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Come inventarsi โ€œalpinistaโ€ o quantomeno turisti camminatori ad altissima quota, affidandosi quasi ed esclusivamente a guide alpine, al proprio mental coach e alla personale forza di volontร : per dirla con Daniele DI BENEDETTI, come scoprire il potenziale inespresso sepolto in ognuno di noi.

Eโ€™ quanto, dal 21 luglio, puรฒ raccontare lโ€™osimana Sara LEONI – 45 anni, madre di due figlie, consulente immobiliare di Evviva casa ad Osimo Stazione โ€“ dopo aver messo piede, insieme ad altri 29 improvvisati compagni di ascensione al Monte Rosa, ai 4.454 metri del rifugio Capanna, non per nulla il piรน alto dโ€™Europa!

Il gruppo, formato da seguaci di DI BENEDETTI e riunito a Gressoney La Trinitรจ vantando provenienze da tutta Italia โ€“ solo tre, con la LEONI, i marchigiani che hanno formato la piccola impresa โ€“ ha impiegato quasi tre giorni per toccare il rifugio e ridiscendere a valle, al Passo dei Salati.

Scopo di ciascuno dellโ€™avventura tra i ghiacci: dimostrare a se stessi di esserne capaci e che la forza di volontร  puรฒ davvero molto, se non operare miracoli.

Insomma una sorta di esame generale della crescita personale fatta registrare seguendo i consigli di un esperto dei comportamenti umani, autodefinitosi con irriverenza โ€œspara banalitร  ad alte prestazioniโ€.

E si che per giungere, partendo dal nulla, quasi in cima alla seconda vetta dโ€™Europa โ€“ appena 80 metri separano il rifugio dalla vetta โ€“ di forza di farcela e di amor proprio ne deve servire molto.

In questo Sara ha confessato di essere stata molto aiutata, quanto a motivazioni, dalla spinta naturale introiettata dalla figlia Melissa, dieci anni, che in un disegno aveva rappresentato la mamma mentre scalava la montagna.

โ€œNon potevo deludere mia figlia โ€“ ha spiegato Sara LEONI โ€“ e oggi quel disegno รจ nel rifugio che, quando sarร  grande, Melissa ritroverร  salendo anche lei al โ€œMargheritaโ€.

Per coronare il proprio obiettivo fisso nella mente, il gruppo โ€“ tra cui Erica PESARESI di Filottrano e Danilo CUCCAGNA di Pollenza โ€“ ha dovuto far ricorso a tutte le forze interiori di volontร , specie quando si รจ trattato di vincere, mettendosi a dura prova, una improvvisa tormenta di neve in quota.

In fila indiana, legati ad un cordone di sicurezza, Sara ed altri 29 compagni di avventura sono riusciti nell’impresa di salire al Rosa

โ€œNonostante, come gli altri, ci fossimo allenati per affrontare il Monte Rosa โ€“ ha spiegato soddisfatta la LEONI, dal 2009 osimana adottiva originaria di Ancona โ€“ non รจ stato semplice mantenere la promessa di farcela. In certi punti, nei passaggi piรน difficili, โ€œrompere il fiatoโ€ non รจ stato semplice. Ma non ho mai mollato. Mi sono concentrata sulla guida che mi precedeva e ce lโ€™ho fattaโ€ฆ anche quando abbiamo attraversato una tempesta improvvisa di neve che a messo tutti a dura provaโ€.

Per giungere al rifugio Margherita, le guide โ€œhanno scelto di dividere il percorso in tappe, sia per ridurre lo sforzo che facilitare lโ€™acclimatamento in quotaโ€.

La prima notte รจ cosรฌ stata trascorsa dai 30 motivandi presso il rifugio Orestes Hutte a quota 2.625, per poi salire al rifugio successivo, la Capanna Gnifetti a quota 3.647 metri (177 posti letto, aperto da giugno a fine ottobre) ed infine intraprendere lโ€™ultimo sforzo fino ai 4.554 metri dellโ€™osservatorio Regina Margherita, dal 1893 rifugio piรน alto dโ€™Europa!

Da sinistra a destra i tre marchigiani del gruppo Di Benedetti: Danilo CUCCAGNA (Pollenza), Erica PESARESI (Filottrano) e Sara LEONI (Osimo)

โ€œEโ€™ stata dura, mi sono messa in gioco โ€“ il commento finale di Sara LEONI โ€“ ma ce lโ€™ho fatta. Se vuoi con la mente puoi fare tuttoโ€ฆโ€.

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