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Troppo bella, decisamente appariscente e ancor piรน sexy quando indossava la divisa di guardia giurata.

Per Luigi CHECOLA, 39 anni, lโ€™idea di quella collega in gonnella, appena 25enne, si era insinuata in mente come un chiodo fisso. Difficile controllarsi e reprimere lโ€™istinto; quasi impossibile soffocare quel richiamo.

A maggior ragione per una sorta di gigolรฒ, come lโ€™uomo, di origini foggiane (San Severo), si รจ autodefinito in Tribunale per difendersi dalla pesante accusa di violenza sessuale.

Per meglio spiegare, alla avvenente collega, la propria personalitร  irruente e fascinosa, CHECOLA si รจ cosรฌ vantato con la propria vittima di farsi pagare dalle per un rapporto sessuale: โ€œGeneralmente 100 euro โ€“ ha specificato allโ€™orecchio โ€“ ma per te posso chiudere un occhio e fare pari e pattaโ€ฆโ€ – ha chiarito la procedura il pugliese, oggi 44 anni, cominciando ad accarezzare lโ€™interno coscia, un braccio, il collo e fino a realizzare un tentativo di approccio, tale e quale alla realtร .

I due, prima ancora di dividere il lavoro presso unโ€™agenzia privata di sicurezza con sede ad Ancona, si erano conosciuti ad Osimo, al poligono di Tiro a segno, frequentato da centinaia di amatori e addetti ai lavori.

Lui 39 anni, pugliese, residente per qualche tempo, allโ€™epoca dei fatti, nellโ€™Osimano e lei bella 25enne, anzi di piรน, figlia di un Ispettore di Polizia del Commissariato.

Dal proprio profilo Fb un’immagine datata di Luigi CHECOLA

Inevitabile che prima o poi accadesse qualcosa di spiacevole; tanto piรน che lโ€™uomo aveva giร  anticipato ad alcuni colleghi le proprie intenzioni: โ€œSe faccio lโ€™affiancamento con lei โ€“ ha raccontato un vigilantes in Tribunale โ€“ le salto addossoโ€ฆ non mi contengoโ€.

Un clima ben noto allโ€™interno dellโ€™agenzia (chiamata a fare sicurezza notturna dalla Baraccola al Porto) tanto che il titolare, raggiunto al telefono dalla dipendente prima di sporgere denuncia, le disse di aver intuito di cosa poteva trattarsi, ancor prima che la vittima potesse spiegare i fatti.

Stesso clima, da mille e una notte, descritto, in seguito, anche dal restante personale femminile dellโ€™agenzia di sicurezza, concordi nel confermare di aver subito, praticamente tutte, battute e approcci spinti.

Nel ricordare quei giorni precedenti alla notte del 9 maggio 2019, la bella vigilantes in aula รจ scoppiata in lacrime.

Stando a quanto dichiarato, Luigi CHECOLA lโ€™avrebbe fatta guidare e poi fatto far manovra in una stradina senza uscitaโ€ฆ โ€œper poi buttarsi su di me una volta che ho ripreso la strada in uscitaโ€.

Ed ancora: โ€œLuigi mi ha preso la faccia e mi ha messo la lingua in bocca! Io ho cercato di scansarlo ma non ne ho avuto la forza. Ero scioccata. Quando mi sono divincolata dalla presa ed ho passato un fazzoletto per pulirmi la bocca mi ha ripreso ulteriormenteโ€ฆ โ€œE che sarร  mai un bacio? Esagerata!โ€.
Continua cosรฌ la deposizione della vittima, costituitasi parte civile. โ€œErano circa le 4 del mattino e il turno sarebbe terminato soltanto alle 7. Ho avuto paura di non arrivarci paura ed ho sperato che tutto finisse prima possibile, per ritornarmene a casaโ€.

Tutto era cominciato giรน alle 22, ad inizio turno, con il pugliese a parlarle di se, sei suoi gusti musicali e di una sua ex che CHECOLA avrebbe tradito. Tutti discorsi tendenti sempre piรน allโ€™intimo e allโ€™imbarazzante, specie se non graditi.

Fino a far scivolare il discorso sullโ€™obiettivo sperato e iniziare ad accarezzarla su tutto il corpo.

โ€œMi diceva che il mio profumo alla fragolina lo faceva impazzireโ€ฆ e che adorava il mio taglio degli occhi. Poi mi ha anche mostrato una mia foto sul suo cellulare โ€“ ha ulteriormente attaccato la ragazza – per quindi mettersi a sorridere senza senso.

Li ho avuto paura, ricordando che Luigi era pur sempre armato e noi soli, in piena notte, in una zona desolata. Eโ€™ stato in quel momento, dopo avergli allontanato le mani che mi ha chiesto, chiaro e tondo: โ€œAndiamo a fare lโ€™amoreโ€ฆโ€ โ€“ sottolineando la sua tariffa, scontata per meโ€ฆโ€.

Incidenti sul lavoro anche tra le guardie giurate

Eโ€™ finita bene con la donna che ha evitato di reagire eccessivamente, consapevole di dover soltanto tenere a bada gli ormoni del collega (in seguito ai fatti a forte rischio del posto di lavoro) e attendere il fine turno come una liberazione.

Il 25 gennaio, due settimane fa, in Tribunale, lโ€™atteso verdetto pronunciato dal collegio penale presieduto da Francesca GRASSI.

Luigi CHECOLA, difeso dallโ€™avvocato osimano Paolo MENGONI, ha ascoltato la sentenza di condanna a due anni e sei mesi, quattro mesi in piรน di quanto richiesto dal Pubblico ministero.

Conseguente anche il risarcimento, ottenuto per la parte lesa dallโ€™avvocato Tommaso ROSSI di Ancona, e fissato dal collegio penale, in via equitativa, in 13.000 euro.

โ€œAbbiamo raggiunto una sentenza giusta โ€“ ha commentato il legale della guardia giurata โ€“ che scrive la veritร  processuale di una vicenda terribile; ancor piรน inquietante perchรฉ vissuta sul luogo di lavoroโ€.

Decisamente piรน laconico il riassunto per la stampa fatto dallโ€™avvocato MENGONI: โ€œPurtroppo ha prevalso la ricostruzione processuale dellโ€™immagine del mostro. Una veritร  che non รจโ€.

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