𝗧𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗲 𝗯𝗮𝗻𝗱𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗘𝘂𝗿𝗼𝗽𝗲𝗮 𝗮𝗳𝗳𝗹𝗼𝘀𝗰𝗶𝗮𝘁𝗲 𝗮 𝗺𝗲𝘇𝘇’𝗮𝘀𝘁𝗮, 𝗱𝗮 𝗾𝘂𝗮𝘀𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮𝗻𝗮, 𝗶𝗻 𝘀𝗽𝗿𝗲𝗴𝗶𝗼 𝗮𝗹 𝗗𝗽𝗿 𝗖𝗶𝗮𝗺𝗽𝗶, 𝗽𝗲𝗿 𝗮𝗴𝗴𝗶𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝘃𝗼𝗹𝘂𝘁𝗮, 𝗺𝗮𝗻𝗰𝗮𝘁𝗮, 𝗽𝗿𝗼𝗰𝗹𝗮𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗹𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝗶𝗻𝗰𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗱𝗮𝗹𝗲; 𝗱𝗲𝗰𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗲, 𝘀𝗲 𝗮𝗱𝗼𝘁𝘁𝗮𝘁𝗮, 𝗮𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗮𝗽𝗲𝗿𝘁𝗼 𝘂𝗻 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝘀𝗼 𝗽𝗿𝗲𝗰𝗲𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲. 𝗗𝗮 𝗾𝘂𝗶 𝗹’𝗲𝘀𝗶𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 “𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶𝗰𝗮𝗿𝗲“ 𝗹𝗲 𝗯𝗮𝗻𝗱𝗶𝗲𝗿𝗲 𝘀𝘂𝗶 𝗽𝗲𝗻𝗻𝗼𝗻𝗶, 𝗶𝗻 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗮𝘂𝗱𝗮𝘁𝗼 𝘀𝘁𝗶𝗹𝗲 𝗯𝗲𝗻𝗲𝗺𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗲… 𝗺𝗮𝗿𝗰𝗵𝗲𝘁𝘁𝗲. 𝗨𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗳𝗶𝗻𝗶𝘁𝗮 𝗹𝗮 𝗹𝘂𝗻𝗮 𝗱𝗶 𝗺𝗶𝗲𝗹𝗲 𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗮𝗹𝗲
2.961.400 impressioni pubblicitarie, 2.295.749 visualizzazioni Facebook e anche 1.884.660 letture dirette sul blog.
Il “fatturato” di OSIMO OGGI blog in un anno solare – dal 15 ottobre 2024 al 14 ottobre 2025 – racconta 7.141.809 click complessivi, alla media di quasi 20.000 contatti al giorno (esattamente 19.567), contabilizzati tutti i giorni.
Insomma non potremmo non essere soddisfatti e gratificati da questi numeri che certificano la grande attenzione, della città e degli osimani, ad Osimo e in giro per il mondo, verso la puntuale narrazione, offerta gratis in Rete dal 2017, dei fatti di casa nostra.
Numeri che pur impressionanti, potrebbero persino essere ancora più vasti se – giusto appena – il blog potesse presentarsi alla lettura, nelle case degli osimani, in una veste meno artigianale; tecnologicamente parlando, per intenderci, almeno pari alla concorrenza che, per fortuna, non abbiamo.
In realtà la speranza è quella di riuscire, nonostante tutto, a tenersi bene stretto OSIMO OGGI Blog anche in futuro visto che le donazioni che da un anno chiediamo ogni giorno ai nostri lettori sono praticamente ferme, nonostante gli appelli quotidiani, a qualche centesimo di media il giorno!
Il rendiconto di un anno è infatti drammaticamente sotto i 1.000 euro complessivi, esattamente fermo a quota 879,56 euro, pari a 2.41 euro al giorno; cifra che a malapena consente il pagamento di server, bollette e canoni tecnologici obbligatori ma non certo di metter mano, ad esempio, ad un restyling del blog verso rendimenti, in termini di velocità in risposta alla domanda, al passo dei tempi.
Spiace sottolineare, inoltre, come il 40% delle donazioni ad oggi pervenute, siano sopraggiunte da lettori non osimani ma del circondario o addirittura residenti fuori provincia, del tutto sconosciuti alla realtà cittadina a cui OSIMO OGGI Blog si rivolge principalmente.
Non possiamo non appellarci nuovamente al buon cuore degli osimani, delle associazioni e di quanti hanno a cuore la vecchia, cara, buona informazione – come si faceva una volta e che continuiamo a mettere in campo per amore di questa città – da sempre nostro distintivo nei confronti dei fatti di casa nostra.
Nella certezza che, anche stavolta, riusciremo ad entrare nelle case di tutti con il nostro puntuale Buongiorno!
Grazie anticipate ad ognuno, per quanto potrà essere fatto.
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ATTENZIONE CARTA RINNOVATA!

𝗣𝘂𝗼𝗶 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗣𝗼𝘀𝘁𝗲𝗣𝗮𝘆 5333 1750 9752 6856 (𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗗𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜)
𝗢𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗯𝗼𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗼 𝗯𝗮𝗻𝗰𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗜𝗯𝗮𝗻 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜 𝗜𝗧𝟳𝟵𝗝 𝟯𝟲𝟬𝟴 𝟭𝟬𝟱𝟭 𝟯𝟴𝟮𝟯 𝟯𝟴𝟬𝟵 𝟰𝟯𝟯𝟴 𝟭𝟮
𝗢𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗶𝗻𝘃𝗶𝗼 𝗣𝟮𝗣 (𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝘁𝗶𝘃𝗶) 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗲𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝟯𝟵𝟯.𝟯𝟯.𝟬𝟵.𝟯𝟲𝟲 – 𝗻𝗼𝗺𝗶𝗻𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜 – 𝗮𝗹 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗲𝗹𝗲𝗻𝗰𝗼 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗪𝗵𝗮𝘁𝘀𝗮𝗽𝗽!
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Non finisce più il lutto nazionale di venerdì 17 ottobre per i tre Carabinieri morti nel Veronese la settimana scorsa!
Insomma, gestione Tricolore, bandiera Europea e vessilli internazionali, issati a lutto o meno: bocciata la gestione “ghe pensi mi” di Michela GLORIO.
E dire che il Sindaco – a partire dalla esibizione fuorilegge, dalla facciata di Palazzo comunale, del simbolo Palestinese… passando per gli “arresti domiciliari” inflitti alla Bandiera italiana ed Europea (per giorni esposte entrambe legate sul pennone) – era stato abbondantemente avvisato e redarguito a non utilizzare il simbolo Patrio – per cui è possibile anche morire – come lo straccio di casa!
L’ultima perla (da dimenticare) inanellata dalla GLORIO, mette infatti insieme furbizia e opportunismo, scambiando la triste vicenda di Tommaso BRUCIAFERRI in una sorta di “civica benemerenza ’26” anticipata, un lutto familiare e della città tremendo… abbassato dal Sindaco a livello di vicenda comune, come una qualsiasi marchetta di falso buonismo, buona per i tempi elettorali che verranno.
Detto che in tutto questo il doveroso e commosso ricordo al piccolo osimano scomparso a 14 anni, non c’entra nulla… e che anzi è la memoria stessa dello studente a risultare, a funerale ancora da tenere, preda di un modo sfacciato di fare politica… andiamo a circostanziare il dunque.
L’abbassamento della bandiera sul pennone è ovviamente consentito dalla legge… ma secondo regolamento nazionale che, a livello locale, trova doveroso sponda in avvenimenti di rilievo cittadino.
Insomma la proclamazione del lutto cittadino, premessa indispensabile per l’utilizzo del Tricolore, è facoltà più che lecita concessa al Sindaco pro tempore.

Ovviamente intendiamo lutto cittadino annunciato dal Comune agli osimani attraverso una specifica e motivata ordinanza, documento che illustri al resto della città le circostanze e/o i titoli accumulati in vita dal defunto… quali inoppugnabili argomenti motivazionali ad ispirarne l’adozione.
Va da se che senza la proclamazione dell’atto formale non vi può essere un dolore condiviso dalla città e – quale conseguenza – nessun simbolo patrio esposto a lutto!
Parrebbe un ragionamento semplice da comprendere, quasi terra-terra, certamente alla portata di quanti, tifando per legge e Tricolore, non si accontentano di prendere atto ma intendono capire.
In realtà Michela GLORIO di ufficializzare la data di domani, mercoledì 22 ottobre, quale giornata di lutto cittadino… non ne ha avuta – ad oggi – alcuna intenzione.
Passi per la carenza di oggettivi “meriti” da riconoscere al caro Tommaso (con dolore, in decenni di civiche benemerenze, abbiamo visto centinaia di motivazioni che litigavano con l’amara realtà di premiati posti a presunto modello).
Non può invece passare, senza conseguenze, la circostanza pericolosa del precedente.
Indire una giornata di lutto osimano per le conseguenze di un incidente stradale significa esporsi alla logica di trasformare in altrettanti lutti ufficiali tutti i prossimi e futuri eventi mortali su strada in cui altri osimani, inevitabilmente, incapperanno.
Si può fare? Molto meglio evitare.

C’è però una parola spesa, indebitamente, dalla GLORIO, a caldo… quando nell’unirsi nel cordoglio verso i familiari (a nome proprio e di tutti i cittadini) il Sindaco ha esagerato senza comprendere le conseguenze delle proprie parole, annunciando a mezzo stampa la vicinanza ai familiari attraverso l’esposizione dei simboli patrii listati a lutto nel giorno del funerale.
Da qui la nascita di un problema che la GLORIO è andata a cercarsi, fino a trovarlo: come uscire da un buon proposito senza però creare il temuto precedente, ovvero trasformare ogni incidente mortale in un giorno particolare?
La via di uscita, forzando gli avvenimenti, l’ha fornito il lutto nazionale di venerdì 17 “dimenticato” sui pennoni fino a mercoledì 22 ottobre!
“Una settimana di lutto, invece di un solo giorno – avrà ragionato la GLORIO cercando motivazioni, in replica a possibili polemiche – che sarà mai… anzi meglio!”.
Peccato che la bandiera e la morte siano “cose” molto più serie degli arzigogolati intrecci di convenienza politica; la sacralità di un evento e di un simbolo che né la GLORIO, né alcun altro possono pensare di utilizzare a proprio piacimento.
Tutto questo, per chiudere degnamente la vicenda, nei giorni in cui la bandiera Palestinese, scappata da Palazzo, è stata risistemata in bella mostra sul muraglione che diparte dai Tre Archi; giusto così come promesso dalla GLORIO al Prefetto e alla sua parte politica.
Servirebbe più rispetto. Lo stesso rispetto che, bandiera per bandiera, la città spererebbe di ritrovare sempre, attraverso le mosse di un Sindaco, anche di normali capacità, ma H24 ligio alla legge.
E non attenta al protocollo (che è forma e quindi sostanza) solo part-time; una GLORIO forse più brava di altri; di certo pericolosamente incline alla furbizia.
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