𝗦𝗼𝗹𝗼 𝗮𝗺𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗺𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗔𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗣𝗶𝗿𝗮𝗻𝗶. 𝗔𝗹𝗹𝗮 𝗹𝘂𝗰𝗲 𝗹𝗮 𝘃𝗲𝗿𝗶𝘁𝗮̀ 𝘃𝗲𝗿𝗮 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗶𝗺𝗶𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗹𝗮𝗺𝗽𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗔𝗻𝘁𝗼𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼… 𝘃𝗶𝘀𝘁𝗼𝘀𝗶 𝗻𝗲𝗴𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗰𝗮 𝗯𝗲𝗻𝗲𝗺𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗿𝗿𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗶𝗻𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝗻𝘁𝗲-𝗺𝗮𝗺𝗺𝗮 𝗔𝗻𝗻𝗮 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗖𝗶𝗻𝗴𝗼𝗹𝗮𝗻𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗳𝗮𝗿 𝗽𝗼𝘀𝘁𝗼, 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝗰𝗮𝘃𝗮𝗹𝗰𝗼, 𝗮𝗹 𝘀𝗼𝗹𝗶𝘁𝗼 𝗿𝗶𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗼 𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗶𝗹 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝗿𝗻𝗼, 𝗹𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗰𝗮 𝗲 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼𝘀𝗮 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗠𝗮𝗿𝗮𝗯𝗶𝗻𝗶 (𝗣𝗮𝗶𝗺𝗮 𝗲 𝗙𝗿𝗼𝗹𝗹𝗮), 𝗴𝗶𝗮̀ 𝗽𝗿𝗲𝗺𝗶𝗮𝘁𝗮 𝗻𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟬𝟵 𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟭𝟴!
Converrà anche l’arzillo e beato lui milionario nonno Enrico, detto Italo (immaginiamo sui 90 anni ottimamente portati) che se la Civica benemerenza deve andare ad omaggiare, per la terza volta in 15 anni, sempre la stessa persona… forse non sarebbe male…
Forse non sarebbe male che qualcuno ponesse fine all’agonia di una festa, dedicata agli osimani… da troppo tempo ridotta alla stregua di una farsa da cancellare; da bannare con un robusto tratto di penna alla voce: sopraggiunto pubblico pudore!
O forse aveva ragione “Ridigoletto” Massimo CINGOLANI a pretendere di omaggiare, con tanto di pergamena, la carriera di insegnante scolastico della… mamma Anna Maria CINGOLANI.
Perché la mamma no e poi no ed Enrico MARABINI, detto Italo, tre volte si? Lode dunque all’ex Consigliere comunale che, vistosi estromesso dalla decisione e relegato a contare zero per i suoi stessi politici ideali, ha pensato bene di mandare a spendere l’intero ambaradan Antonelliano.
In effetti Enrico MARABINI, volesse festeggiare degnamente il Patrono Giuseppe e onorarne la Santa figura da bravo osimano, farebbe bene, anzi benissimo, a ricordare allo smemorato Sindaco Francesco PIRANI quanto segue: “Caro Sinnacu, sono molto onorato che abbiate, ancora una volta, pensato a questo povero vecchio (povero in senso esclusivamente lato) per i vostri giochini porta-voti. Ma io e la mia numerosa famiglia il voto ve lo abbiamo già dato, sia al primo turno il 9 giugno che al ballottaggio il giorno 24. Ed è per fortuna servito. Come ve lo avevo, anzi avevamo dato, nel 2009 quando appoggiammo Stefano SIMONCINI a Sindaco e la Paima venne giustamente insignita di teorica medaglia d’oro!
Nel 2018, invece, Simone PUGNALONI provò a bussare a questa numerosa porta, ripremiandomi, stavolta singolarmente e non con l’intera azienda, mettendomi in mano una pergamena bis (che tra l’altro porta notoriamente di una sfiga che alla mia età basta e avanza) con la scusa di “Una vita di lavoro”… manco se ad Osimo avessi lavorato soltanto io.
Per buona educazione, ho ritirato anche quella… ma ora mi ritocca da capo? Un’altra e terza volta più bravo di tutti gli altri? Direi che nun se pò fa… ma lo dico per voi… per il valore che attribuite al pezzo di carta… alla Banda che gliè tocca da sonà l’inno d’Italia! Nun ve fate rerconosce… basta pagliacciate”.
Dubitiamo, pero, che l’ex autista dello Smom che nel 1963 ebbe il coraggio di dimettersi dal posto pubblico per inventarsi una maglieria divenuta nel tempo Paima, 200 e passa posti di lavoro osimani, di recente ceduta al 70% e per svariati milioni alla francese Chanel, ultimo fatturato noto di 52 milioni di euro nel 2022, nonché generoso patron del biscottificio per diversamente abili Frolla a San Paterniano e forse parente di quel Dino MARABINI fondatore del “Filo d’Oro” (un tempo Lega come BOSSI e SALVINI)… dubitiamo che il tre volte premiato voglia distinguersi con un clamoroso “grazie, va bene lo stesso”