𝗩𝗲𝗻𝗲𝗿𝗱𝗶̀ 𝘀𝗲𝗿𝗮 𝗦𝗮𝘃𝗲𝗿𝗶𝗼 𝗢𝗿𝗱𝗶𝗻𝗲, 𝗲𝘀𝗮𝗺𝗶𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝘁𝗼 𝗗𝗲𝗺𝗼𝗰𝗿𝗮𝘁𝗶𝗰𝗼, 𝗵𝗮 𝗶𝗻𝗼𝗹𝘁𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗻𝗼𝘁𝗮 𝘂𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗮 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗶𝗻𝘃𝗶𝘁𝗮𝗻𝗱𝗼𝗹𝗶 𝗮 𝗿𝗲𝗰𝗲𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗮𝘂𝘁𝗼𝘁𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝘁𝗿𝗲 𝘀𝘂𝗿𝗿𝗼𝗴𝗵𝗲 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗰𝗰𝗵𝗲𝗿𝗮𝘁𝗲 𝗲 𝗮 𝗿𝗶𝗽𝗼𝗿𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗮𝗿𝗰𝗵𝗶𝘃𝗶𝗼 𝗹’𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼 𝗗𝗲𝗰𝗿𝗲𝘁𝗼 𝟭𝟵𝟭𝟱 𝗮 𝗳𝗶𝗿𝗺𝗮 𝗔𝗻𝘁𝗼𝗻𝗶𝗼 𝗦𝗮𝗹𝗮𝗻𝗱𝗿𝗮. 𝗣𝗲𝗿 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗮 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮 𝗣𝗶𝗿𝗮𝗻𝗶, 𝗮𝗽𝗽𝗮𝗿𝘀𝗼 𝗶𝗻 𝗽𝗿𝗲𝗱𝗮 𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗼𝗻𝗻𝗶𝗽𝗼𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮, 𝗵𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘃𝗼𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗮𝗺𝗽𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗻𝗱𝗿𝗮̀ 𝗮𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗾𝘂𝗲, 𝗶𝗻𝗰𝘂𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝘂𝗴𝗴𝗲𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝘁𝗮𝘁𝗼, 𝗽𝗿𝗼𝗻𝘁𝗼 𝗮 𝗿𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗱 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮, 𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝘂𝗱𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗮𝗹 𝗧𝗮𝗿. 𝗗𝗼𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮: 𝗣𝗶𝗿𝗮𝗻𝗶, 𝗱𝗼𝘃𝗲 𝘀𝘁𝗮𝗶 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼?
“Non ho poteri per ordinare alcunchè… ma io al vostro posto eviterei di andare a vedere cosa andrà a sentenziare il Tar a proposito del ricorso sulle surroghe basate sul 1915…”.
Così, in termini paludati e certamente non giornalistici, il Prefetto di Ancona Saverio ORDINE a proposito dell’esposto presentato dal partito Democratico all’indomani dell’applicazione del Regio Decreto firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri dell’epoca Antonio SALANDRA e controfirmato dal Guardasigilli Vittorio Emanuele Orlando.
In una nota ufficiale, consegnata ieri sera a Sindaco e Presidente del Consiglio comunale, dai funzionari del rappresentante ad Ancona del Governo centrale, il Prefetto ORDINE si è così rivolto a PIRANI e a SIMONCINI invitandoli ufficialmente a tornare in se e ad evitare di proseguire in una iniziativa senza onore, destinata soltanto a far sorridere (amaramente) gli osimani e a prendersi gioco delle Istituzioni.
Pur non essendo stata la nota diffusa ai diretti interessati del partito Democratico e degli altri partiti sottoscrittori l’esposto, da fonti vicine al Sindaco PIRANI apprendiamo che il Sindaco è stato caldamente consigliato a ritirare, in regime di autotutela, gli effetti delle delibere adottate per consentire la surroga dei Consiglieri dimessi ALESSANDRINI PASSARINI ecc, CINGOLANI e GINNETTI.
Altresì Sua Eccellenza il Prefetto ha espresso voti affinchè l’utilizzo in futuro del Regio Decreto, da parte del Presidente SIMONCINI, avvalorato dal Segretario Alessio Maria D’ANGELO (costui si a serio rischio di penalità per aver consentito un simile papocchio, oltre che annunciato in uscita da Osimo), non venga mai più rispolverato alle cronache del III millennio.
Fin qui il Prefetto Saverio ORDINE nella sua nota ufficiale ai naviganti osimani, mettendoli in guardia dalle conseguenze che, il perpetuarsi della situazione, fatalmente andranno a ripercuotere sul Palazzo e sui suoi abitanti.
La domanda, a questo punto, piuttosto è una sola: Francesco PIRANI prenderà per buone le parole pater familias messe nero su bianco dal rappresentante dello Stato (arretrando di conseguenze su più miti consigli?) o anche il parere del massimo fiduciario di Giorgia MELONI finirà come il Governatore ACQUAROLI, a palate di sterco istituzionale? Tra indifferenza, menefreghismo e voglia di sbattere contro il muro della realtà alla massima velocità possibile?
O anche… i due – Francesco PIRANI e Stefano SIMONCINI – davanti lo stop Prefettizio finiranno con l’imboccare strade opposte, ognun per se? Forti anche dell’arrivo, da martedì, del nuovo Segretario Mauro SOPRANZETTI e di chissà quale ulteriore parere sul 1915?
Se in questi pochi mesi gli osimani hanno imparato a conoscere, almeno un pò, il modo di ragionare e comportarsi del nostro indomito Sindaco, indomito pure al buon senso… oltre che hai mancati voti, crediamo che i cittadini avranno ancora il piacere di leggersi; in cronache nazionali.
P.S. In extremis, a titolazione ultimata, è giunta in Redazione la notizia che PIRANI, riunita la stampa amica, ha comunicato, in buona sostanza, di considerare aria fritta l’invito del massimo rappresentante di Governo, persuaso com’è della bontà della strada in salita intrapresa.
Procedura che quindi non verrà riposta e rinnegata come suggerito dal Prefetto ma ripetuta pervicacemente, a partire giù dalla prossima seduta in seconda convocazione del Consiglio comunale… chiamato ad approvare, col voto di soli 12 Consiglieri, il Bilancio consolidato al 30 settembre.
Ultime del fronte 1915: al grido di “Avanti Savoia!” l’intera Giunta, su invito del solito PIRANI, si appresta a resistere, avanti al Tar, in difesa del Decreto di Vittorio Emanuele III, contro la richiesta di sospensiva della validità dell’atto proposto in giudizio, avanti al Tribunale amministrativo regionale, come promesso e mantenuto dal partito Democratico.
Lode all’opposizione e a quanti si ostinano ad utilizzare ancora la testa.