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𝗦𝗲𝗶 𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗔𝗻𝘁𝗼𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶𝗮𝗻𝗶 𝘀𝘂 𝗱𝗶𝗲𝗰𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝘃𝗼𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗲 𝗹𝗼 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗮 𝗳𝗮𝘃𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗚𝗹𝗼𝗿𝗶𝗼 (!) 𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗹𝗮 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗣𝗶𝗿𝗮𝗻𝗶 – 𝗮𝗽𝗽𝗲𝗻𝗮 𝟭𝟲𝟮 𝘃𝗼𝘁𝗶 – 𝘁𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗯𝗼𝗹𝗲 𝗻𝗲𝗶 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗳𝗼𝗿𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗺𝗮𝗻𝗰𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲. 𝟰 𝗖𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼, 𝟰 𝗽𝗲𝗿 𝗔𝗻𝘁𝗼𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗲 𝟰 𝗽𝗲𝗿 𝗟𝗮𝘁𝗶𝗻𝗶. 𝗢𝗹𝘁𝗿𝗲 𝗮 𝗙𝗿𝗮𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 (𝟮) 𝗲 𝗮𝗶 “𝗰𝗮𝗻𝗶 𝘀𝗰𝗶𝗼𝗹𝘁𝗶” 𝗚𝗶𝗻𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶 (𝗮𝘀𝘀𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶 𝗳𝗲𝘀𝘁𝗲𝗴𝗴𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶) 𝗲 𝗔𝗹𝗲𝘀𝘀𝗮𝗻𝗱𝗿𝗶𝗻𝗶, 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿 𝗳𝗲𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲

Quattro Consiglieri all’area politica facente capo al Sindaco Francesco PIRANI (compreso se stesso), quattro al gruppo di Sandro ANTONELLI (compreso l’apparentato), quattro al gruppo di Dino LATINI, due a Fratelli di Italia e uno ciascuno a Ginnetti e ad Alessandrini.

Questa la nuova geografia della maggioranza (e relativi rapporti di forza) costituitasi ieri pomeriggio con la storica elezione di PIRANI a 16° Sindaco dal dopo Guerra.

PIRANI brinda in piazza attorniato da cittadini e da qualche decina di volti ad oggi sconosciuti!

Ottenuto a fatica il fondamentale obiettivo comune di ammazzare il cinghiale-PUGNALONI (suicidatosi politicamente con l’exploit al seggio 19, valso esattamente i 162 voti di differenza) per la neo maggioranza Civica e di Centro-Destra iniziano solo ora i problemi. Ma problemi grossi.

Già ieri, a Palazzo comunale invaso di addetti ai lavori e cittadini festanti per il recuperato potere usurpato per un decennio dal “Male” (autoproclamatosi falsamente “Bene”, almeno dal 2019 a ieri) era abbastanza semplice, per uno spettatore attento, prender nota di baci e abbracci a profusione… elargiti a piene mani insieme a sorrisi da coccodrillo, solo tra i rispettivi gruppi e cerchi magici, PIRANI e ANTONELLI.

Incapaci gli uni e gli altri di fondersi in un tutt’uno politico, come dovrebbe essere per ogni foto ricordo del primo giorno di scuola. Troppo fresco, troppo sanguinolento ancora, il ricordo fresco di una campagna elettorale divisiva e massacrante come nessun’altra specie sul piano dei rapporti interpersonali e(o persino tra gruppi.

Franceso PIRANI non si è sottratto all’assalto di tv e giornali

Certo non mancano le eccezioni. In molti, alla sola vista del nuovo “unto dal Signore” salire con passo sicuro la scalinata di Palazzo comunale, hanno immediatamente provato a montare al volo sul carro del vincitore, gettandosi a corpo morto; qualcun altro, preso atto di soli posti in piedi, attua strategie da porre all’incasso a breve appropriandosi del prenome “io”… utilizzato da ieri in poi a raffica,,, specie nell’attribuirsi mini successi immaginari, ingigantiti a probabili a causa del risultato risicato ottenuto.

Non un largo successo come avrebbe dovuto pur essere (causa apparentamento) ma soltanto 162 voti di differenza; cifra destinata a rendere tutti indispensabili. Almeno per un pò, nonostante il fraterno odio.

A proposito di apparentamento. Come si sono comportati, dati alla mano i 4.362 elettori di ANTONELLI, al netto dei 294 voti di MENGONI, rimasti scapoli?

Tra chi applaude qualche volto noto in più

La conta delle schede risulta purtroppo un autentico bagno di sangue: ben 1.939 Antonelliani, pari al 44.45%, per non sapere né leggere e né scrivere, han preferito restare alla finestra ad osservare la piega degli avvenimenti. Scelta legittima, quanto discutibile. E comunque migliore della decisione intrapresa da 646 soggetti osimani in grado di votare ANTONELLI al primo turno e riversare il consenso, quasi il 14.81%, sul fronte opposto della GLORIO!

Quanti dunque hanno rispetto l’apparentamento che regala ad ANTONELLI e ai suoi ben sei Consiglieri, svariati Assessori e numerose poltrone targate Cda? Conto presto fatto: 1.777 elettori, valevoli il 40.74% del montepremi.

Detto di un Renato FRONTINI spudoratamente in versione magica di gnomo fatato, capace di sbucare dal nulla in ogni foto o ripresa audio-tv destinata a PIRANI (tenere a bada l’esuberanza da poltrona del “giardiniere” di ACQUAROLI sarà uno dei compiti meno semplici per PIRANI e chiunque vorrà cimentarsi nell’impresa), chiudiamo con un paio di annotazioni amare.

Ore 18 la Regia è nuda, E sola. Onore alla GLORIO per aver ben combattuto e riportato un risultato ben superiore alle aspettative

Simone PUGNALONI, imitando la propria ex collega Lauretta GIULIONI, non si è fatto vedere a Palazzo comunale, come l’etichetta obbligava a farlo. Nessuna chiave della città, nessuna fascia Tricolore da sfilarsi e porgere, nessun sorriso di facciata, nessuna stretta di mano, nessun augurio di buon lavoro!

Ma anche niente Banda ad accogliere PUGNALONI (tradizione tristemente andata in malora), nessuna bandiera Giallo e Rossa sventolare sul pennone più alto del Comune; nessun scampanio da una Torre civica da anni e anni imbragata in attesa di un domani che verrà.

In compenso più di un gruppetto di fans improvvisati, colti da troppa gioia, ha pensato male di risalire il corso e presentarsi davanti a Michela GLORIO e compagni per sfottere un pò.

Iniziativa, almeno questa, evitata in extremis. Pare.

Sandro ANTONELLI
Damiano PIRANI
Angela OLSARETTI
Massimo CINGOLANI
Achille GINNETTI
Alberto Maria SLESSANDRINI PASSARINI
Dino LATINI
Monica BORDONI
Stefano SIMONCINI
Matteo SABBATINI
Francesco PIRANI
Marco MONTEBURINI
Lorita TADDEI
Graziano PALAZZINI
Michela STAFFOLANI
Renato FRONTINI
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