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La voglia innata di prendere per i fondelli, sempre e comunque, insita nel Sindaco PUGNALONI, questa non volta non ha pagato. Il Centro per lโimpiego, chiuso ad Osimo dai tempi di NICCOLI, non tornerร in cittร neanche per questo giro ma, grazie agli sberleffiโฆ milionari del Primo cittadino, si appresta a riapprodare, dopo 40 anni, nella vicina Castelfidardo. Esattamente in un capannone del Cerretano che il Sindaco ASCANI ha immediatamente messo a disposizione della Regione Marche, impegnandosi a far fronte alle inevitabili spese per lโadattamento degli spazi a pubblici uffici.

Eโ ormai tempo che qualcuno informi semplicemente il Sindaco PUGNALONI che i referenti politici di un tempo del suo partito โ il vecchio Partito democratico – non esistono piรน, ne a Roma e neanche ad Ancona. Spazzati via dal voto della maggioranza degli Italiani e dei Marchigiani.
E che magari tragga da queste notizie gli indubbi consigli utili a ben governare ciรฒ che resta, fortunatamente molto poco, di un decennio politicamente drammatico per la cittร .
Proprio lโabitudine alla astuzia da nuovo Bertoldo o se vogliamo di Bertoldino (non vorremmo di Cacasenno) di sbeffeggiare politicamente gli avversari e in particolare lโattuale minoranza civica, ha giocato un bruttissimo scherzo al nostro rappresentante a Palazzo comunale, convinto, evidentemente, di confrontarsi con dei sottoposti anzichรฉ con il padrone delle ferriere.
Questi i fatti. Il 30 giugno la Regione Marche, a conduzione Destra-Centro, chiede al Comune di Osimo, tramite il Dirigente di dipartimento Mauro TERZONI, di conoscere la disponibilitร o meno dellโAmministrazione a tornare ad ospitare in cittร , dopo un trentennio, un ufficio distaccato del Centro per lโimpiego presente alla Baraccola di Ancona.
A questa domanda, lasciando al lettore ogni giudizio sulla vicenda, il Sindaco PUGNALONI non hai mai inteso rispondere. Cinque mesi e oltre di solo silenzio; tanto da costringere la Regione a guardarsi intorno e rivolgere analogo interrogativo al confinante Comune fidardense.
Eโ siamo cosรฌ ai giorni nostri, quando propagata dai soliti trombettieri della stampa amica assoldata a suon di veline, divampa la notizia che vuole Osimo interessata; anzi molto interessata. Talmente interessata a riportare in cittร il Centro per lโimpiego da aver individuato al volo (insomma pur sempre 5 mesiโฆ) il solito edificio adatto alla bisogna.
Un interesse talmente forte, al punto da commissionare in gran segreto una relazione di vulnerabilitร sismica sul mai utilizzato Istituto San Carlo, struttura evidentemente ritenuta buona per qualsiasi soluzione, ora Tribunale, domani Commissariato, oggi centro per lโimpiego, domani chissร .
Piccolo particolare da soddisfare, adombra PUGNALONI senza arrossire: per adeguare lโex complesso dei Padri Scalabriniani agli indispensabili criteri anti sismici e rendere la struttura agibile occorrono appena 4 milioni e mezzo nettiโฆ insomma quisquilie, pinzillacchere; pochi semplici spiccioli che la Regione, disponibile ad investire economicamente sullโimpresa (come scritto nero su bianco dal Dirigente TERZONI lo scorso 30 giugno) dovrebbe essere ben felice di assumersi a carico, cosรฌ da riportare il San Carlo a nuova vita
Dopo di che, consapevole di averla sparata decisamente grossa, PUGNALONI ha aggiustato il tiro dichiarando i 537 giorni che ancora mancano al fine mandato, utili โad ogni possibile soluzioneโ; ed ancora โdisponibili ad un accordo da condividere tra i due Entiโ, rimarcando lโintento di far propria lโiniziativa โal di la di ogni dietrologia politica avanzate dalle minoranzeโ.
Letto il Comunicato, il Presidente AQUAROLI, sconsolato, ha da prima informato il collega LATINI dellโilaritร involontaria (spera ACQUAROLI) spesso manifestata dai politici Senza Testa; dopo di che ha attivato il dimafono per ricordarsi, lโindomani, di avvertire TERZONI col via libera a Castelfidardo – dopo lโultima esperienza datata addirittura anni โ80 โ del ritorno dellโipotizzato Centro, da ieri realtร .

Annotazione finale: rivolgersi al Cerretano o al San Carlo, in unโepoca in cui con la riforma del reddito di cittadinanza i centri per lโimpiego torneranno a ricoprire un ruolo centrale nella vita lavorativa dei cittadini, non cambia il mondo.
Ora il problema non รจ fare un chilometro in piรน o due in meno; il problema รจ legato, indissolubilmente, alla progressiva perdita di prestigio e di interesse della cittร e del danno di immagine derivante ai propri cittadini che in questa cittร , in questo centro storico, sempre piรน povero, vivono, lavorano, si impegnano. Ospitare il Centro per lโimpiego, il Commissariato, lโospedale, gli uffici Inps o il Poliambulatorio non รจ la stessa cosa di averli perduti, non protetti o addirittura sbeffeggiati.
N.B. Quando la Regione si dichiara disponibile economicamente ad investire sul Centro significa che Ancona non ha problemi a dover ridipingere due pareti, spostare un muro, affiggere un quadro o al limite prire una portaโฆ ma non certo puรฒ dirsi interessata a farsi carico di un investimento, oltretutto milionario!
Per maggiori info PUGNALONI chieda ad ASCANI. Gli osimani nel frattempo prendano nota.