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La campagna acquisti della Lega mandante morale e qualcuno, vicino o addirittura facente parte dellโ€™entourage dei due consiglieri regionali, giร  definiti voltafaccia (lโ€™ex grillina Simona LUPINI e lโ€™ex civico di Sinistra Luca SANTARELLI) esecutori materiali della violenza di ieri pomeriggio registrata a Palazzo regionale? O almeno a conoscenza del โ€œclimaโ€ carico di veleni sfociato nellโ€™assalto alla sede regionale Pd?

Maurizio MANGIALARDI, ex candidato alla governance di Regione Marche e capogruppo consiliare del Partito democratico, non lo dice chiaramente; e del resto, non essendo stato presente al proditorio assalto dellโ€™ufficio di ieri pomeriggio a piazza Cavour, raid senza precedenti e di gravitร  politica inaudita, non potrebbe dirlo.

Puรฒ perรฒ farlo intendere, seppur vagamente, richiamando in maniera esplicita lโ€™attenzione dellโ€™intera politica marchigiana sui gravissimi avvenimenti di trasformismo in corso in Assemblea regionale.

Ecco quanto diramato, a caldo, dallโ€™Ansa, attribuito in virgolettato al capogruppo regionale MANGIALARDI:

In primo piano il capogruppo Pd in Consiglio regionale Maurizio MANGIALARDI; a destra la porta di legno sfondata nel riquadro alto dx

โ€œMi aspetto che venga fatta luce sull’accaduto e che tutti i gruppi – cosรฌ come la struttura dirigenziale (leggi Direttore generale Antonio RUSSI, NdR.) – collaborino a questo obiettivo.

Credo sia interesse di ogni Consigliere regionale ricostruire con esattezza i fatti e individuare i responsabili; ciรฒ per non avvelenare ulteriormente il clima politico che si respira in questi giorni a causa di certe manovre trasformiste in Consiglio”.

Anche perchรฉ, nonostante le notizie di stampa ampiamente circolanti in questi giorni, tutte univoche nel dare per certo lโ€™avvenuto buon fine di un inaspettato โ€œmercato della vaccheโ€, tutto deve ancora accadere.

Al momento, del tradimento in coppia della LUPINI e dellโ€™infermiere senigalliese di Neurologia operante a Torrette ed eletto a sorpresa con la lista di ispirazione Verde Rinasci Marche, non cโ€™รจ traccia ufficiale.

Pagina Facebook della segretaria leghista Giorgia LATINI a parte, la Lega รจ infatti ferma ancora a quota 8 consiglieri; la LUPINI iscritta al nel gruppo misto e SANTARELLI al suo posto originario, ancora vagante tra Forza Italia e chissร  quale altro approdo piรน confortevole.

Che piรน di qualcosa, comunque, ribolli in pentola รจ sin troppo evidente. Certo nessuno avrebbe potuto neanche minimamente immaginare, almeno fino a ieri, che calci e pugni, anche se sferrati a fin di bene da amici o ex, potessero da oggi rientrare ed essere utilizzati per definire con maggior certezza la bontร  del proprio ragionamento!

Insomma รจ possibile che con i Carabinieri a cui, probabilmente MANGIALARDI e il Pd si rivolgeranno giร  in queste ore per formalizzare la denuncia della inqualificabile contestazione politica subita, a forza di spintoni, pugni e calci sulla fragile porta di ingresso degli uffici destinati agli 8 Consiglieri democratici โ€“ il mancato Governatore possa essere piรน esplicito, manifestando dubbi, sospetti e anche qualche certezza.

Pur non essendo stato testimone dellโ€™aggressione, gli uffici Pd erano pur sempre presieduti da piรน di qualcuno dei dodici impiegati a quellโ€™ora al lavoro, ed esattamente Dario ANDREOLLI, Emanuela Dโ€™ADDARIO, Lorenzo BALLARINI, Michela BATTISTI, Andrea BERTARELLI, Caterina BETTI, Andrea CIPOLLETTA, Santa De ANGELIS, Daniele PETROLATI, Valerio ROSA, Lorella SAMPAOLO e Sonia ZITO.

โ€œIl mio pensiero โ€“ ha proseguito MANGIALARDI, raggiunto in serata anche da OSIMO OGGI BLOG – รจ andato per primo ai nostri collaboratori che avrebbero potuto risentire delle ripercussioni di tanta cieca violenza, per fortuna sfogata soltanto su una porta. Pur registrando lโ€™episodio come inquietante e senza precedenti, posso confermare di non sentirmi minimamente intimidito e di essere intenzionato ad andare fino in fondo alla ricerca dei o del responsabile.

Non si tratta, a mio modo di vedere, di un episodio avvenuto a caso, cogliendo un obiettivo anzichรฉ un altro. Chi ha agito โ€“ si รจ detto certo MANGIALARDI โ€“ voleva colpire il Pd e lanciare un messaggio; del resto, anche fisicamente, non รจ possibile raggiungere i nostri uffici per puro caso. Siamo posti al termine di un corridoio cieco che termina proprio con gli uffici del gruppo Pdโ€ฆ chi ha colpito ci ha scelto deliberatamente e non ha agito calciando nel mucchio!โ€.

Abbiamo chiesto a MANGIALARDI, infine, se qualche collaboratore avesse visto o sentito qualcosa durante lโ€™assalto. Il capogruppo Pd, pur senza svelare le carte in proprio possesso, ha confermato che le persone non sarebbero state viste in volto ma ascoltate e riconoscibili, con buone probabilitร  dalle grida emesse.

Pochi dubbi, infine, anche sul fatto che gli aggressori siano, come si teme, inquilini abituali di Palazzo regionale, essendo lโ€™ingresso al parlamentino regionale di norma presidiato da guardie giurate e tornelli, oltre allโ€™obbligo di farsi controllare allโ€™ingresso e lo sguardo discreto di piรน telecamere.

Piena solidarietร  al partito Democratico e al capogruppo MANGIALARDI รจ da ultimo pervenuta anche dal Presidente dellโ€™Assemblea regionale Dino LATINI.

โ€œNon mancherรฒ di far disporre tutti gli accertamenti del caso per individuare i responsabili di questo increscioso episodio; vicenda amara che desta ulteriore preoccupazione considerato che si รจ verificata nellโ€™ambito della sede istituzionale.

Ritengo che vada fatta piena luce e auspico โ€“ ha concluso LATINI – di poter fornire quanto prima risposte che possano permetterci di mettere in atto le conseguenti azioni da intraprendereโ€.

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