𝟵° 𝗣𝗥𝗘𝗠𝗜𝗢 𝗖𝗘𝗦𝗔𝗥𝗜𝗡𝗜, 𝗔 𝗝𝗘𝗦𝗜 𝗣𝗔𝗥𝗔𝗧𝗔 𝗗𝗜 𝗦𝗧𝗘𝗟𝗟𝗘 𝗙𝗜𝗥𝗠𝗔𝗧𝗘 𝗣𝗔𝗢𝗟𝗢𝗥𝗢𝗦𝗦𝗜
𝗗𝗔 𝗦𝗣𝗔𝗟𝗟𝗘𝗧𝗧𝗜 𝗔 𝗦𝗔𝗖𝗖𝗛𝗜, 𝗢𝗥𝗦𝗢𝗟𝗜𝗡𝗜 𝗘 𝗦𝗔𝗠𝗔𝗥𝗗𝗭𝗜𝗖, 𝗕𝗥𝗜𝗟𝗟𝗔 𝗜𝗟 𝗖𝗔𝗟𝗖𝗜𝗢

𝗖𝗲𝗹𝗲𝗯𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗣𝗲𝗿𝗴𝗼𝗹𝗲𝘀𝗶, 𝗰𝗼𝗻 𝗲𝗰𝗼 𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲, 𝗹’𝗮𝗽𝗽𝘂𝗻𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗲𝘀𝗮𝗹𝘁𝗮 𝗶𝗹 𝗴𝗼𝗹 𝗽𝗶𝘂̀ 𝘁𝗮𝗿𝗱𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗮𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲… 𝗶𝗻 𝗽𝗶𝗲𝗻𝗮 𝘇𝗼𝗻𝗮 𝗖𝗲𝘀𝗮𝗿𝗶𝗻𝗶. 𝗦𝗲𝗻𝗶𝗴𝗮𝗹𝗹𝗶𝗲𝘀𝗲, 𝗲𝗺𝗶𝗴𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗔𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶𝗻𝗮, 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝗹𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗳𝘂 𝘂𝗻 𝗺𝗶𝘁𝗼 𝗷𝘂𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶𝗻𝗼 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗡𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗹𝗼 𝘀𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼, 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗮𝗹𝗰𝗶𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶 𝗴𝗼𝗹 𝗮𝗹𝗹’𝘂𝗹𝘁𝗶𝗺𝗼 𝗺𝗶𝗻𝘂𝘁𝗼 𝗲 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲. 𝗘𝘂𝗿𝗼𝗽𝗲𝗶? 𝗙𝗶𝗱𝘂𝗰𝗶𝗼𝘀𝗼 𝗶𝗹 𝗖𝗧 𝗔𝘇𝘇𝘂𝗿𝗿𝗼. 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗮𝗹𝗶? 𝗟𝗼 𝘀𝘁𝗶𝗹𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗙𝗶𝗹𝗼𝘁𝘁𝗿𝗮𝗻𝗼… 𝗽𝘂𝗿𝗲!

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Quando il tuo nome si identifica con un pezzetto di tempo, che è solo di Dio, significa che qualcosa nella vita lo hai fatto.

Difficile ricostruire meglio, con una sola frase, la vita e le imprese calcistiche di Renato CESARINI (1906-1969), marchigiano di Senigallia ma con cittadinanza argentina, protagonista con la Juventus degli anni ’30 del “quinquennio d’oro”, nonché autore, con i Bianco-Neri e in Nazionali di diversi gol a fine partita o anche oltre, da allora denominata “Zona Cesarini”.

In onore del grande attaccante marchigiano – 46 gol e 126 gare con la Juventus, oltre a 3 reti e undici presenze in Nazionale – si è tenuto ieri pomeriggio a Jesi il 9° premio itinerante “Renato CESARINI”, a sottolineare con un trofeo i calciatori di serie A e serie B capaci di mettere a segno, nel corso dell’annata, il gol più tardivo… il gol più… CESARINI!

Premio andato quest’anno al calciatore dell’Udinese Lazar SAMARDZIC autore del gol più atteso solo al 103° e 33 secondi di Udinese-Empoli.

Vincitori precedenti del CESARINI sono stati Eros PISANO del Verona nel 2016, DYBALA, IMMOBILE e ZAPATA, ad ex aequo, nel 2017, Nicolo BARELLA nel 2018, Daniel CIOFANI nel 2019, MERTENS, CAICEDO e CUTRONE ex aequo nel 2020, Kevin LASAGNA nel 2021, Andrea PETAGNA nel 2022 e il leccese Lorenzo COLOMBO lo scorso anno.

Tra gli sponsor prestigiosi che rendono possibile, a fine campionato, radunare nelle Marche il meglio dei calciatori, degli allenatori, dei giornalisti sportivi e dei mille addetti ai lavori del calcio nazionale, non poteva mancare Luca PAOLOROSSI e la sua sartoria, sinonimo di fascino e bellezza da quattro generazioni.

Particolarmente ricco, anche quest’anno, il parterre de roi invitato alla nona edizione jesina, ospitata dal teatro “PERGOLESI” della città Federiciana in un riuscito talk show celebrativo.

Tra tutti il CT Luciano SPALLETTI e l’ex trainer degli immortali del Milan Arrigo SACCHI. Rosella SENSI, Presidentessa Roma e figlia dell’editore di Corriere Adriatico e Sindaco di Visso Franco SENSI, il mancino ascolano del Bologna, Nazionale e fresco di qualificazione Champions League Riccardo ORSOLINI, il Presidente del neo promosso Parma Kyle KRAUSE, gli ex calciatori Sebino NELA, Odoacre CHIERICO, Giuseppe BARESI, Nicola BERTI, Alessandro ALTOBELLI, Massimo BONINI, Fabrizio RAVANELLI, Michele PADOVANO e lo jesino Sergio PAOLINELLI.

Per i giornalisti sportivi presenti, poi, a Jesi, Luca MARCHETTI, Paolo ASSOGNA, Massimiliano NEBULONI, Simona ROLANDI, Marco LOLLOBRIGIDA e Daniele BARTOCCI.

Ospiti d’onore della riuscita serata, attorniata di pubblico e conclusasi con una cena di gala all’hotel Federico II , il Direttore Rai Sport Jacopo VOLPI, il capo ufficio stampa FIGC Paolo CORBI, Pierluigi PARDO (per Dazn), Filippo CORSINI (per Tutto il calcio Minuto per minuto), Giusy MELONI (per la Domenica sportiva) e Luca PAGLIARI, massimo esperto del personaggio Renato CESARINI.

Particolarmente a proprio il CT Azzurro Luciano SPALLETTI, ormai all’immediata vigilia degli Europei 2024 con gli Azzurri detentori del titolo continentale conquistato a Londra.

Commentando la stagione appena gli archivi il Commissario tecnico toscano ha espresso, in particolare, complimenti per il gioco di Bologna, Atalanta e Roma. “Quest’anno – ha sottolineato – abbiamo visto tante cose fatte bene. In particolare dobbiamo congratularci con MOTTA, GASPERINI e DE ROSSI che hanno mostrato un calcio importante.

L’Inter ha vinto meritatamente la seconda Stella e sarà il blocco squadra degli italiani Nero-Azzurri a costituire il blocco squadra per gli Europei.

Dispiace per la retrocessione in extremis del Frosinone perché anche il Club di DI FRANCESCO ha lavorato molto bene, specie nel girone di andata. Purtroppo a volte il calcio penalizza oltre i propri demeriti non avendo meritato, il club ciociaro, le difficoltà incontrate”.

Sulla Nazionale e gli Europei in arrivo, SPALLETTI si è mostrato ottimista, speranzoso di poter contare su un avvio di torneo continentale forte, in modo da poter crescere di condizione e di mentalità andando avanti nella competizione.

“Io mi commuovo facilmente, specie ora, alla mia età. La Nazionale è il punto più alto della mia carriera; allenare gli Azzurri è come vivere in Paradiso! Ecco, non sono a Coverciano… sono in Paradiso.

Tenterò di dare il meglio di me stesso, non so se sarà sufficiente ma ci proveremo in quanto metteremo subito in chiaro dei punti. Tra tutti il concetto che possiamo contare su calciatori forti.

Ora il segreto è farli diventare squadra. Se ci riusciamo sono convinto che potremo giocare alla pari con realtà apparentemente superiori.

Abbiamo questo periodo per lavorare insieme e abbiamo la nostra storia – ha concluso SPALLETTI incoraggiato a viva voce da PAOLOROSSI – a cui fare riferimento”.

Tutti a tavola. Brindisi finale agli Azzurri e al CESARINI; e da marchigiani un grazie allo stilista filottranese per aver reso possibile con altri, l’ennesimo appuntamento con la bellezza fatta sport.

P.S. Giunta in extremis, in chiusura di serata, anche la autentica chicca che vuole il Maestro seriamente intenzionato, per il prossimo anno, a portare la 10° edizione del CESARINI in quel di Filottrano, presso il locale teatro TORQUIS e ricevimento a Villa GENTILONI. Un sogno? Con PAOLOROSSI mai dire mai. Tutto può essere possibile!