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𝗜𝗻𝗻𝗼𝗰𝘂𝗶 𝘀𝗶𝗻𝗴𝗼𝗹𝗮𝗿𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗶 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶 – 𝗻𝗼𝗿𝗱𝗮𝗳𝗿𝗶𝗰𝗮𝗻𝗶 𝗱𝗮𝗶 𝟭𝟯 𝗮𝗶 𝟭𝟳 𝗮𝗻𝗻𝗶 – 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗮𝗻𝗼 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗼𝗿𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗯𝗿𝗮𝗻𝗰𝗼, 𝗺𝘂𝗼𝘃𝗲𝗻𝗱𝗼𝘀𝗶 𝗶𝗻 𝗴𝗿𝘂𝗽𝗽𝗼 𝗲 𝗳𝗮𝗰𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗹𝗲𝘃𝗮 𝘀𝘂𝗹 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼. 𝗔 𝗽𝗮𝗴𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗼 𝗶 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗰𝗼𝗲𝘁𝗮𝗻𝗲𝗶 𝗶𝗺𝗽𝗮𝘂𝗿𝗶𝘁𝗶 𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝘀𝗽𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗱𝘂𝗹𝘁𝗶, 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗮𝗱 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘀𝗮𝗴𝗴𝗶 𝗲 𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗶𝗺𝗽𝗶𝗰𝗰𝗶𝗮𝗿𝘀𝗶. 𝗣𝗲𝗿 𝗳𝗼𝗿𝘁𝘂𝗻𝗮 𝗶 𝗖𝗮𝗿𝗮𝗯𝗶𝗻𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗱𝗮 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗱𝗮𝘁𝗼 𝗮 𝗰𝗶𝗮𝘀𝗰𝘂𝗻 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗼 𝘂𝗻 𝗻𝗼𝗺𝗲 𝗲 𝗱𝗲𝗱𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗱 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝘂𝗻 𝗳𝗮𝘀𝗰𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘁𝘂𝗱𝗶𝗻𝗮𝗹𝗲… 𝘀𝗽𝗲𝗿𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗱𝗲𝗯𝗯𝗮 𝗺𝗮𝗶 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗶𝗿𝗲. 𝗟𝗮 𝗴𝗮𝗻𝗴 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗲 𝘀𝗽𝗶𝗮𝗴𝗴𝗲 𝗱𝗶 𝗠𝗮𝗿𝗰𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗲 𝗹𝗮 𝘀𝗲𝗿𝗮 𝗮𝗱 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼, 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮 𝘁𝗿𝗮 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗮𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗹𝗮 𝗺𝗲𝘀𝘀𝗮𝗴𝗴𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗼𝗳𝗳𝗲𝗿𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗲𝘁𝗲

APPELLO URGENTE

Se in questo momento stai leggendo queste righe è perché, seppur con le difficoltà tecniche di cui ancora soffriamo (vedi la lentezza a caricare il sito), apprezzi a prescindere o sei almeno curioso di conoscere la notizia vista dal nostro speciale versante, con vista sulla nostra Verità.

Bene. E’ giusto che sia così. E’ sacrosanto che tutta la città condivida, a grande maggioranza, questo pensiero.

Francamente però, è altrettanto giusto che ognuno di voi, conclusa la pausa di lettura, decida di metter mano al proprio portafoglio elettronico, decidendo un proprio libero contributo solidale, utile anzi fondamentale a garantirvi le letture del futuro.

Nonostante gli appelli quotidiani partiti da Natale, i lettori che hanno seguito l’invito sono decisamente episodici, primule rosse… persino in parità rispetto a chi segue OSIMO OGGI dai più sperduti angoli del mondo.

OSIMANI TOCCA A VOI!

𝗣𝘂𝗼𝗶 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗣𝗼𝘀𝘁𝗲𝗣𝗮𝘆 𝟱𝟯𝟯𝟯 𝟭𝟳𝟭𝟭 𝟯𝟭𝟯𝟳 𝟱𝟭𝟰𝟱 (𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗗𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜)

𝗢𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗯𝗼𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗼 𝗯𝗮𝗻𝗰𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗜𝗯𝗮𝗻 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜 𝗜𝗧𝟳𝟵𝗝 𝟯𝟲𝟬𝟴 𝟭𝟬𝟱𝟭 𝟯𝟴𝟮𝟯 𝟯𝟴𝟬𝟵 𝟰𝟯𝟯𝟴 𝟭𝟮

𝗢𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗶𝗻𝘃𝗶𝗼 𝗣𝟮𝗣 (𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝘁𝗶𝘃𝗶) 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗲𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝟯𝟵𝟯.𝟯𝟯.𝟬𝟵.𝟯𝟲𝟲 – 𝗻𝗼𝗺𝗶𝗻𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜 – 𝗮𝗹 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗲𝗹𝗲𝗻𝗰𝗼 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗪𝗵𝗮𝘁𝘀𝗮𝗽𝗽!

𝗢𝘃𝘃𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗲 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗚𝗥𝗔𝗧𝗜𝗦!

𝗜𝗻 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗰𝗮𝘀𝗼 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗲𝘁𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗲𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗰𝗲𝗹𝗹𝘂𝗹𝗮𝗿𝗲, 𝗰𝗼𝗽𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝘂𝗹𝘁𝗶𝗺𝗮 𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 𝗮𝗽𝗽𝗲𝗻𝗮 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮 𝗢𝗦𝗜𝗠𝗢 𝗢𝗚𝗚𝗜, 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗻𝗱𝗮𝗿𝗹𝗮 𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮𝗿𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝘀𝗶𝘁𝗼.

𝗩𝗲 𝗹𝗼 𝗰𝗵𝗶𝗲𝗱𝗲𝗿𝗲𝗺𝗼 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝗶𝗹 𝗾𝘂𝗼𝘁𝗶𝗱𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝘀𝗰𝗶𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗲𝗱𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗮𝘀𝗮.

Grazie!

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di Sandro PANGRAZI

Piccoli delinquenti crescono. Tecnicamente sono ancora poco più che bambini, dai 13/14 ai 16/17 anni, ma radunati insieme, a formare un gruppo di una decina di soggetti, potrebbero tener testa anche ad un plotone ben addestrato di Carabinieri!

Sono i futuri osimani; pargoli nati in città da coppie di stranieri regolari, emigrati a suo tempo dai Paesi del Nord Africa.

Soggetti che al raggiungimento della maggiore età potranno, per legge, richiedere e ottenere la cittadinanza italiana regalata loro dai genitori mettendoli al mondo in Europa.

Per il momento non sono italiani e anzi hanno in particolare spregio tutto quanto è made in Italy, arrivando quasi ad odiare l’aria stessa che sono costretti a respirare.

Singolarmente incutono il timore fastidioso di una mosca ma, conoscendo i propri punti deboli, sanno che per trasformarsi in bulli ed incutere timore, debbono muoversi esclusivamente in gruppo.

Per i Carabinieri super lavoro anche per comprendere il fenomeno della baby gang nordafricana, attiva ad Osimo da tempo

Incontrarli sulla propria strada non è piacevole; e gli “incroci” pericolosi accadono sempre più spesso anche ad Osimo; non solo a Roma e Milano (come in passato, del resto, accaduto a Parigi, in Belgio e nel nord Europa).

I più timorosi e attenti ad evitarli sono, di conseguenza, i coetanei osimani, italiani doc, incapaci culturalmente e fisicamente di contrastare la violenza per la violenza… preferendo sempre più spesso cambiare strada pur di non incrociare la sporca decina in giro per Osimo.

Non va meglio agli adulti i quali, anche di fronte a casi eclatanti di pura ignoranza al limite del codice penale, non si azzardano ad intromettersi per prendere la parte dei malcapitati di turno.

Si ritrovano in Rete (dove il gruppo dispone di un proprio account di riferimento) e attraverso le moltiplicate possibilità offerte dal web, si ritrovano la dove ritengono più utile mettersi alla prova,

Tutto questo accade sempre più spesso; e sempre più spesso prende campo il rischio che dalle spinte, dalle parole, dai calci e dai cazzotti e dai piccoli furti… si passi, anche ad Osimo, alla coltellata ammonitoria… come del resto già successo.

Le uniche note positive sono date dalla estrema limitatezza (per ora) del fenomeno (ancora contenuto ad una decina di potenziali fuori legge) e dal fatto che i Carabinieri, lavorando in preventiva sul fenomeno, sanno ormai tutto – vita, morte e pure miracoli – di ciascun soggetto messo sotto osservazione.

Gente che essendo minorenne si sposta per lo più utilizzando i mezzi pubblici (in estate i pullman dell’Atma che fanno la spola tra Osimo e le spiagge di Marcelli) con tanto di corsa – quella delle 17.45 di ritorno in città – ormai divenuta tristemente nota a causa delle devastazioni gratuite inferte al mezzo pubblico “per ammazzare la noia del tragitto”.

A Marcelli, intanto, per l’intera giornata trascorsa in teoria in spiaggia, il gruppo si dedica, sempre più spesso, a piccoli furti sotto l’ombrellone o in mancanza a scassinare le auto lasciate in sosta dai vacanzieri…

Sanno molto bene di essere quasi impunibili e di fatto impuniti e giocano a piacimento, a 14 anni, sulle carenze di leggi estremamente permissive e di un clima politicamente corretto a loro favorevole.

Poi, una volta rientrati in città, il tempo di tornare a casa, rinfrescarsi, mangiare e di nuovo in strada, in gruppo.

Obiettivo, stavolta, la zona degli impianti sportivi e dei locali attorno alla Vescovara, punto di incontri di tanti giovanissimi.

Se la giornata a Marcelli non è andata bene, ovvero se in tasca i bulli non hanno soldi a sufficienza per la serata, il gruppo è costretto agli straordinari e a nuove scorribande!

Come? Saccheggiando di nuovo le auto in sosta o insultando con aria strafottente quanti dovessero incrociare sulla propria strada, non d’accordo con il loro modo particolare di fare italiano.

In genere sono insulti e minacce; piccoli furti che, quando non riusciti, si trasformano in piccole ma autentiche rapine… essendo la faccia tosta e la voglia di menar le mani le caratteristiche che meglio contraddistinguono il gruppetto di futuri italiani a breve.

Nell’immagine di repertorio, il fenomeno dei figli degli immigrati nordafricani di seconda generazi9one, ormai ufficialmente un problema anche ad Osimo.

C’è però una speranza, ancorchè scritta solo sulla carta: la legge prevede anche per costoro la concessione della cittadinanza al raggiungimento della maggiore età… a patto di aver vissuto i 18 anni precedenti nella legalità e quindi non aver avuto beghe con la giustizia.

Non proprio il caso dei nostri aspiranti (?) osimani i quali, da tempo, risultano – quasi tutti – schedati, monitorati, segnalati.

Di più, pare, non sia possibile fare; almeno stante l’aria che tira in Italia e le permissive normi vigenti.

Si era sperato in qualcosa di Destra con la fiducia degli Italiani, a grande maggioranza, al Governo MELONI; ma dopo tre anni, dispiace doverlo constatare, sono ancora più numerosi i casi di poliziotti e carabinieri finiti sotto processo per aver difeso la società dalle gesta di questi soggetti… che non il contrario.

A livello politico-istituzionale siamo invece fermi alle buone intenzioni; la neo Amministrazione GLORIO, appena insediata, ha fatto sapere, in tempo reale rispetto agli episodi di cronaca, di non volersi sottrarre per la propria parte; e di volersi giocare la carta della persuasione contattando, uno ad uno, i genitori di questi “campioni” affinchè intervengano, dall’alto dell’autorità di padri e madri, correggendo l’educazione, personale e civica, dei propri rampolli.

Buoni propositi quanto, temiamo, tardivi e quindi sommamente inutili. Se un 16enne osimano nel 2025 vive nel modo appena ricordato, praticamente tutta la giornata a far nulla fuori di casa, accompagnato a soggetti identici o peggiori… e vive questa esperienza con la “benedizione” di fatto di babbo e mamma… avran ben da parlare assistenti sociali e company nel tentativo inutile di convincerli a cambiare direzione.

Con simili chiari di luna, anche ad Osimo consigliamo a tutti, coetanei e noi, l’arma della prevenzione; la stessa peraltro utilizzata nelle grandi città dove interi quartieri sono da tempo off limits per i cittadini e persino forze dell’Ordine: evitare luoghi, orari e situazioni conosciute a rischio o di puro confronto e sperare nella propria buona stella personale… in attesa che Roma (prima o poi accadrà) batta un colpo.

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Anna Maria STACCHIOTTI in GIUGGIOLONI

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