𝗖𝗼𝗹𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗰𝗲𝗻𝗮 𝗰𝗹𝗮𝗺𝗼𝗿𝗼𝘀𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗔𝗱𝗮𝗺𝗼 𝗚𝘂𝗲𝗿𝗿𝗮, 𝘀𝗼𝗹𝗹𝗲𝘃𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝘁𝘃 𝗱𝗮 “𝗖𝗵𝗶 𝗹’𝗵𝗮 𝘃𝗶𝘀𝘁𝗼?” 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗼𝗴𝗹𝗶𝗲 𝗱𝗶𝘃𝗼𝗿𝘇𝗶𝗮𝘁𝗮. 𝗔𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗮 𝗹𝗮 𝗣𝗼𝗹𝗶𝘇𝗶𝗮 𝗴𝗿𝗲𝗰𝗮 𝗮𝘃𝗲𝘃𝗮 𝗻𝗼𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼, 𝗴𝗶𝗮̀ 𝗮 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟭𝟲, 𝗹’𝗮𝘃𝘃𝗲𝗻𝘂𝘁𝗼 𝗿𝗶𝗻𝘁𝗿𝗮𝗰𝗰𝗶𝗼 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝘂𝗼𝗺𝗼; 𝗲𝗽𝗶𝘀𝗼𝗱𝗶𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗮 𝗕𝗼𝗿𝗴𝗵𝗶 𝗵𝗮 𝗱𝗲𝗻𝘂𝗻𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗶 𝗖𝗮𝗿𝗮𝗯𝗶𝗻𝗶𝗲𝗿𝗶, 𝗮𝗰𝗰𝘂𝘀𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗹’𝗲𝘅 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗮𝗻𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗺𝗮𝗻𝘁𝗲𝗻𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗳𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲. 𝗣𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝘁𝗲𝗹𝗲𝗰𝗮𝗺𝗲𝗿𝗲 𝗥𝗮𝗶 𝗲 𝗶𝗻𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝘀𝗶 𝘁𝘂𝘁𝘁’𝗮𝗹𝘁𝗿𝗮 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮? 𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗶𝗹 𝗺𝗮𝗿𝗶𝘁𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗮 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝗻𝗱𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗱𝗲, 𝗽𝗲𝗿 𝗼𝗿𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝗹𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲
Finti suicidi ma anche false scomparse.
Stando ad una clamorosa ricostruzione realizzata dell’agenzia nazionale della stampa associata (Ansa), l’ex vedova del ritrovato Adamo GUERRA non avrebbe raccontato la verità a “Chi l’ha visto?”.
Raffaella BORGHI, in ogni caso ex moglie del commerciante di Lugo avendo nel tempo ottenuto regolare divorzio, sarebbe stata a conoscenza, già dal 2016, dell’esistenza in vita dell’uomo. Anzi, la donna, sapeva benissimo di poterlo rintracciare a Patrasso, come confermato dall’Aire solo nel 2022!
A dimostrarlo e a gettare nella spazzatura tutti i possibili condizionali, è una precisa denuncia, sottoscritta dalla non più vedova ai Carabinieri di Imola il 30 settembre di sette anni fa!
La BORGHI era appena stata “notiziata” dell’avvenuto positivo rintraccio dell’uomo, da parte della Polizia greca; allarme allertato nell’ambito delle ricerche di Adamo GUERRA allargate in ambito europeo.
Da questa notizia positiva la decisione della poveretta di sporgere denuncia, accusando GUERRA di aver violato gli obblighi familiari in relazione al mantenimento di due figlie, all’epoca entrambe minorenni.
Dunque Raffaella BORGHI sapeva da ben sette anni che il marito, finto suicida, era in realtà vivo, vegeto e residente a Patrasso, avendo verbalizzato nero su bianco questa conoscenza, notificata all’interessata direttamente dalla Polizia ellenica
Come è ormai stra noto GUERRA aveva fatto perdere le proprie tracce nel luglio 2013 raggiungendo il porto di Ancona e lasciando in casa tre lettere di addio in cui il commerciante spiegava di dover fronte a pressanti problemi economici e di volersi uccidere per il bene di tutti e della famiglia in particolare.
A rendere ancora più strana tutta questa vicenda anche il particolare che vuole – a margine del felice ritrovamento del mancato suicida nel settembre 2016 – la notifica del lieto fine eseguita sia nei confronti della ex moglie che degli anziani genitori di GUERRA… nonni delle ragazze che, dalla scomparsa suicidaria del figlio, hanno aiutato con una somma mensile il sostentamento delle due nipoti.
Un’ultima coincidenza potrebbe, infine, giocato un ruolo in tutta questa incredibile storia di bugie, mezze verità e allontanamenti da casa, concordati o meno. La notizia del ritrovamento in vita di GUERRA nel settembre 2016 e la decisione della moglie di sporgere la ricordata denuncia, coincide con la necessità familiare di maggiori risorse economiche; di li a poche settimane una delle figlie della coppia avrebbe iniziato a frequentare l’università a Bologna.
Ignoti al momento i motivi che hanno indotti la BORGHI a realizzare una clamorosa sceneggiata, “truffare” la buona fede di giornalisti esperti come la SCIARELLI e ingannare l’intera redazione di “Chi l’ha visto?” spedita in forze a Patrasso, inscenare l’ulteriore pantomima con l’Associazione “Penelope” dedicata al ritrovamento di scomparsi, presentarsi in tv commossa alle lacrime per essere stata abbandonata senza motivo da un padre comunque attento e affettuoso e sfruttare, da ultimo, la vera informazione dell’iscrizione nel febbraio 2022 all’Aire fatta da GUERRA, quale evento per scoprire l’esistenza in vita del proprio ex uomo.
Contattata telefonicamente dall’Ansa nella giornata di sabato, per una spiegazione degli ultimi clamorosi sviluppi, la BORGHI ha preferito non rispondere ai giornalisti, raccontando di non poter parlare perché al lavoro.