𝗜𝗻 𝗽𝗼𝗰𝗼 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗱𝗶 𝗺𝗲𝘇𝘇’𝗼𝗿𝗮 𝗶𝗹 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗣𝗮𝘀𝘀𝗮𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗵𝗮 𝗶𝗻𝗳𝗶𝗹𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗳𝗶𝗹𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝗰𝗼𝗿𝗱 𝗻𝗲𝗴𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗱𝗮 𝗳𝗮𝗿 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗮𝗿𝗲. 𝗔𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗮𝗻𝗻𝗮 𝗶𝗻 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗱𝗮 𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝗴𝗲𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗶𝗻 𝗮𝗿𝗿𝗶𝘃𝗼 𝗮𝗱 𝗮𝗽𝗿𝗶𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗲𝘃𝗮𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗮𝗶 𝗱𝗼𝗺𝗶𝗰𝗶𝗹𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗲 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘂𝗹𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗴𝘂𝗶𝗱𝗮 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗼 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗲 𝘀𝘁𝘂𝗽𝗲𝗳𝗮𝗰𝗲𝗻𝘁𝗶. 𝗟𝗮 𝗽𝗮𝘁𝗲𝗻𝘁𝗲? 𝗣𝗲𝗿𝗱𝘂𝘁𝗮 𝗮 𝟮𝟮 𝗮𝗻𝗻𝗶, 𝘀𝗲𝗱𝗶𝗰𝗶 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗳𝗮
Emanuele CARLONI, il giovane 38enne di Passatempo, inseguito l’altro giorno per una decina di chilometri dai Carabinieri per essere evaso dagli arresti domiciliari… al momento della fuga e del frontale con l’auto del Norm, era anche sotto effetto di sostanze stupefacenti.
A rilevarlo gli agenti della Polizia locale di Porto Recanati, diretti dal Comandante Sirio VIGNONI, intervenuti sul lungomare Scarfiotti, nei pressi del parcheggio di un supermercato, per verbalizzare gli effetti dell’incidente scaturito tra l’Audi dell’osimano e l’autoradio inseguitrice dei Carabinieri.

Con l’occasione CARLONI rimase lievemente contuso e venne condotto al pronto soccorso di Civitanova Marche per gli accertamenti del caso, tra cui – visto quanto accaduto – il test anti droga; rilievo clinico che, a distanza di un paio di giorni, a messo nudo le reali condizioni psico-fisiche, alterate, dell’indisciplinato automobilista di casa nostra.
Indisciplinato, purtroppo, anzi che no visto che l’uomo, come già anticipato, è stato multato assai pesantemente con una sanzione di 5.100 euro, essendo stato colto alla guida del mezzo nonostante la patente gli sia stata revocata già dal 2009, ovvero da quando CARLONI era un ragazzo di 22 anni.

A questo punto il bilancio dell’ennesima bravata commessa dal passatempese può dirsi completo: in poco più di mezz’ora CARLONI è riuscito ad evadere dai domiciliari, farsi inseguire, rendersi autore di un frontale con la Gazzella dei Carabinieri, finire al pronto soccorso, farsi rispedire dal giudice ai domiciliari per un cumulo di pena, essere rinviato a giudizio (prossimo 29 aprile) per evasione e resistenza a pubblico ufficiale, farsi multare per 5.100 euro per la patenta revocata da 16 anni e infine di nuovo a processo per guida in stato positivo all’assunzione di stupefacenti!
Un autentico record di stupidaggini difficile da peggiorare, oltretutto aggravato anche dalle giustificazioni portate: la necessità di recarsi ad un incontro di lavoro (non autorizzato) e la paura immotivata alla vista dei Carabinieri.
Per finire, comminata dalla Polizia locale portorecanatese anche una seconda multa, stavolta di 397 euro con destinazione i familiari, per l’incauto affidamento dell’auto.
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