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Conosco e non apprezzo la politica di Carlo CICCIOLI da sempre. Quasi mezzo secolo! Anzi esattamente 48 anni.
Eravamo entrambi giovanissimi โ il sottoscritto perรฒ ancora minorenne e Carlo giร ragazzo con cinque o sei anni in piรน โ e ci si incontrava a piazza Dante, presso Radio Mantakas, a ragionar di politica.
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Giร allora, pur credendo nella stessa idea di Destra-Destra sociale, il linguaggio del confronto trovava rari punti di incontro; da un lato quellโautentico miracolo di propaganda politica, nato in provincia, attorniata da un 60% di voti falsamente democristiani, nel bel mezzo dei disperati anni di piombo; un miracolo reso possibile grazie esclusivamente al fiuto, ai soldi, alla passione, al disinteresse di Leonardo GIOVAGNINI.
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Sul fronte opposto, ben lontano dalle posizioni osimane, il partito ufficiale โmade in Anconaโ, Ieri Movimento sociale strutturalmente inesistente ad Osimo, come oggi Fratelli dโItalia continua la tradizione di inefficienza (e come temo sempre sarร rispetto ad Ancona) dellโallora apparato gerarchico di federali, duci e ducetti che CICCIOLI, a distanza di 50-anni-50 ben rappresenta anche oggi.
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Nel tempo per il sottoscritto, ormai neo maggiorenne e giร abbastanza considerato dal boss GIOVAGNINI, era un piacere assistere e prender parte, a ritmi settimanali, ai confronti tra i maggiorenti anconetani del Msi-Dn (di cui CICCIOLI costituiva giร il sole dellโavvenire rispetto ad un partito imbalsamato da reduci e nostalgici del passato) e la giovanissima e determinatissima ala decisionista della radio.
Giร allora, a dividere profondamente osimani e anconetani pur della stessa area politica, era la voglia di questโultimi di appropriarsi del nostro giocattolo (invidiato per altro in mezza e piรน Italia) e farlo โdi dirittoโ proprio.
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Non ci fu mai, per onor del vero, una richiesta perentoria di Ancona di smontare armi e bagagli e trasferire il tutto in Federazione; in compenso crebbero, praticamente a vista dโocchio, invidie e ripicche di tutti i tipi per aver osato Osimo sottrarsi moralmente โ e di fatto -alla guida sicura del capoluogo.
Per almeno tre anni, curiosamente non attraversati neanche dalle elezioni del condominio, tutto nella Destra marchigiana avveniva ad Osimo! Dal tesseramento al Msi-Dn ai copiosi contributi piovuti in sezione da ogni dove, dalla lucida iniziativa politicaโฆ ad una salutare scazzottata in piazza Dante con i โrossiโ. Tutto avveniva esclusivamente ad Osimo, centro del Male ma anche della Speranza di tanti.
Tanto che a porre il suggello di Osimo โcapitaleโ regionale della Destra, una bella sera di primavera, attesa da mesi, giunse un applauditissimo e commosso Giorgio!
Come non ricordare la storica visita di Almirante, in completo doppio petto bianco, in un centro storico blindatissimo, allโora di cena, con la gente tappata nei bar o dietro le tapparelle per ascoltare, toccare con mano la curiositร , sentirsi partecipi di un evento come mai capitato prima e mai piรน risuccesso.
E cosรฌ, con buona pace soprattutto del giovane CICCIOLI (23 anni circa) รจ stato. Per almeno tre irripetibili anni, fintanto radio Mantakas ha goduto dellโappoggio popolare e di fondi sufficienti recapitati dalle donazioni di simpatizzanti di tutta Italia.
Anni dopo, nei primi anni โ80, finรฌ male per il miracolo Radio Mantakas. Isolata progressivamente da Ancona, con un GIOVAGNINI fuorviato da cattivi consiglieri e comunque non interessato, di suo, ad una carriera politica, la radio prese una brutta china chiudendo la propria parabola tra cronaca nera e salate bollette elettriche non saldate allโAspmo, allora azienda elettrica.
Curioso che a decretare la fine di una iniziativa sorta sulla scia delle esplosioni delle radio libere e caratterizzata in maniera esplicita come missina, non riuscirono decine di manifestazioni, cortei, scontri fisici e minacce di ogni tipo ma lโassai piรน banale distacco del flusso energico per banale morositร !
Il giorno dello stop delle trasmissioni, nel 1981 circa, fu indubbiamente un bel giorno per CICCIOLI, con GIOVAGNINI ormai attorniato da pochi fedelissimi e molti brutti ceffi e il sottoscritto giร lontano dalla deriva politica imboccata con la scomunica romana giunta dal partito.
Si compรฌ, forse, lโobiettivo inconscio dei fondatori, di autodistruggere radio Mantakas, scivolata ai limiti e oltre della legalitร .
Ci riuscรฌ, come ricordato, lโallora azienda elettrica staccando semplicemente i fili. Un attimo e le radioline smisero di gracchiare Black is black, mandato a palla per anni. E un piccolo, grande mondo crollรฒโฆriportando Osimo, di nuovo, in provincia di Ancona; inconcludente e non accettato capoluogo di una regione in cui marchigiani e osimani, fedeli e fieri ciascuno del proprio Campanile, non si riconoscevano e non si riconoscono.
Fu allora che CICCIOLI azzeccรฒ, troppo facilmente perรฒ, il pronostico di una Osimo presto nei ranghiโฆ una volta mortificata dalla realtร , sparita o dispersa in mille rivoli lโintera classe dirigente radiofonica.
Andรฒ effettivamente cosรฌ e fu anche lโultima volta che Carlo CICCIOLI da Ancona riuscรฌ a vedere, in politica, qualche avvenimento almeno con qualche piccolo anticipo di tempo, frutto di strategia, di espressione, calcolo politico o anche puro culo che possa essere stato!
Carriera politica personale dignitosa, lunga oltre mezzo secolo, CICCIOLI e Osimo tornarono ad incrociarsi a fine millennio, nel 1999, giusto in tempo per abbracciare le nascenti Liste civiche Latiniane con lโaltrettanto potente Centro-Destra Berlusconiano.
Purtroppo non durรฒ. Lโaccordo elettorale, a circa metร legislatura crollรฒ, frantumandosi a terra in mille pezzi, sostituito da un ribaltone dei Civici con gli ex Democristiani della Margherita.
Troppo da digerire per Carlo CICCIOLI che se la legรฒ al dito, memore della grande paura, venti anni prima, patita con Radio Mantakas.
Gli andรฒ male nel 2004 e gli andรฒ peggio nel 2009, con le Civiche di LATINI, al massimo della forza politica, a fare piazza pulita di tutti i voti del Centro-Destra politico.
Fino a quando nel 2014, alimentando un progetto di Alessandro ALESSANDRINI (Alleanza Nazionale) CICCIOLI partecipรฒ al progetto di indebolire le Civiche daโฆ Sinistra creando un Udc alleato di PUGNALONI!
Per soli due voti di differenza, rimediati al ballottaggio, il progetto amorale riuscรฌ e ancor oggi gli Osimani ne pagano amaramente le conseguenzeโฆ tanto che nel 2019 ci fu un riuscitissimo bis del Centro-Destra (vedi ALESSANDRINI figlio suggerito sempre da CICCIOLI); ovviamente da considerarsi tecnicamente riuscito se si vive la quotidianitร del mondo con animo pienamente masochista!
E siamo finalmente ai giorni con il punteggio di CICCIOLI vs LATINI sulla paritร , due coltellate alla schiena per entrambi!
La โbellaโ finale, conclusiva della carriera politica di entrambi, non fossโaltro per questioni di etร dei personaggi, ha conosciuto ad oggi un prologo asperrimo, battagliato, intransigente, al motto โfacciamoci piรน male del solitoโ.
Per mesi e mesi, quasi un anno, entrambi, sia CICCIOLI che LATINI, hanno gareggiato per distruggersi o quantomeno ferirsi gravemente, ma non ancora con conseguenze mortali.
Lโauspicio, registrato il fallimento delle rispettive strategie ad allontanarsi e prendere le distanze dallโunica mossa ragionevole possibile, possa trovare una sintesi attraverso la deposizione delle armi e il reciproco riconoscimento che, se davvero si intende vincere, occorrerร per una volta unirsi, per il bene di tutti. Di Osimo e degli osimani in particolare; gli unici obiettivi che dovrebbero contare.
Concludendo, lโunione politica tra Centro-Destra e Liste Civiche Latiniane non รจ certo la migliore risposta alle aspettative di una cittร โmutilataโ e ridotta in macerie da dieci anni di Centro-Sinistra spinto e di scorribande quotidiane di un PUGNALONI senza freni; semplicemente, perรฒ, รจ lโunica risposta possibile.