𝗢𝗯𝗶𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗹𝗮𝗯𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗲𝘅 𝗱𝗲𝗺𝗼𝗰𝗿𝗶𝘀𝘁𝗶𝗮𝗻𝗼, 𝗿𝗶𝘁𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗶𝗻 𝗮𝗺𝗯𝗶𝘁𝗼 𝗿𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗮 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗱𝗮 𝗼𝗳𝗳𝗿𝗶𝗿𝘀𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘂𝗺𝗶𝗯𝗶𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗹 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼-𝗦𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗶𝗱𝗲𝗲; 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗽𝗲𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗮𝗶 𝗺𝗮𝗿𝗰𝗵𝗶𝗴𝗶𝗮𝗻𝗶, 𝘁𝗿𝗮 𝘂𝗻 𝗮𝗻𝗻𝗼, 𝗮 𝗻𝗼𝘃𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 ’𝟮𝟱, 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼 “𝗮𝗴𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗯𝗶𝗹𝗮𝗻𝗰𝗶𝗮”
Base popolare si fa “laboratorio politico aperto al dialogo e al contributo di idee di tutti, dove la realtà abbia il primato rispetto alla sterile contrapposizione ideologica e di parte”.
E’ quanto ha deciso il primo congresso del neo movimento ex democristiano, svoltosi sabato a Portonovo in vista delle Regionali del prossimo anno, ribadendo la “centralità dei valori” nel solco della tradizione del popolarismo italiano ed europeo, portata avanti oggi dal partito Popolare europeo.
Valori della persona, del diritto alla vita, della libertà, della giustizia e della dignità di ogni essere umano, ad ispirare l’azione sociale e politica del neonato laboratorio.
Nel documento riassuntivo dei lavori è stato viene sottolineato l’impegno a esaltare i principi cattolici nel sociale “di solidarietà, sussidiarietà (?) e giustizia, per un riformismo capace di incidere nel profondo l’attuale situazione di crisi nel rapporto tra cittadini ed Istituzioni… al fine di risolvere le troppe criticità che incombono sul territorio regionale, nel Paese e in Europa”.
Allo stesso tempo si auspica “nel contesto di una Europa unita e democratica, la crescita della nostra comunità marchigiana promuovendo la cultura e il valore del lavoro e della libertà di impresa quali espressioni e realizzazioni della persona umana”.
Base popolare, convinta che “i modelli centralisti dei partiti siano superati” intende “dare voce ad un’ampia pluralità di soggettività culturali, associative, civiche e politiche per dare vita ad un progetto aperto e inclusivo”.
Insomma Bp vuol essere, da subito, “un laboratorio politico” aperto al dialogo e al contributo di idee di tutti, dove la realtà abbia il primato rispetto alla sterile contrapposizione ideologica e di parte”, proponendo i propri uomini e le proprie idee quale “luogo laico di incontro tra le culture e storie gloriose del Popolarismo cattolico, del Riformismo, e del Liberalismo democratico”.
Obiettivo da subito: “Affrontare in concreto i problemi delle persone, rifuggendo da slogan e parole vuote proprie dei populisti”.
Il Congresso di Portonovo ha quindi eletto, per acclamazione, l’osimano Raimondo ORSETTI, 66 anni, quale Coordinatore regionale, oltre ad aver nominato i vari organi interni del partito, tra cui il neo Comitato direttivo a cui spetterà imbastire le prime trattative, una volta definito il versante (probabilmente a sostegno del Centro-Sinistra) su cui posizionarsi e far convergere le rinnovate aspirazioni dei centristi duri e puri.