𝗔 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗲 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮𝗻𝗲 𝗱𝗮𝗹 𝘃𝗼𝘁𝗼 𝗶 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗶 𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗲 𝗿𝗶𝗳𝗹𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶; 𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗱𝗮𝗹 𝘃𝗼𝘁𝗼 𝗮 𝟭𝟬 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗺𝗮𝗿𝗰𝗵𝗶𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗮 𝗼𝗱𝗶𝗼 𝗲 𝗮𝗺𝗼𝗿𝗲, 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗻𝘀𝗼 𝗼 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶 𝗺𝗼𝗱𝗶 𝘀𝗽𝗿𝗲𝗴𝗶𝘂𝗱𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗮𝗹 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝗲 𝗱𝗮 𝗰𝘂𝗶 𝗹𝗮 𝗚𝗹𝗼𝗿𝗶𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗿𝗶𝗲𝘀𝗰𝗲 𝗮 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗮𝗰𝗰𝗮𝗿𝘀𝗶. 𝗗𝗮 𝗾𝘂𝗶 𝗹𝗮 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝘀𝗼𝗿𝗽𝗿𝗲𝘀𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝘃𝘂𝗼𝗹𝗲 𝗹’𝗮𝗹𝗶𝗮𝘀 𝗕𝗼𝗹𝗱𝗿𝗶𝗻𝗶 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗳𝘂𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗮𝗹 𝗯𝗮𝗹𝗹𝗼𝘁𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼, 𝗮 𝗳𝗮𝘃𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗿𝗲𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝗱𝘂𝗺, 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗮 𝗗𝗲𝘀𝘁𝗿𝗮, 𝘁𝗿𝗮 𝗣𝗶𝗿𝗮𝗻𝗶 𝗲 𝗔𝗻𝘁𝗼𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶!

Nel mezzo del cammin di loro campagna elettorale… sorse un dubbio terribile nella gioiosa macchina da guerra messa insieme dal burattinaio Simone PUGNALONI e dalla prima marionetta Michela BOLDRINI, alias GLORIO.

“Vuoi vedere…” – è saltato improvvisamente in mente a capitan PUGNALONI, svegliandolo di soprassalto la notte scorsa, dopo un giovanile surplus, ma senza più essere sorretto dal fisico, di trippa e fagioli… appena sbaraccati poche ore prima.

“Vuoi vedere che stavolta l’antico motto che per dieci anni mi ha portato gran fortuna – con me o contro di me – più degli zecchini d’oro regalati dalla fatina a Pinocchio… stavolta mi gioca contro?”.



Pensato questo il Sindaco di Osimo si rigirò nel letto, ascoltò la pioggia scendere battente e piacevolmente si riaccucciò sotto le coperte calde biasimando se stesso di aver avuto tempo per un incubo senza capo, ne coda.

In realtà, a giorno fatto, la prima cosa che fece, salutata Donna Elena con un casto bacio in fronte, fu quella di raccontare tutto al pupazzo principale del circo su piazza ad Osimo dal 2014, quella Michela GLORIO che, pian piano, dovrebbe finalmente mostrare di aver imparato a reggere le fila degli altri attori in commedia, scaricando il burattinaio stanco di qualche acciacco.

Mai verifica fu più nefasta; peggio di un libro della Smorfia scritto alla rovescia!


In pratica la GLORIO, ascoltato con pazienza PUGNALONI, come ogni mattina, il resoconto notturno, le strategie del giorno e le mosse giuste da realizzare in giornata, ha obiettato che anche lei aveva avuto lo stesso dubbio, nelle stesse ore.
Solo che la BOLDRINI di casa nostra non se lo era sognato ma le era stato diligentemente riportato dai numerosi infiltrati alle varie sedute politiche di ANTONELLI, PIRANI e della stessa GLORIO (fidarsi dei propri è bene, controllare è meglio); tutti a ripetere il concetto: ocio ragazzi che l’ondata di Destra sta montando in Europa, in Italia, nelle Marche e figuriamoci ad Osimo!

Non vorremmo che a casa nostra l’elettorato naturale osimano, tutt’altro che appassionato ai temi lunari cari alla ex Presidente della Camera – ha provato a mormorare la candidata burattinaia – prendesse la rincorsa per addebitarci, oltre alle mancanze politiche della Sinistra, tutta una serie di PUGNALONISMI a libera scelta, rimasti indigesti alla maggioranza degli Osimani!
Insomma quanto Simone, due volte Sindaco, si era appena sognato -al punto di risvegliarsi tutto bagnato da un incubo messo a punto dalla propria coscienza… – era già stato vissuto dalla GLORIO e soprattutto immaginato, sperato, solleticato da un 12.000/13.000 concittadini di parte avversa.
Passando dalla narrazione fiabeggiata alla realtà della prosa, nessuno oggi, ad un mese e mezzo dall’8 e 9 giugno, primo round per succedere al monarca, sa quanto potrà valere una componente certa del voto osimano: l’anti PUGNALONESIMO militante; o solo viscerale. O solo perché… non se può davvero più di dividersi in cittadini “buoni per PUGNALONI” e in cittadini o giornali ai suoi occhi e interessi “cattivi”, “pessimi”, “da buttare”.

Quel che certo è che rivalsa sarà; e sarà grande ed estesa, anche in settori al momento favorevoli, sulla carta, al pensiero di Simone.
Ma quanto grande e in che misura imprevedibile? Qui ciascuno ragiona secondo interessi e tornaconti essendo, pur sempre in campagna elettorale.
Quel certo è che il disagio di fette maggioritarie della società Senza Testa si è giù espressa, ad esempio, al sondaggio regalato a PUGNALONI mesi fa.
Dichiarazione di voti che certo, a gennaio, con ANTONELLI e PIRANI affaccendati in tutt’altre occupazioni, saranno state registrate, da Verona da dove partivano le telefonate, assai minimali e non decifrabili. Ma pur sempre presenti.
Messo tutto insieme il pericolo vero, assai possibile, è questo: e se Osimani dovessero decidere di PUGNALONI e qualsiasi suo seguace? Se gli elettori, constatato l’incapacità della GLORIO di recidere il cordone ombelicale con il proprio inventore e padre-padrone, dovessero convincersi che per il bene di Osimo… stavolta non si può scherzare?
Se soprattutto coloro che rinsaviranno in cabina elettorale, stanchi di rimanere legati altri cinque anni alla stessa corta catena e al solito giogo, dovessero ribellarsi… insomma si è davvero sicuri di giungere al ballottaggio del 23 giugno?

Una delle poche certezze in piedi è infatti legata ad una partecipazione degli elettori medio-bassa e ad una divisione, quasi in parti uguali, dell’elettorato tra GLORIO (circa 7.000), PIRANI (circa 7.000) e ANTONELLI (quasi 6.000) con uno scarto tra il primo e il terzo escluso ricompreso in una forchetta di 1.000 voti circa!
Insomma il 9 giugno GLORIO potrebbe anche tagliare il nastro Tricolore della prima tappa anche per prima… ma potrebbe anche non giungere affatto al traguardo; il tutto deciso da pochi, pochissimi elettori!
Ecco perché, sempre più spesso, PUGNALONI e GLORIO monteranno la guardia a turno; e si trascorreranno numerose notti in bianco… entrambi timorosi, burattinaio e prima marionetta, di sognare altre previsioni.
Tutt’altro che interessanti e men che meno previste!