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Fuoco amico leghista sulla candidatura europea di Carlo CICCIOLI?
Come spiegare altrimenti la discesa in campo dellโOn. Mirco CARLONI, 42 anni, di Fano, annunciata in pompa magna nientemeno che da SALVINI, nel corso dellโultimo sbarco nelle Marche, circa un mese fa, a Macerata?
Un passo indietro per i meno ferrati. Le Europee del 9 giugno prevedono il ricorso ad un sistema elettorale proporzionale, ovvero niente maggioranze pre costituite e ad ognuno il suo, con tanto di possibilitร antica di indicare la preferenza al politico piรน gradito della lista prescelta,
Restando sempre in termini tecnici occorre ricordare come il sistema preveda un Collegio unico, denominato Centro Italia e raggruppante ben quattro regioni: Toscana, Lazio, Umbria e Marche.
Poi per gli italiani al voto residenti da Firenze a Perugia e da Roma ad Ancona ci saranno a disposizione solo 15 seggi, da suddividersi โproporzionalmenteโ, tra tutti i partiti aventi diritto a suon di voti propri.
Difficile da ricordare, anche a memoria allenata di cronista, lโultimo politico nato e operante nelle Marche, appartenente a qualsiasi partito, spedito a Bruxelles dagli elettori dellโItalia-Centrale. Il caso รจ forse unico e riguarda la romana di nascita Luciana SBARBATI, repubblicana e trapiantata nelle Marche, eletta nel 2004 in quota Ulivo. Prima e dopo, riga.
Facile comprenderlo: tutti i marchigiani non arrivano a coprire i residenti della sola Romaโฆ e i numeri restan numeri: difficile agguantare il pass per Bruxelles se dalla Capitale un qualsiasi aspirante euro-parlamentare non riuscisse a tirar fuori un bonus di almeno 10.000 preferenze, da sommare ad altrettanti voti (o anche piรน) provenienti dal territorio di riferimento.
Ciรฒ detto proviamo a capire come mai, tra CARLONI e CICCIOLI, sarร difficile che i marchigiani ne vedan almeno uno trasferirsi in Belgio per il quinquennio 2024-2029.
Proviamo ad immaginare lo scenario politico del 9 giugno partendo dalle promesse di voto note, ad oggi, con gli ultimi sondaggi politici disponibili e a sua volta trasposti sui 15 seggi in palio.
A soldoni, ma non andiamo lontanissimi dalla realtร , Fratelli dโItalia col suo 30% circa dovrebbe portare a casa 5 seggi, forse 6. Al Pd 3 scranni, forse 4; Grillini piรน vicini a zero che ad un rappresentante; Lega oscillante tra due e tre e Forza Italia in bilico tra un euro-parlamentare o due.
Con questi numeri va da se che se le speranze di CARLONI (con la Lega data ottimisticamente al 9%) sono piรน vicine a zero che a unoโฆ stessa cosa potrebbe dirsi per lโultra 70enne psichiatra anconetano.
Vero รจ che arrivar quinti con 25.000 preferenze circa non appare impossibile, sulla carta, da raggiungere; ma รจ altrettanto innegabile come la presenza di un altro marchigiano come CARLONI, nella stessa area di riferimento del Centro-Destra, finirร col rosicchiare consensi.
Se a tutto questo aggiungiamo, a carico di Carlo CICCIOLI (uno che ad onta di oltre sessantโanni di politica non ha mai brillato, particolarmente, di luce propria) il gran rifiuto, opposto a LATINI, di giovarsi di circa 3.000 possibili consensi osimani, in cambio di un sostanziale via libera, del Centro-Destra anconetano, al desiderio del Presidente dellโAssemblea regionale di ritornare allโantica Osimoโฆ va da se che le sorti CICCIOLI, nonostante la forza di due comunicati al giorno inviati a tutti i giornali locali marchigiani (e da questi puntualmente respinti) si facciano assai problematiche.
Molto difficilmente i marchigiani, anche per questo giro, avranno il piacere di sentirsi rappresentati la dove piรน conta. Peccato