𝗜𝗱𝗲𝗼𝗹𝗼𝗴𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗲𝗿𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗣𝗶𝗿𝗮𝗻𝗶 𝗲 𝗔𝗻𝘁𝗼𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶, 𝗥𝗼𝘀𝘀𝗮𝗻𝗼 𝗖𝗮𝗿𝗯𝗼𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶. 𝗖𝗵𝗶𝗮𝗿𝗼 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗼: 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝗶𝗿𝗲, 𝗱𝗮 𝗾𝘂𝗶 𝗮𝗱 𝘂𝗻 𝗮𝗻𝗻𝗼, 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘂𝗺𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶 𝗲𝗹𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗮𝗻𝘁𝗶𝗰𝗶𝗽𝗮𝘁𝗲, 𝘂𝗻 𝗵𝘂𝗺𝘂𝘀 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗼-𝘀𝗼𝗰𝗶𝗼-𝗰𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗰𝗮𝗽𝗮𝗰𝗲 𝗱𝗶 𝗮𝗰𝗾𝘂𝗶𝘀𝗶𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗻𝘀𝗼 𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝘂𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝗮𝗱 𝗮𝗽𝗽𝗮𝗻𝗻𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗟𝗮𝘁𝗶𝗻𝗶, 𝗽𝗲𝗿 𝗰𝗿𝗲𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗯𝗮𝘀𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟯𝟬, 𝗱𝗶 𝘂𝗻 “𝗣𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗰𝗼” 𝗶𝗻 𝗰𝘂𝗶 𝗹𝗮 ”𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗺𝗼𝗱𝗲𝗿𝗮𝘁𝗮” 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗮 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝘀𝗶, 𝗮𝗻𝗶𝗺𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗶 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮. 𝗟𝗮 𝗺𝗼𝘀𝘀𝗮 𝗴𝗶𝗮̀ 𝗯𝗲𝗻𝗲𝗱𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗮 𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗮 𝗖𝗶𝗰𝗰𝗶𝗼𝗹𝗶, 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮 𝗹𝗲 𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶, 𝗱𝗲𝘀𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘃𝗼𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗼𝘀𝗶𝗺𝗮𝗻𝗶, 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗻𝗶𝗺𝗮𝗻𝗼 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗮𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗶𝗹 𝗣𝗔𝗖 (𝗣𝗶𝗿𝗮𝗻𝗶-𝗔𝗻𝘁𝗼𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶-𝗖𝗶𝗰𝗰𝗶𝗼𝗹𝗶) 𝗹’𝗮𝘁𝘁𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮
Il nome c’è già: si chiama “Progetto civico-Osimo moderata”.
C’è anche il logo, bello e fatto: campo blu ocra con scritta in grassetto gialla “Progetto civico”, sottomontata dal richiamo in bianco, modalità stampatello, “Osimo moderata”.
Non a caso a Destra la figura stilizzata del Comune (lato piazza Boccolino) che sormonta tre cittadini osimani festanti, etichettati di verde, bianco e rosso, ordinati stile Tricolore.
Molto civico, molto di Destra. Il logo ideale, nelle mente del PAC al potere in città da giugno (PIRANI&ANTONELLI&CICCIOLI) per fare proseliti più rapidamente possibili in vista delle Comunali che verranno a breve.
A breve quando? Chi può dirlo? Nella mente dei triumviri l’obiettivo dichiarato è quello di resistere-resistere-resistere il più a lungo possibile. Almeno fino a febbraio così da avere, nell’ipotesi di accorpamento con le Regionali di ottobre 2025, un anno buono di tempo per far crescere il consenso al già sopranominato “dopo LATINI”.
Perché, anche questo è certo, il PAC è straconvinto di perdere le elezioni anticipate comunali che verranno e di consegnare la città a Michela GLORIO o al personaggio che a Sinistra vorranno inventarsi.
E magari è pure consapevole che una rovinosa sconfitta nel 2025 porterebbe l’elettorato ex civico e di Centro-Destra, quasi sicuramente, ad un bis probabile anche nel 2030, con l’obiettivo vero – nel lontanissimo 2035 – del futuro ultra 80enne Carlo CICCIOLI, del quasi 70enne Francesco PIRANI e del 68enne Sandro ANTONELLI di costruire una alternativa al mondo di LATINI.
Una sponda Civica e di Destra capace di pesare, da subito, almeno il 33%-35% del voto osimano, sperando di far crescere, in un decennio di semina, volti nuovi, ad oggi neanche nati alla politica.
Preparare la alternativa a LATINI, insomma. E visto che da qualche parte, secondo il PAC, si dovrà pur iniziare, quale migliore occasione del prossimo, imminente sfascio dell’alleanza con il Presidente dell’Assemblea regionale per addossare al padre della politica post democristiana di Osimo tutte le colpe del fattaccio?
A sorpresa, ma non tanto, il padre nobile, ideologo della grande operazione di sostituzione al centro – via LATINI, rimpiazzato dal duo PIRANI and ANTONELLI, benedetti da Destra da CICCIOLI – è il nuovo stratega della politica cittadina, il commercialista di entrambi di pro consoli, quel tal Rossano CARBONETTI già capace di lanciare in avanscoperta la moglie Federica FANTASIA, Assessore alla Cultura.
Il progetto appena abbozzato – ma subito abbracciato come salvifico dai principali attori protagonisti Francesco PIRANI e Sandro ANTONELLI, ripetiamo sostenuti in chiave personale da un CICCIOLI al momento staccato, in questa operazione civica, dal resto di Fratelli di Italia (partito all’oscuro della manovra) – prevede l’incontro tra quanto rimasto della gioiosa macchina da guerra di ANTONELLI e gli eterni scontenti, rimasti con LATINI; coloro insomma che al momento non hanno ancora tradito ma sulla cui incrollabile fedeltà, se sollecitata nelle corde giuste, sarà bene che LATINI in primis non si faccia troppe illusioni.
Anche perché, seppur sotto traccia, l’idea di “Progetto civico-Osimo moderata”, avanza veloce.
Del logo abbiamo già detto e ve lo presentiamo, al solito, in grande anteprima; sull’intento politico (sovvertire definitivamente il mondo LATINI) non ci sono soverchi dubbi; del risultato molto futuribile, chiave 2030-2035, che possa attestarsi da subito attorno ad un terzo dell’elettorato, per poi crescere nel tempo, abbiamo pure detto.
Sul conto dei padri fondatori ogni dubbio è stato svelato sin dalla prima mossa… cosa manca ancora a “Progetto civico-Osimo moderata” per uscire allo scoperto e saggiare il gradimento degli osimani?
Mancano i volti nuovi, i nomi da spendere, con una certa credibilità, in grado di fungere da tramite dal progetto dei proponenti alle menti degli osimani che non schierano a Sinistra e che LATINI, secondo l’idea del PAC, dovrebbe perdere progressivamente, fino a lasciare – nei propositi redatti senza l’oste di Casenuove – ogni speranza di rappresentanza.
Una prima riunione sperimentale di “Progetto civico”, non ufficiale ma in grado di registrare il battito del polso, parrebbe essere imminente e, da quanto captato dai nostri radar, sembrerebbe in procinto di essere celebrata già alla prima occasione utile, per i primi di ottobre.
Obiettivo dichiarato della cosiddetta fase zero: prendere più tempo possibile (ideale sarebbe consentire alla Giunta PIRANI di giungere a ridosso di Carnevale) e subito dopo intestare al LATINI la colpa del tracollo a tutto vantaggio dei cattivi Rossi… così da porre all’incasso una facile cambiale anti Sinistra.
Anticipazione per anticipazione siamo in grado di non escludere la presenza di Francesco PIRANI, di nuovo proposto a Sindaco, nel 2025.
Se infatti “Progetto civico” si ripropone di seminare da subito per raccogliere solo un domani, è indubbio che un candidato Sindaco credibile, da spendere tra circa un anno, non possa saltar fuori facilmente, neanche investendo su una forte accelerazione.
Un anno passa molto più velocemente di quanto non si possa credere e poi come negare a PIRANI, dopo averci messo la bocca, di pensare legittimamente di aver diritto ad una rivincita immediata sugli eventi? Insomma, visto mai che… Nessuno oggi potrebbe dirlo, in un senso o nell’altro.
Botta di conto finale, fatto a nostro modesto parere, senza quel che resta, qualsiasi cosa accadrà nei prossimi mesi, il protagonista del consenso cittadino al Centro: Dino LATINI.
Obiettivo realistico dell’operazione PAC… mettere insieme i 6.499 voti al primo turno ottenuti l’8 giugno da PIRANI e i 4.656 portati in qualche modo a casa da ANTONELLI (per un totale di 11.155, sia pur comprensivi dell’intero pacchetto LATINI) per sperare di confermarne almeno la metà, mettere all’angolo il Drago di Casenuove, incrociare le dita per poi vedere l’effetto che fa…