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𝗜𝗹 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗿𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮 𝗱𝗶 “𝗲𝗽𝗶𝗹𝗼𝗴𝗼 𝗻𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗲” 𝗲 𝗱𝗶 “𝘃𝗶𝗰𝗲𝗻𝗱𝗮 𝘀𝘂𝗿𝗿𝗲𝗮𝗹𝗲” 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗲 𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗱𝘂𝗿𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗶𝗻 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮, 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗶𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝘁𝗼 (!), 𝘀𝗶 𝗳𝗼𝘀𝘀𝗲 𝗿𝗶𝘁𝗿𝗼𝘃𝗮𝘁𝗼, 𝗱𝘂𝗲 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗲 𝘀𝘂 𝗱𝘂𝗲, 𝘂𝗻 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗶𝗴𝗶𝘂𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮. 𝗡𝗲𝗹 ’𝟮𝟰 𝗱𝗲𝗰𝗶𝘀𝗶𝘃𝗼 𝗶𝗹 𝘀𝘂𝗴𝗴𝗲𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗴𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗶 𝗚𝗿𝗮𝘇𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗦𝗮𝗯𝗯𝗮𝘁𝗶𝗻𝗶 (𝗖𝗼𝗻𝗳𝗮𝗿𝘁𝗶𝗴𝗶𝗮𝗻𝗮𝘁𝗼) 𝗰𝗼𝗻 𝗲𝗻𝗱𝗼𝗿𝘀𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁 𝘀𝘂 𝗣𝗶𝗿𝗮𝗻𝗶; 𝗻𝗲𝗹 ’𝟮𝟱 𝗵𝗮 𝗶𝗻𝘃𝗲𝗰𝗲 𝗽𝗲𝘀𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗦𝘁𝗮𝗳𝗳𝗼𝗹𝗮𝗻𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗖𝗶𝗽𝗼𝗹𝗹𝗮 𝗱’𝗢𝗿𝗼 𝗮𝗱 𝘂𝗻𝗶𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝗿𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝗶𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝗶 (𝗿𝗶𝘃𝗲𝗹𝗮𝘁𝗼𝘀𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟵%) 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘃𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗹𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿. 𝗠𝗮 𝗹𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿 𝗱𝗶 𝗰𝗵𝗶?

Se CICCIOLI, dunque, checchè ne dica per auto assolvere la coscienza, resterà per sempre nel Libro Nero della storia politica cittadina (quale mandante, per rabbia e impotenza politica, del tentativo di uccisione dell’ultra trentennale fenomeno chiamato “Liste Civiche by LATINI”), al Governatore Francesco ACQUAROLI va di diritto il premio “incapacità politica conclamata”, vinto per distacco sia nel 2024 che peggio ancora nel 2025!

Graziano SABBATINI (Presidente Confartigianato) “colpevole” interessato… per aver indicato per primo ad ACQUAROLI (2024) la storiella dell’uomo delle molle a Polverigi… uomo della Provvidenza!

Non vorremmo rivangare i suggerimenti, tanto interessati che deleteri, della Confartigianato pro PIRANI, valutati da ACQUAROLI oro colato e fuoriusciti dall’intuito alla rovescia del Presidente Graziano SABBATINI (ma questi signori non dovrebbero occuparsi della salute dei propri consociati, astenendosi da valutazioni e financo iniziative di strategia politica che oltre a non competere, sono risultate dannose peggio della grandine e persino autocastranti?).

E non li rivanghiamo. Ma che dire dell’esito 2025 quando, radunate le parti a casa propria, vedi Cipolla d’Oro, invocando unità di azione su Dino LATINI e i suoi, fu proprio l’allora Super Micky, non ancora declassificata a banale “Scopetta”, a sbeffeggiare ACQUAROLI sino ad ergersi a paladina intemerata (sobillata dal solito Iago CICCIOLI) dell’anti Latinismo militante?

Michela STAFFOLANI, “colpevole” di fare politica e di farla a nome del primo partito italiano. Torni agli aperitivi e la prossima volta, dovesse esserci, si adegui all’indirizzo del Capo.

Quale leader ship ha mostrato ACQUAROLI nel farsi montare i piedi in testa dalla prima “scappata di sezione” incrociata sul cammino?

Poteva davvero una Commissaria qualunque, capace di ribassare Fdi Osimo al 9%, imporre la propria non visione (per incapacità ad averne una propria, precisa e responsabile, magari anche vincente) sul numero uno regionale della Fiamma, peraltro accarezzato notte e giorno da Giorgia MELONI in persona?

Ovviamente non poteva. Né servivano necessariamente le palle, i cosiddetti attributi, per rimettere d’imperio le cose al proprio posto: ovvero Super Michy ai suoi drink privati, commissariare Osimo e dettare una linea unica, sola opzione: prendere.

Certo ci sarebbe stato anche e soprattutto da fare la cosa più urgente, rimettere Carlo CICCIOLI al proprio posto e magari ricordargli di essere stato appositamente dirottato su Bruxelles, con mancia mensile di 25.000 euro (che non fanno mai male a fine mese), non in quanto il più bello, il più competente, il più illuminato del reame di Fdi ma giusto per evitare che continuasse a fare male al partito con le proprie scelte, idee e valutazioni da giustiziere, per vicende dell’altro secolo, dannose quanto la grandine a primavera.

Ecco perché fa male uscirsene, a danno irreparabile ormai posto nella bacheca degli orrori, due volte su due, con dichiarazioni allucinanti tipo “Credo per Osimo sia l’epilogo naturale di una vicenda che a me è sembrata surreale. Ho sperato in un risultato diverso (quale ACQUAROLI, ci dica?, NdR.) ma questo finale lo ritengo inevitabile”.

Colpevole di ragionare all’anconetana, anti Osimo. Con recidiva e aggravio di colpa per aver danneggiato costantemente la città dal 2001 ad oggi. E prima ancora, ai tempi di Radio MANTAKAS, anche!

Dunque dopo un CICCIOLI non vedente per necessità, anche il di più con ACQUAROLI a parlare di destino cinico, di situazione oltre i limiti della realtà, di incastri politici fatali ed inesorabili già scritti ed immutabili.

E allora ACQUAROLI, ci dispiace ma occorre dirlo, se queste sono i risultati avvelenati delle sue conclamate incapacità, faccia uno, due, tutti i passi indietro ancora possibili.

Francesco ACQUAROLI, colpa principale? Essere troppo buono… ma inteso alla napoletana! Avrebbe potuto e DOVUTO girare a largo da Osimo. Non lo ha fatto a fin di bene. Speriamo non paghi ulteriore dazio.

Certo, a 100 giorni dal voto, tutto è compiuto da questo versante. Inutile farsi illusioni, ma almeno un vigoroso ravvedimento andrebbe perseguito, a cominciare dall’ammissione di aver sbagliato tutto il possibile con aggiunta dell’impossibile.

Resta solo l’epilogo amaro di Osimo. Da vecchi osimani, ci addolora moltissimo… quanto ACQUAROLI, da politico quantomeno svagato, neanche può riuscire ad immaginare.

Perdere dopo la città anche la Regione (come altamente possibile viste le teste pensanti in azione) proveremo con più efficacia a non consentirlo.

APPELLO URGENTE

Se in questo momento stai leggendo queste righe è perché, seppur con le difficoltà tecniche di cui ancora soffriamo (vedi la lentezza a caricare il sito), apprezzi a prescindere o sei almeno curioso di conoscere la notizia vista dal nostro speciale versante, con vista sulla nostra Verità.

Bene. E’ giusto che sia così. E’ sacrosanto che tutta la città condivida, a grande maggioranza, questo pensiero.

Francamente però, è altrettanto giusto che ognuno di voi, conclusa la pausa di lettura, decida di metter mano al proprio portafoglio elettronico, decidendo un proprio libero contributo solidale, utile anzi fondamentale a garantirvi le letture del futuro.

Nonostante gli appelli quotidiani partiti da Natale, i lettori che hanno seguito l’invito sono decisamente episodici, primule rosse… persino in parità rispetto a chi segue OSIMO OGGI dai più sperduti angoli del mondo.

OSIMANI TOCCA A VOI!

𝗣𝘂𝗼𝗶 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗣𝗼𝘀𝘁𝗲𝗣𝗮𝘆 𝟱𝟯𝟯𝟯 𝟭𝟳𝟭𝟭 𝟯𝟭𝟯𝟳 𝟱𝟭𝟰𝟱 (𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗗𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜)

𝗢𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗯𝗼𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗼 𝗯𝗮𝗻𝗰𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗜𝗯𝗮𝗻 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜 𝗜𝗧𝟳𝟵𝗝 𝟯𝟲𝟬𝟴 𝟭𝟬𝟱𝟭 𝟯𝟴𝟮𝟯 𝟯𝟴𝟬𝟵 𝟰𝟯𝟯𝟴 𝟭𝟮

𝗢𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗶𝗻𝘃𝗶𝗼 𝗣𝟮𝗣 (𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝘁𝗶𝘃𝗶) 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗲𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝟯𝟵𝟯.𝟯𝟯.𝟬𝟵.𝟯𝟲𝟲 – 𝗻𝗼𝗺𝗶𝗻𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜 – 𝗮𝗹 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗲𝗹𝗲𝗻𝗰𝗼 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗪𝗵𝗮𝘁𝘀𝗮𝗽𝗽!

𝗢𝘃𝘃𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗲 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗚𝗥𝗔𝗧𝗜𝗦!

𝗜𝗻 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗰𝗮𝘀𝗼 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗲𝘁𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗲𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗰𝗲𝗹𝗹𝘂𝗹𝗮𝗿𝗲, 𝗰𝗼𝗽𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝘂𝗹𝘁𝗶𝗺𝗮 𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 𝗮𝗽𝗽𝗲𝗻𝗮 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮 𝗢𝗦𝗜𝗠𝗢 𝗢𝗚𝗚𝗜, 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗻𝗱𝗮𝗿𝗹𝗮 𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮𝗿𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝘀𝗶𝘁𝗼.

𝗩𝗲 𝗹𝗼 𝗰𝗵𝗶𝗲𝗱𝗲𝗿𝗲𝗺𝗼 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝗶𝗹 𝗾𝘂𝗼𝘁𝗶𝗱𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝘀𝗰𝗶𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗲𝗱𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗮𝘀𝗮.

Grazie!

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PREFERENZE RINASCI OSIMO
Rosa SARACINI, vedova GHERGO

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