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Appartiene a Brunella CHIUโ€™ il corpo non identificato, ripescato lo scorso novembre nelle acque delle Isole Tremiti.

Tragedia nella tragedia, quella che si compie con lโ€™attribuzione certa dellโ€™identitร  anche allโ€™ultima persona fino a ieri โ€œtecnicamenteโ€ scomparsa.

Unโ€™alluvione, quella del 15 settembre 2022, che colpรฌ duramente lโ€™intero entroterra Senigalliese provocando un bilancio finale, ad anno esatto di distanza, di 13 vittime.

In realtร  il corpo senza vita della poveretta di Barbara – strappata dallโ€™auto dalle forza delle acque con la figlia diciottenne Noemi BARTOLUCCI (ritrovata cadavere a breve) e al figlio Simone, 23 anni, unico scampato alla tragedia familiare โ€“ venne ritrovato giร  due mesi dopo a distanza di circa 370 chilometri dallโ€™evento: 30 di acqua dolce (trascinata dalla furia del Misa fino alla foce di Senigallia) e ben 340 in mare, trasportata dalle correnti in direzione sud-est, oltre il Cรฒnero e fino alle Tremiti.

Ad avvistare il cadavere, affiorante a pelo dโ€™acqua, alcuni isolani di Cala Matano, incantevole baia sulla costa orientale dellโ€™isola di San Domino, gioiello delle Tremiti.

Lโ€™allarme alla Capitaneria di Porto di Termoli servรฌ perรฒ solo a riportare a riva quel corpo indistinto, ridotto in condizioni immaginabili; impossibile da attribuire con certezza anche se riferibile ad un uomo o una donna. Basti pensare che solo a luglio, a distanza di otto mesi, fu chiaro che quei resti appartenevano con certezza ad una donna

Da qui, attraverso la Procura de Lโ€™Aquila, competente per territorio, vennero diramate informative sullโ€™intero territorio nazionale, setacciando le denunce di scomparse femminili.

Lโ€™intuito dei Carabinieri di Ancona (che insieme alle altre forze non hanno mai smesso le ricerche di Brunella CHIUโ€™ nel territorio di Barbara e Comuni limitrofi) ha cosรฌ permesso di estendere il tentativo di comparazione del Dna anche a quel corpo ripescato alle Tremiti.

Il disastro dell’alluvione nel Senigalliese dello scorso 15 settembre 2022; a destra una bella immagine della poveretta di Barbara, tredicesima vittima, ritrovata due mesi dopo, a distanza di 370 chilometri da casa

In queste ore risultanti del consulente nominato dalla Procura aquilana hanno permesso di sciogliere gli ultimi dubbi e attribuire alla povera mamma di Barbara la dignitร  del corpo ritrovato a cosรฌ tanti chilometri da casa.

A distanza di dieci mesi dal ritrovamento, lโ€™attribuzione di quel cadavere a Brunella CHIUโ€™ รจ stato reso possibile grazie al lavoro dei Carabinieri del RIS di Roma (reparto investigazioni scientifiche) comparando i risultati dellโ€™analisi genetico-molecolare del cadavere con le informazioni relative al Dna della povera vittima.

Brunella venne letteralmente strappata, dalla forza del torrente Nevola in piena (affluente del Misa) mentre si trovava in auto con i figli Noemi e Simone. Una tragedia costata la vita a 13 persone, sparse in un territorio di circa 30 chilometri, tra Castelleone di Suasa, Ostra, Ostra Vetere, Tre Castelli, Barbara ed infine Senigallia.

La notizia della identificazione di quel corpo con i resti di Brunella CHIUโ€™ ha restituito un minimo di serenitร  a Simone BARTOLUCCI, 23 anni, unico superstite della famiglia.

Ecco come fu ritrovata l’auto di Brunella e Noemi, giorni dopo, trasportata dal Nevola da Barbara a Corinaldo

Quella sera di un anno fa il ragazzo fu lesto e fortunato ad aggrapparsi disperatamente ad un albero, con negli occhi lโ€™immagine di mamma e sorella, 56 e 18 anni, sparire nel buio, sommerse in auto dal torrente tracimato.

Mentre il corpo senza vita di Noemi venne ritrovato a breve, Brunella sembrรฒ davvero sparita, inghiottita in un buco nero; nonostante giorni e giorni di ricerche (vennero rinvenuti solo la borsetta e pochi altri oggetti) il destino della 56enne di Barbara, di ritrovarne almeno il corpo, sembrรฒ segnato.

Ad un anno esatto dalla tragedia il corpo di Brunella, oggi sepolto nel cimitero di Vieste, potrร  finalmente far ritorno a casa.

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