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𝗟’𝘂𝗼𝗺𝗼, 𝗼𝘀𝗶𝗺𝗮𝗻𝗼 𝗺𝗮 𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮 𝗖𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮𝘃𝗮𝗹𝗹𝗲, 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟭𝟵 𝘁𝗲𝗻𝘁𝗼̀ 𝗽𝗲𝗿 𝗱𝘂𝗲 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗲, 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗿𝗶𝘂𝘀𝗰𝗶𝗿𝗰𝗶, 𝗮𝗶 𝗱𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗰𝗮𝘀𝘀𝗲𝘁𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗲 𝗼𝗳𝗳𝗲𝗿𝘁𝗲, 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗦𝗮𝗰𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗲 𝗮𝗹 𝗗𝘂𝗼𝗺𝗼. 𝗗𝗲𝗰𝗶𝘀𝗶𝘃𝗮 𝗹𝗮 𝘁𝗲𝘀𝘁𝗶𝗺𝗼𝗻𝗶𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗮𝗿𝗿𝗼𝗰𝗼 𝗱𝗼𝗻 𝗗𝗶𝗻𝗼 𝗖𝗲𝗰𝗰𝗼𝗻𝗶 𝗲 𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗡𝗼𝗿𝗺

Pregava intensamente da buon cristiano; ma forse si era inginocchiato… un pò troppo vicino alla cassetta per le offerte.

Un atteggiamento giudicato sospetto, quanto basta, agli occhi di un altro fedele, abituale della chiesa della Santissima Trinità (detta del Sacramento), a cui quel nuovo peccatore è subito apparso poco credibile.

Era un lunedì mattina, quel 23 settembre 2019, quando il parrocchiano, messo sull’avviso da un’ondata di piccoli furti nelle chiese del circondario, con una scusa si è rivolto allo sconosciuto per capirci di più.

Nell’immagine di repertorio un esempio degli attrezzi, fai da te,, utilizzati da CARTUCCIA e nei due tentativi a vuoto alla S.S. Trinità e al Duomo

L’incontro, faccia-a-faccia, convinse il fedele ad avvertire il gerente del Sacramento, don Dino CECCONI e da questi immediatamente ai Carabinieri per un controllo più approfondito.

Piombati in chiesa a tempo di record, i sospetti di don Dino sono così stati confermati da una pattuglia del Norm, intervenuta in tempo reale.

Con se l’osimano Sandro CARTUCCIA (67 anni, gran parte spesi in una vita di piccoli furti predatori) aveva un metro avvolgibile, due piccole torce al led e del nastro bi-adesivo… materiale fai da te utile per prelevare dalle cassette delle elemosine… come se per l’uomo, residente da sempre a Chiaravalle, quelle cassettiere fossero un piccolo bancomat.

Don Dino CECCONI, parroco e Sherlock Holmes

Solo indiziato di furto, Sandro CARTUCCIA ha però avuto il torto di riprovarci appena cinque giorni dopo, stavolta al Duomo. Ma con lo stesso cattivo esito.

Stavolta a tradire Sandro CARTUCCIA han pensato direttamente le immagini delle telecamere interne, visionate in tempo reale… -indovinate da chi? – dallo stesso don Dino!

Altra telefonata alla vicina caserma e solito intervento in tempo reale del Norm a bloccare di nuovo la giornata di “lavoro” del povero CARTUCCIA, denunciato in entrambi gli episodi per furto aggravato.

Il bel portale della S.S. Trinità, datato 1878, al centro – con il Duomo – dei falliti raid dell’osimano 67enne

Ieri in Tribunale Sandro CARTUCCIA si è così visto condannare dal giudice Alessandra ALESSANDRONI ad otto mesi di carcere e ad una mini multa da 100 euro.

Ad incastrare l’anziano predone delle elemosine il fatto di essere riconosciuto da don Dino grazie alle immagini delle telecamere interne in Duomo e alla testimonianza dell’Appuntato, intervenuto in entrambi gli episodi e quindi in grado di confermare e riconoscere il 67enne.

Identificazione, quella resa con sicurezza dal parroco del Duomo, anche perché, pur passando quasi una settimana da un tentativo all’altro, CARTUCCIA non ha avuto l’accortezza di cambiarsi d’abito, indossando sabato sempre la stessa T-shirt e gilet utilizzati lunedì.

Elementi che hanno definitivamente persuaso il giudice a condannare l’osimano (difeso dall’avvocato Stefano BRUGIAPAGLIA) all’ulteriore condanna per i due furti tentati.

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