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Non immaginava e neanche sospettava nulla. Dei gravi episodi di violenza sessuale contestati al marito 86enne (per tre lunghi anni, su quattro delle cinque donne assistite e con problemi psichiatrici) dalla moglie mai neanche un piccolo dubbio.
Cosรฌ Dina MOGIANESI, 78 anni, mercoledรฌ mattina durante lโinterrogatorio di garanzia sostenuto dinanzi al Gip Carlo MASINI, assistita dallโavvocato Alessia BARCAGLIONI.
Lโanziana ex assistente sociale si รจ presentata in Procura attorno alle 10 per rispondere alle fitte domande legate, per quanto concerne la posizione della donna, a maltrattamenti aggravati e continuati e a lesioni aggravate su tutte le cinque donne, residenti nellโappartamento di via del Verziere sotto forma di coabitazione. Una abitazione privata presa in affitto; non si รจ ben compreso da chi. Probabilmente dal pool di tutori e amministratori di sostegno a cui, singolarmente, ogni donna faceva e continua a fare obbligatoriamente riferimento.
Abbastanza provati, non fossโaltro per lโetร media oltremodo avanzata della coppia, i volontari che dal 2021 assistevano gratuitamente le donne, segnalate dal Dipartimento di Salute mentale della Ast, si sono detti, attraverso il proprio legale, dispiaciuti per lโeco della vicenda in tutta la provincia di Ancona e oltre, rigettando perรฒ ogni accusa di aver instaurato, nellโappartamento subito definito dellโorrore, nulla di definibile come clima di terrore.
โNon รจ vero che in casa non si mangiavaโ โ ha evidenziato la BARCAGLIONI alla stampa, ricordando come Franco FRANTELLIZZI comparisse in via del Verziere in qualitร di cuoco; o che venissero serviti in tavola, come emerso dalle indagini del dottor Carlo PINTO, Capo della Squadra mobile dorica, pannoloni sporchi!
La MOGIANESI, dunque, ha negato ogni addebito rispondendo per circa unโora, in termini perentori e assoluti, anche su fatti specifici, al fuoco di domande portate dal dottor MASINI.
โLa mia assistita โ ha dichiarato ancora il legale che assiste anche il marito e cura la posizione della figlia Michela, al momento solo indagata per quanto avvenuto nella casa โ non ha rifiutato alcuna domanda, contestualizzando la situazione allโinterno dellโappartamento. Gli amministratori di sostegno, ad esempio, erano notiziati di ogni movimento allโinterno della โstrutturaโ e messi a conoscenza di qualsiasi avvenimentoโ.
Insomma รจ parso evidente come il Gip, in questa fase preliminare, si sia serbato gli interrogativi piรน stringenti per non anticipare inutilmente alla difesa mosse da spendersi piรน utilmente in sede di processo.
Ciรฒ detto, lโinterrogatorio ha avuto termine con lโavvocato jesino a preannunciare per la prossima settimana ricorso al Tribunale del riesame allo scopo di ottenere, per la MOGIANESI; condizioni meno afflittive degli arresti domiciliari, proponendo in alternativa lโobbligo di dimora a Jesi e/o lโobbligo di firma.
Resta ai domiciliari anche lโ86 cuoco accusato quattro volte di violenza sessuale aggravata (lโultima interrotta in diretta dallโirruzione dei poliziotti che avevano preventivamente imbottito lโappartamento di micro spie e telecamere) su quasi tutte le donne soggette a cure psichiatriche.
FRENQUELLUCCI, arrestato il 15 aprile e giร convalidato la settimana scorsa, si trova parimenti ristretto in casa con la moglie, gravato anche di braccialetto elettronico.
Sul suo conto, come anticipato in apertura, la moglie non si รจ mai posta alcuna domanda; fallendo come donna e soprattutto come esperta ex addetta ai lavori.
O almeno cosรฌ ha preferito lasciar credere, dichiaratasi non a conoscenza dellโabitudine di cucinare con i pantaloni abbassati, avanzare la richiesta di fare docce in comune con le poverette e fino al rapporto orale interrotto bruscamente dalla Polizia con una 65enne non in grado di intendere e volere.
Ad Ancona, frattanto le indagini vanno avanti per mettere a fuoco sia la posizione della figlia, parimenti volontaria e gratuita nella casa, nonchรฉ di altre eventuali partecipanti nel mandare avanti le necessitร dellโappartamento.
Sotto la lente di ingrandimento anche il comportamento osservato da tutti i tutori implicati nella vicenda, ben che vada dimostratisi clamorosamente non allโaltezza del computo affidatogli.
Da ultimo sarร interessante comprendere attraverso quali meccanismi una ex assistente sociale, per lโappunto ex e forte delle sole conoscenze di tecniche, leggi e consuetudini, abbia potuto โaccaparrarsiโ nel tempo siffatta e preziosa โmerce umanaโ.
O davvero lโopinione pubblica dovrร rassegnarsi ad ingoiare come vera la versione del gratuito volontariato?