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Costituita nel lontano ottobre 2004 da una felice intuizione nel secondo mandato a Sindaco di Dino LATINI, la Asso Srl, trasformatasi in azienda speciale nel gennaio 2014- ha perso nel tempo la spinta sociale che avrebbe dovuto caratterizzarla.

Pensata con lโ€™obiettivo di centralizzare in unโ€™unica organizzazione lโ€™espletamento di tutti i servizi sociali forniti dal Comune, la nuova Asso, nuova non tanto per la mutata denominazione ad azienda speciale ma nuova per lโ€™indirizzo politico che prima Fabio MARCHETTI (luglio 2014-ottobre 2015) e quindi Luigi GIACCO gli hanno impresso, sotto la super visione del Sindaco Simone PUGNALONI, si รจ trasformata nel tempo in una azienda โ€œfuori mercatoโ€, al punto di riconoscere ai propri dipendenti, circa 150 di cui non moltissimi coperti da assunzione a tempo indeterminato, retribuzioni nettamente piรน basse, prive oltretutto della copertura sociale dei lavoratori presso Inps ed Inail.

Tutto questo, appena confermato in tre gradi di giudizio (fino alla ordinanza civile 26276 di Cassazione, emanata il 27 giugno con pubblicazione slittata allโ€™11 settembre scorso) tutti sfavorevoli alla politica anti sociale scelta e praticata dalla Asso per lโ€™intero primo mandato PUGNALONI, giugno 2014-maggio 2019.

Nella tranquilla e pacifica Osimo, nulla di politicamente aberrante sarebbe mai emerso – specie per una Amministrazione di Centro-Sinistra che sul sostegno ai lavoratori fonda o dovrebbe fondare, almeno a parole, parte dellโ€™attenzione ricevuta alle Comunali 2014 . se la Asso, a forza di non rispettare i contratti occasionalmente stipulati con le varie forze lavoro incontrate sul mercato, non si fosse imbattuta nellโ€™orgogliosa e giustamente ostinata lavoratrice, Carol CICILIANI.

Una giovanissima Carol CICILIANI, all’epoca 28 anni, a cui va il merito esclusivo della vicenda. La Asso dovrebbe oggi scusarsi pubblicamente

Oggi 33 anni, educata alla vita da papร  Carabiniere, la donna (residente a San Sabino) allโ€™epoca venne inquadrata dalla Asso come educatrice di infanzia in un asilo nido; non avesse inutilmente โ€œosatoโ€ di vederci chiaro, chiedendo conto in amministrazione, una, due, tre volte, del perchรฉ e del per come di quegli strani pagamenti ricevuti a fine meseโ€ฆ oggi la Asso si ritroverebbe in cassa 152.000 euro di โ€œmarchetteโ€ sottratte ai propri lavoratori e non dovrebbe far fronte a circa 100.000 euro, forse piรน, di spese legali da girare sulle spalle degli contribuenti osimani, di Sinistra e di Destra, passando per il Centro.

Come possano aver sopportato, poi, questo indegno stato di cose, personaggi specchiati della politica sociale della Sinistra osimana -come Fabio MARCHETTI (oggi Amministratore delegato Astea) e soprattutto politici del calibro dellโ€™Onorevole Luigi GIACCO (da sempre attento alle questioni dei piรน deboli e sfortunati, come gli ospiti del Filo dโ€™Oro) riesce difficile persino da immaginare

Ma torniamo ai fatti di causa. Dicevamo che nulla delle gravi irregolaritร  contabili (commesse al pari di una banale azienda privata con pochi scrupoli pur di far quadrare il bilancio) sarebbe oggi noto e conclamato se una giovane donna, Carol CICILIANI, sfidando il politicamente corretto imposto col ricatto occupazionale alla totalitร  delle maestranze Asso, non si fosse ribellata al diktat di abbassare la testa.

Stanca di non ricevere risposte ai perchรฉ una volta riceveva buoni lavoro emessi, che so, da โ€œNoi anzianiโ€ e in altre occasioni risultava alle dipendenze di qualsiasi altra fantasiosa struttura sociale, la CICILIANI si รจ rivolta allโ€™Ispettorato del lavoro per chiedere di verificare la bontร  di quanto a lei, e a tutti gli altri lavoratori Asso, sembrava strano.

Con una differenza sostanziale: nessuno ha condiviso lโ€™operazione in solitario della pedagogista, operatrice in un nido. Tutti e sottolineiamo tutti, hanno preferito non solo abbassare la testa e rassegnarsi ad essere sfruttati dalla politica salariale del duo MARCHETTI & GIACCO, supervisionata da PUGNALONIโ€ฆ ma, su passa parola fatto girare allโ€™interno della Asso, hanno progressivamente isolato la CICILIANI, colpevole di aver osato reclamare nullโ€™altro che il rispetto dei propri inviolabili diritti di lavoratrice.

Risultato? Allโ€™operatrice nido, scaduto lโ€™ultimo contratto, il rapporto di lavoro non รจ piรน stato, stranamente rinnovato; in compenso nel 2018 รจ partita lโ€™inchiesta di lavoro che ha portato al pesante sanzionamento, confermato in Tribunale, beatificato dalla Corte di Appello ed infine innalzato agli onori degli altari dagli Ermellini.

L’On. Luigi GIACCO, succeduto a MARCHETTI alla presidenza Asso; qui particolarmente soddisfatto per la prima elezione di PUGNALONI

A raccoglierne i frutti, molto parzialmente di quanto accaduto, lโ€™allora Consigliera comunale Maria Grazia MARIANI, decisamente la piรน battagliera a Palazzo con interrogazioni e richieste multiple di spiegazioni mai approdate, perรฒ, al beneficio della sostanza.

La stessa CICILIANI, con il compagno Luca PALPACELLI, 39 anni, tentarono, poco dopo, lโ€™avventura politica sostenendo in Lista โ€“ maggio 2019 – la stessa MARIANI allโ€™interno di Difendi Osimo.

Avendo perรฒ scelto di non pubblicizzare il proprio coraggioso, quasi eroico atteggiamento, assunto con il richiesto e ottenuto coinvolgimento dellโ€™Ispettorato del Lavoro, sia la CICILIANI che PALPACELLI non riuscirono ad incassare nulla del proprio impegno sociale e civile.

Ad incassare, invece, saranno i silenziosi compagni e le spaurite compagne di lavoro della CICILIANI, come la MARIANI, ieri pomeriggio, ha annotato su un post Facebook maliziosamente intitolato โ€œChi sbaglia paga?โ€.

โ€œEra il 2018 e alla luce degli accertamenti da parte dellโ€™Ispettorato del Lavoro โ€“ narra la MARIANI, oggi attiva con Fratelli di Italia – avevo chiesto in Consiglio comunale di regolarizzare i dipendenti della Asso. Il collegio dei Revisori dei conti aveva del resto invitato alla massima attenzione e cautela.

Simone PUGNALONI Sindaco, al solito, minimizzava.

Fabio MARCHETTI, primo Presidente Asso nel primo quinquennio di PUGNALONI

Ora apprendiamo che la Asso ha perso tutte le cause nei tre gradi di giudizio. E che รจ stata pure condannata a pagare le spese legali sostenute da anni da Inps e Inail.

Non dovremmo dimenticare come i soldi che spenderร  ora Asso, sia i 152.000 euro da rifondere, sia le ingenti spese legali, sono soldi degli osimani.

Mi auguro che lโ€™Amministrazione comunale chieda conto ai funzionari e agli amministratori, che negli anni hanno causato lโ€™ingente danno erariale, di riparare la propria politica. Per una ragione molto semplice: โ€œChi sbaglia paga!โ€

Le irregolaritร  sono emerse perchรฉ una giovane lavoratrice ha avuto, da sola e contro tutti, il coraggio di segnalare “prassi tanto nebulose quanto sospette” adottate dalla Asso nellโ€™assolvimento dei propri dipendenti/collaboratori. Sospetti piรน che fondati viste le decisioni di una sfilza di giudici.

Peccato che quella ragazza non abbia piรน potuto lavorare con la Asso!

Si spera non venga almeno dimenticata dai tanti lavoratori che, per suo merito esclusivo, si ritroveranno versati, a breve, maggiori contributi Inps ed anche gli arretrati maturati; e magari, alzando un po’ la testa, ben potrebbero pur pretendere il ricalcolo degli stipendi!โ€.