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Nato nel 2004 tecnologicamente giร vecchio e privato fin dal primo giorno dellโordinaria manutenzione garantita – a pagamento -dalla Leitner di Vipiteno, casa madre del Tirami su.
Cโรจ anche da dire che, ai tempi, realizzare lโimpianto di risalita, tra lo scetticismo generale della politica e della cittร , non fu cosa semplice. Osimo venne premiata dal Ministero dei Trasporti con un contributo extra di un milione e mezzo, entrando come ottava e ultima cittร , la piรน piccola del lotto ministeriale, nel novero dei progetti cantierabili.
Insomma quando ci fu da tagliare il nastro Tricolore, gli osimani rimasero a metร tra lo sbalordimento per la grandiositร dellโopera e lโincredulitร di chi non voleva neanche credere ai propri occhi.
Di certo lโAmministrazione-LATINI, a cui resterร intestato il merito storico di aver voluto e portato a termine lโopera, di fronte alle mosse di giganti industriali, a livello mondiale, del calibro dellโazienda alto atesina, poco avrebbe potuto per contestare la qualitร del prodotto acquistato.
Avrebbe potuto e forse dovuto, con maggior lungimiranza, misurare il passo degli anni futuri, acquisendo con la case madre un businnes plan di manuntenzione tale, da assicurare alla cittร il buon funzionamento dellโimpianto qualunque cosa sarebbe potuta capitare.
Ma qui, un pรฒ la mancanza di specifica cultura dei costi collaterali (riguardo lโattenzione da riservare alle โassicurazioniโ poste a salvaguardia delle nuove tecnologie), un pรฒ la decisione politica di far rimanere gratuito lโutilizzo dellโimpianto, allo scopo di invogliare e abituare gli osimani a non arrivare in auto in centro (obiettivo fallito), determinarono nel tempo una lenta abitudine a far da se.
Far da se che negli ultimi anni (praticamente per gli interi mandati affidati a PUGNALONI) si รจ addirittura ulteriormente trasformato in poco; fino a non fare piรน quasi nulla, attendendo domani e un altro giorno, tra un guasto o una interruzione e lโaltra, vera o farlocca.
Solo un paio di piccoli esempi per aiutare gli osimani a capire meglio. A monte dellโimpianto, in via Guasino, รจ presente un gruppo elettrogeno che dovrebbe garantire il funzionamento degli ascensori anche in caso di piccole interruzioni di corrente. Allโatto pratico, giร nove anni fa, della manutenzione del gruppo elettrogeno (che necessita di filtri e cambio di olio anche se non utilizzato) non cโera tracciaโฆ compresa la verifica della presenza effettiva di gasolio nel serbatoio!
Negli anni, infatti, il Tirami su, in caso di interruzione di energia elettricaโฆ si ferma!
Cosรฌ come il gruppo di batterie necessarie ad alimentare la corsa delle due navette. Buona norma sarebbe sostituirle con nuove ogni quattro anniโฆ peccato che nel 2014, a dieci dallโinaugurazione, fossero ancora quelle originali.
Per non parlare della manutenzione extra, decennale, obbligatoria per impianti di questa portata. Anche in questo caso risulta che lโAmministrazione PUGNALONI abbia si acquistato prezzi di ricambio originali dalla Leitnerโฆ pezzi affidati, per risparmiare ai piccoli artigiani del postoโฆ
Possibile? Possibile nonostante che la casa madre proponga al cliente, da sempre, oltre alla realizzazione dellโopera, anche soluzioni personalizzate.
Tratto dal sito della casa di Vipiteno: Offriamo soluzioni realizzate su misura per le Vostre esigenze di manutenzione e di cura dell’impianto. Vi accompagniamo lungo tutto il ciclo di vita dell’impianto con una serie di prestazioni che coprono ogni fabbisogno: dall’installazione e messa in esercizio, ai corsi di formazione, fino agli ammodernamenti e alle revisioniโ.
Insomma basta pagare.

A forza di non farlo, in particolar modo lโAmministrazione uscente che ha vissuto lโopera, al solito, come una pesante ereditร โlatinianaโ da boicottare (!) e col lento trascorrere degli anni โ a breve saranno 20 anni dallโentrata in funzione โ i due ascensori inclinati promettono ora di costituire un bel problema per il nuovo Sindaco che verrร , chiunque sarร a vincere.
A forza di rinviare, ritoccare, affidare ad imprese locali, nate per salvaguardare banali ascensori e non certo impianti di questo tipo, il Tirami su sta dunque per arrendersi alla implacabile forza del tempo.
Girano giร le prime voci sulla batosta in arrivo. Per rifare da capo a piedi il cervello tecnologico che governa lโimpianto, la futura Amministrazione da eleggere il 9 giugno, dovrร mettere a bilancio da un minimo di 500.000 euro fino ad una spesa possibile di tre volte tanto!
A tutto questo, per non ripetere errori antichi e moderni, servirร pensare alla sottoscrizione di questo benedetto contratto di manutenzione della struttura, affidata alla Leitner e non piรน ai nostri volonterosi artigiani.
Costo aggiuntivo dellโonere? Diciamo un 10% lโanno del costo dellโopera di rimessa a nuovo ventennale: ovvero circa altri 120.000 euro, pari ad una uscita fissa mensile, per garantirsi il servizio e non avere problemi, stimabile in circa 10.000 euro al mese.
Potrร a quel punto il Tirami su continuare a restare a costo zero per osimani e turisti? Interrogativo di un certo interesse di pertinenza esclusiva del nuovo Primo cittadino che verrร .
Di certo stasera, per San Giuseppe, da bravi osimani, avremo lโimbarazzo della scelta: arriveremo in centro alโฆ volo (imitando pur sempre il nostro Santo Patrono) o almeno in groppa al cavallo di Francesco; non per nulla Santi colleghi!
OSIMO | TIRAMI SU: BOCCIATA LโINTRODUZIONE DI UN ORARIO (osimooggi.it)