenuti sul posto. Allβorigine dellβesplosione sembra esserci un probabile suicidio: le e le finestre erano sigillate, ed Γ¨ stata usata della benzina, lasciata evaporare e poi accesa con una miccia. Lβesplosione Γ¨ avvenuta in una frazione di Osimo, San Sabino, in via Santa Chiara. Sul posto sono intervenuti, oltre al 118, i Vigili del Fuoco della stazione di Osimo e del Comando provinciale di Anconaβ.
Fine delle trasmissioni. OSIMO OGGI, informata dei fatti in tempo reale, si Γ¨ precipitata in via Santa Chiara, a San Sabino, riscontrando una pace non turbata da alcun episodio, mentre, intanto, sia sul sito di Ansa regionale che su quello di VivereOsimo.it le preoccupanti notizie sparivano, altrettanto misteriosamente come sopraggiunte, senza alcun tipo di spiegazione.
Fatta base al bar βLa Baseβ della frazione, tra i numerosi clienti per lβaperocena, abbiamo trovato conferme solo per il bang misterioso di un aereo, probabilmente militare, che nel pomeriggio ha superato il muro del suono con un fragore udito in tutta la provincia; e la conferma del via vai di alcune ambulanze, in direzione Castelfidardo, per un brutto incidente stradale moto-auto, effettivamente verificatosi allβaltezza del rione Campanari.
Nessuna traccia di esplosioni, doppi suicidi, tunisini morti, madre e figli periti nellβabitazione distrutta di via Santa Chiara, via effettivamente esistente a San Sabino.
Anche Vigili del Fuoco e Carabinieri, citati nei lanci giornalistici, per almeno unβora sono entrati in apprensione per un allarme non confermata da nessuna richiesta di soccorso.
Alla fine, dopo aver tentato invano di verificare – con βCorriere della Seraβ, βLa Provincia di Leccoβ e βVivere Osimoβ β cosa fosse mai accaduto in Redazione per giustificare simili infortuni, abbiamo chiuso il caso ufficializzando, non prima di aver telefonato per precauzione a 118, Croce Rossa e Pronto soccorso del S.S. Benvenuto e Rocco che non ci fossero stati, almeno, sucidi doppi, tentati o riusciti: negativo. Per fortuna solo malori, anziani alle prese con il caldo e piccoli infortuni di routine.

Domani, probabilmente, con lβindagine che i Carabinieri dovrebbero avviare, quantomeno con la redazione regionale di Ansa e la sede romana di Apcom, lβopinione pubblica osimana, sconcertata, dovrebbe essere in grado di capirne di piΓΉ e di rimettere in fila le news.
Due, a caldo, le considerazioni, da semplice cittadino. A) Un tempo (purtroppo lontano) Ansa era sinonimo di veritΓ , puntualitΓ e sicurezza dellβinformazione. Bastare il nome, insomma, per non avere dubbi sulla autenticitΓ della vicenda narrata. B) Ansa o non Ansa, a noi e a tutti i giornalisti, un tempo non lontano veniva insegnato, prima ancora che ti fosse affidato un foglio bianco e una penna con cui sporcarlo, che la prima regola fondamentale di chi vuol intraprendere questo mestiereβ¦ sta nella verifica sacrosanta e doverosa della notizia! Insomma mettere sempre e comunque tutto in dubbio, quando anche te lo avesse rivelato il Papa.
Ogni tutto questo, purtroppo, non Γ¨ piΓΉ!