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Si scrive Aato e significa Autoritร di ambito territoriale ottimale. In genere รจ seguita da un numero progressivo (nel caso della provincia di Macerata, sotto cui ricadono, curiosamente, anche Osimo, Castelfidardo e il Cรฒnero) il numero magico รจ il 3.
Le autoritร , prevalentemente, si occupano degli interessi primari dei cittadini, vedi acqua o rifiuti ma costituiscono, da sempre, lโesempio esatto di quanto piรน lontano esista tra il potere e il popolo amministrato.
Alzi la mano chi conosce, senza ricorrere alla provvidenziale Rete, nome e cognome di un Presidente qualsiasi di riferimento nel proprio territorio?
Evitate ricerche. Vi aiutiamo indicando in tal Alessandro GENTILUCCI, Sindaco di Pieve Torina, lโattuale autoritร garante del bene primario dellโacqua (comprensiva dei vari servizi di acquedotto, depurazione e fognatura) eletto a dicembre in quota Centro-Destra.
E quindi boicottato, fin dalla nomina, dalla non partecipazione dei Comuni di segno opposto o non allineati: Osimo su tutti ma anche Recanati, Montelupone, Appignano, Montecassiano e Treia.
Ben poca cosa, perรฒ, rispetto al potere, quello vero, gestito sul territorio dalle varie municipalizzate o societร -satelliti espressione delle varie Amministrazioni comunali (vedi Astea per Osimo, Recanati e gli altri Comuni operativi), spesso in lotta tra loro per interessi, rivalitร , se non obiettivi a volte contrapposti!
Capita cosรฌ che al seguito di tante parole proprio lโAato 3 risulti lโunica autoritร operante nelle Marche a non aver fatto domanda di accesso ai fondi europei varati dallโUe per risanare le perdite causate dalla pandemia Covid 19; montagna di miliardi nota come Piano nazionale di ripresa e resilienza (ma chi ha inventato questo termine orribile?), ovvero Pnrr.
Dei 606 milioni richiesti dallโItalia, di cui 78 milioni complessivamente assegnati alle Autoritร di Pesaro, Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, gli unici a becco asciutto sono proprio i maceratesi e quindi anche Osimo! Con zero euro per risanare chilometri e chilometri di mal ridotti acquedotti che, giornalmente, accumulano perdite fino al 40% dellโacqua trattata e in arrivo nei rubinetti!
Colpa di ACQUAROLI che avrebbe dimenticato proprio la sua Macerata? Pare proprio di no. La condizione-base per accedere al Pnrr specifico era di presentarsi in grande, a livello per lโappunto provinciale, potendo gestire progetti per una situazione minima di 2.200 chilometri di rete idrica. Obiettivo possibile da centrare mettendo insieme tutti i Comuni โ e relativi bracci operativi – operanti nel bacino 3: dallโAtac di Civitanova Marche allโApm di Macerata, ad Astea per Osimo e Recanati.
Ci saranno riusciti? In realtร non cโhanno nemmeno provato, condannando se stessi (e soprattutto noi cittadini) a restare un passo o anche due indietro, a guardare. E a pagare.
Sarebbe interessante chiedere allโallora Presidente Fabio MARCHETTI, oggi Amministratore delegato Astea, il perchรฉ non chiaro di scelte talmente contro corrente. Sarebbe interessante perchรฉ MARCHETTI, per non farsi del male da solo, ha da tempo adottato a buona e saggia abitudine di non rispondere a domande scomode (vedi il caso recente dei rimborsi a pioggia concessi da Astea ai clienti idrici dellโhotel House a cui la multi utility non concede il servizio da anni!), preferendo tacere e abbozzare. Evidentemente puntando soprattutto, alla voce incassi, sulla ghiotta indennitร mensile di funzione.

In cittร , paladino dellโacqua piรน di altri, segnaliamo lโiniziativa di Achille GINNETTI (Progetto Osimo futura) che in Consiglio comunale, lo scorso inverno, sostenne la mozione della Consigliera 5 Stelle Caterina DONIA.
Si chiedeva di conoscere le strategie ideate dallโAmministrazione PUGNALONI per fronteggiare una eventuale crisi idrica nel nostro Comune. Il segno della Croce, pare, sia stato il progetto piรน autorevole tra quelli messi in campo.
Una risposta certamente di buon senso, non sappiamo quanto efficace da rendere ad una cittadinanza un attimino piรน speranzosa.
โEppure โ ha sottolineato GINNETTI, non soddisfatto della replica โ sarebbe necessario adottare per tempo misure forti, in grado di gestire e non subire una possibile emergenza. Eโ bene che Astea abbia cambiato alcune centinaia di metri di tubazioni, ma il nodo della questione รจ ben altro e riguarda le decisioni non prese dallโAato 3 circa il finanziamento del Pnrr. Dei 78 milioni destinati alle Marche โ ha ricordato GINNETTI – le altre Autoritร hanno ottenuto risorse importanti (23 milioni Ancona, 20 milioni a testa Pesaro e Ascoli Piceno, il resto a Fermo, NdR.) il nostro territorio risulta unico a non aver nemmeno presentato domanda! Si รจ persa, senza unโalternativa e neanche conoscere il perchรฉ ufficiale della decisione, una occasione decisamente importante. Che ci auguriamo non dover pagare a caro prezzoโ.
