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Fumata molto nera per il faccia-a-faccia PIRANI-LATINI, ieri mattina in Comune. Ne poteva essere altrimenti.
Dino LATINI con lโoccasione ha notificato al Sindaco la cessazione dellโattivitร politica delle Liste civiche storiche, almeno nellโaccettazione comune del termine, dette โLatinianeโ.
Fine della politica, dopo circa 35 anni dalla fondazione, per esaurimento della propulsione, dello slancio ideale e persino degli obiettivi pratico-strategici, culminati lunedรฌ sera con la non condivisione della base ad uniformarsi alla richiesta – di Gilberta GIACCHETTI al trio assessorile STRAPPATO, BORDONI, SABBATINI – ad uniformarsi alla necessitร di dimissioni.
Con questo presupposto, lo storico incontro รจ cosรฌ apparso subito assai meno storico e semmai giunto solamente ultra tardivo, vale a dire fuori tempo massimo, cioรจ quando pure lโultimo bue aveva giร lasciato la stalla, libero di pascolare allo stato brado.
Liberi di ruminare per le verdi praterie indicate dal Sindaco PIRANI saranno, pertanto, da subito, i due peones SABBATINI e STRAPPATO (il primo, in caso di crisi dellโAmministrazione, giร indicato quale sicuro candidato a Sindaco) mentre โmiss appannaggio 6.781.50 euro lordiโ, alias Monica BORDONI, dovrร necessariamente scegliere e rinunciare.
Difficile la decisione: ammazzare la โgallinaโ rappresentata dai 151.420,50 euro, molto teorici, da vice Sindaco o dire no ai piรน certo, ma nettamente inferiore โuovo regionaleโ valevole 61.875 euro, da bonificare all’incasso appiattendosi al rash finale dellโesecutivo ACQUAROLI?
Difficile scegliere. Anche perchรฉ ogni mossa, al punto in cui il gioco delle parti รจ ormai spinto, comporterร dolorose conseguenze, non solo sul piano economico ma soprattutto politico.
Chi puรฒ dire oggi cosa accadrร ad Osimo nelle prossime ore, figuriamoci anni? E chi รจ oggi in grado di conoscere lโesito delle Regionali 2025 e il posizionamento di LATINI a riguardo?
In questo quadro, ingessato tra una scelta di campo e il suo esatto contrario, di certo per PIRANI esiste la precaria presa dโatto di tre Assessori su sette, rappresentanti delle ex Civiche Latiniane, in grado di dar voce unicamente a se stessi e ai propri familiari (e poco altro) in termini di consenso e voto.
Discorso diverso se trasportato, a fini politici, in Consiglio comunale. Qui la tenuta di Dino LATINI in quanto soggetto ed emblema di un mondo e di un sistema forse in leggero calo ma ad oggi ancora determinante, seppur non piรน rappresentato dalla forza e dallโimpeto di un movimento fedele, รจ invece ancora realtร .
Seppur soggetto agli umori di un โcalcio mercatoโ tenuto aperto tutto lโanno da un Carlo CICCIOLI oggi apparente โdominusโ di Osimo, i quattro della decisiva truppa fedele a Dino LATINI, appaiono al momento piรน che mai in sella.
La caccia ai Consiglieri comunali sul mercato, ad Osimo sempre allโordine del giorno e del borsino politico collegato, appare piรน che mai incentrata, in particolare, su Emanuele CARPERA, il piรน buonino e abbordabile della compagnia; caccia a CARPERA giร iniziata da parte dellโeuroparlamentare FdI a partire dallโanteprima dellโultima storica seduta del movimento, lunedรฌ sera.
Attacco che LATINI ha peraltro notificato a PIRANI essersi concluso col risultato di โimproduttivoโ.
Stessa notifica รจ da estendersi al cosiddetto fuoco amico, concentrato stravolta dal solito CICCIOLI sulla figura di Filippo ZAGAGLIA, Consigliere comunale new entry e soprattutto addetto della segreteria LATINI in Regione, legato al Presidente dellโAssemblea (almeno fino al termine della legislatura) da 16.689,20 buone ragioni, complessive di aumenti (3.545 euro) e lavoro straordinario (euri 1.281,60).
Anche in questo caso, per CICCIOLI, mira sbagliata.
Nulla quaestio per Stefano SIMONCINI, immune persino alla semplice richiesta di dimissioni, mai avanzata dalla ex base civica e pertanto si presume ormai tranquillo, tra piรน guanciali di piume e profumati petali di rosa, da qui al termine dellโavventura di PIRANI.
Una navicella di quattro Consiglieri ex maggioranza, liberi di votare di volta in volta senza vincoli di mandato (se non verso quelli il proprio personale elettorato) che di volta in volta animerร , condizionerร , renderร col fiato sospeso lโesito di ciascun provvedimento.
Aspettando lโarrivo di Godot. In perenne attesa di qualcosa altro e in questo caso dellโavvicinarsi della scadenza Regionale o del voto strategico ai provvedimenti piรน significativi dellโAmministrazione PIRANI, se non del lento ma inesorabile posizionarsi delle forze in campo per la riconquista (o meno) delle Marche.
Un discorso discretamente intrecciato Osimo-Ancona, destinato a far vivere alla giornata la strampalata maggioranza PIRANI, di fatto non piรน tale essendo scesa da 16 a โ12 + 4 di buona volontร โ, oltretutto con i 12 Piratelliani pure teorici alquanto.
Assai complicato, date le condizioni poste, leggere il domani prossimo di Osimo e delle soluzioni ai problemi cittadini, discretamente sempre e solo sullo sfondo.
Il 16 agosto e seguenti, in ogni caso, paiono destinati a doppio filo, sembra di capire, a quanto accadrร ad Anconaโฆ a partire da settembre, cioรจ domani, quando la campagna elettorale per le Marche verrร considerata ufficialmente aperta.