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𝗧𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗿𝗶𝗻𝘃𝗶𝗮𝘁𝗼. 𝗙𝗼𝘀𝘀𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝗹𝗰𝗶𝗼, 𝗱𝗶𝗿𝗲𝗺𝗺𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗺𝗽𝗿𝗮𝘁𝗶𝗰𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗼. 𝗡𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗲𝗮𝗹𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗰𝗲𝗱𝘂𝗿𝗮 𝗮𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮, 𝗹𝗮 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲𝘀𝘀𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗜𝗜 𝘀𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗧𝗿𝗶𝗯𝘂𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗮𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼, 𝗱𝗲𝗰𝗶𝗱𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗱𝗲𝗰𝗶𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗮 𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗺𝗼𝗻𝗼𝗰𝗿𝗮𝘁𝗶𝗰𝗼, 𝗵𝗮 𝗿𝗶𝗺𝗯𝗮𝗹𝘇𝗮𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝗽𝗮𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗯𝗼𝗹𝗹𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗱 𝘂𝗻𝗮 𝗽𝗿𝗼𝘀𝘀𝗶𝗺𝗮 𝗲 𝗿𝗮𝘃𝘃𝗶𝗰𝗶𝗻𝗮𝘁𝗮 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗲𝗴𝗶𝗮𝗹𝗲, 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗺𝗮𝘁𝗮 𝗮 𝗳𝗮𝗿 𝗹𝘂𝗰𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝘂𝗹 𝗺𝗲𝗿𝗶𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗺𝗶𝗻𝗼𝗿𝗮𝗻𝘇𝗲 𝗱𝗶 𝗦𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗺𝗮 𝘀𝘂𝗴𝗹𝗶 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗽𝗿𝗮𝘁𝗶𝗰𝗶 𝗶𝗻𝘀𝗶𝘁𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗮𝗺𝗼𝘀𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝟯𝟵 𝗱𝗲𝗹 𝟭𝟯 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲. 𝗜𝗹 𝘃𝗼𝘁𝗼 𝗶𝗻𝗾𝘂𝗶𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗣𝗿𝗼𝘃𝗶𝗻𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶? 𝗣𝗲𝗰𝗰𝗮𝘁𝗼

PIRANI HA RESPINTO IL CONSIGLIO DEL PREFETTO A PROCEDERE CON CAUTELA

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DOPO IL DRAMMATICO FUORI ONDA IN CONSIGLIO COMUNALE, PENSATE:

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SIMONCINI TRA LA PASSIONE POLITICA E LO STIPENDIO DA PRESIDENTE SCEGLIE IL VIL DENARO

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Sentenza Tar 1915: fermi tutti.

Diversamente, molto diversamente da come, a caldo, in prima battuta, molti hanno interpretato… il rinvio con decreto del Presidente della II sezione del Tar delle Marche – Renata Emma IANIGRO –  all’udienza collegiale del 10 ottobre, non costituisce un verdetto negativo per i 9 firmatari dell’istanza… ma solo un prendere tempo e soprattutto una ricerca di più ampia condivisione – da monocratica a collegiale – su una vicenda non intricata ma comunque attenzionata, quasi, dai media nazionali.

La specifica vale tutta la differenza possibile dal momento che, complice la stampa fuorviata dall’errore, qualcuno in città, purtroppo la parte politica più sprovveduta e meno affidabile rappresentata ad Osimo da Fratelli di Italia, canta vittoria… avventurandosi in valutazioni che non stanno in cielo e neanche in terra.

Un esempio di tanta insipienza politica da parte di chi, in grande, governa però il Paese, è il seguente comunicato a firma Fiamma Osimo.

“Prendiamo atto con soddisfazione che in data odierna (ieri 27 settembre 2024, NdR.) il Tar Marche ha respinto l’istanza cautelare avanzata da tutti i Consiglieri comunali di minoranza del Comune di Osimo per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della delibera di cui alla seduta numero 39 del 13 settembre scorso, avente ad oggetto la surroga dei Consiglieri dimissionari.

La Presidentessa della II sezione regionale del Tar Marche Renato Emma IANIGRO ha rimandato gli atti da una decisione monocratica a collegiale circa la sospensiva o meno di validità degli atti maturati nella seduta 39 del Consiglio comunale del 13 settembre. Il 10 ottobre prossimo, dunque, il TAR riparte da zero a zero sulla richiesta di sospensione e non già sul merito

Infatti – sostiene a torto Fratelli di Italia rimediando la solita figura di incompetenza allo stato brado – il Decreto emesso questo pomeriggio (ieri venerdì, NdR.) da un lato rimanda all’udienza del prossimo 10 ottobre ogni decisione nel merito (errore!, Ndr:) della questione giuridica… ma dall’altro già da subito rileva in modo inequivocabile (! per fortuna, NdR.) come “meramente ipotetico” e in quanto tale inesistente, il pregiudizio lamentato dai ricorrenti, anche quali candidati, rispetto all’esito delle imminenti elezioni del Consiglio provinciale di Ancona.

In poche parole  – sostengono quelli di Fratelli d’Italia con esercizio di molta faccia tosta – molto rumore per nulla, a parte gli ingenti  ma inutili costi sostenuti dal Comune e quindi da tutti i cittadini osimani (affidatisi all’avvocato Daniele DISCEPOLO, per il professionista parcella di debutto in causa di 11.494.95 euro, NdR.) ; nonché le sterili e strumentali polemiche – concludono i Fratelli ribaltando la realtà – che hanno purtroppo danneggiato l’immagine di Osimo anche a livello nazionale”.

Fuori strada anche Francesco PIRANI, un altro, purtroppo, a cui non dispiace attorniarsi di un gran numero di consiglieri; alcuni stolti ma yes man, altri acquisiti in Comune alla categoria in malafede; tutto il resto appartenente al variegato mondo degli improvvisati, dei tuttologi e dei frettolosi.

Anche il Sindaco, in effetti, che pure si dovrebbe essere abbeverato alla fonte direttamente alla ricca parcella dell’avvocato DISCEPOLO e non fidarsi delle libere interpretazioni giornalistiche, ha parlato ieri di “provvisoria vittoria” e di “sospensiva negata”.

La prestigiosa sede, ad Ancona, davanti il teatro Le Muse, del Tribunale amministrativo delle Marche

“Non mi ero fasciato la testa prima – ha fatto sapere PIRANI – e non festeggio ora”.

L’impressione, però, è che Francesco PIRANI ci faccia ma che preferisca la comodità di passare per un Sindaco sopra pensiero ma provvisoriamente vittorioso, piuttosto che piuttosto.

Non si comprende bene, infatti, se davvero il Tar avesse sentenziato a favore della interpretazione del Decreto 1915, la necessità di convocare il Consiglio comunale solo il 12 ottobre, vale a dire oltre ogni tempo massimo; guarda caso quando la II sezione del tribunale amministrativo avrà già espresso, stavolta per davvero, il proprio giudizio collegiale: delibera 39 sospesa no o sospesa si?

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