𝗣𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼, 𝗶𝗻 𝗮𝘁𝘁𝗲𝘀𝗮 𝗮 𝗺𝗶𝗻𝘂𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗧𝗮𝗿 𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗼𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗽𝗼𝗿𝗿𝗲 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝗮 𝘁𝗿𝗲 𝗺𝗲𝘀𝗶 𝗮𝘃𝘃𝗶𝗹𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀, 𝗳𝗼𝗿𝘀𝗲 𝗹’𝘂𝗹𝘁𝗶𝗺𝗮 𝘀𝗲𝗿𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮 𝗣𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗼, 𝗱𝗶 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗼 𝗹𝗮 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗺𝗼𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘁𝗿𝗼𝗽𝗽𝗲 𝗴𝗶𝗮̀ 𝘃𝗶𝘀𝘀𝘂𝘁𝗲. 𝗜𝗻 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗮 𝟮𝟬𝟬 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗿𝗶𝗽𝗲𝘁𝘂𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘇𝗶𝘁𝘁𝗶𝘁𝗼 𝗣𝗶𝗿𝗮𝗻𝗶 𝗲 𝗔𝗻𝘁𝗼𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶 (𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁’𝘂𝗹𝘁𝗶𝗺𝗼 𝗵𝗮 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗶𝗻𝗼 𝗹𝗮𝗻𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗺𝗶𝗰𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗼𝗹𝗹𝗮!) 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶𝘀𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗿𝗴𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗮𝗹 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗼. “𝗣𝗼𝘀𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗳𝗮𝗿 𝗽𝗼𝗰𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝘃𝗼𝗶, 𝗹𝗮 𝗹𝗲𝗴𝗴𝗲 𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗦𝗴𝗿”. 𝗘 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗹𝗮 𝗿𝗶𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮
Surclassato dalla popolazione di San Paterniano, fin quasi a subire l’umiliazione di essere trattato a pesci in faccia!
Per PIRANI e soci prima ancora del Tar (sentenza attesa a minuti) la serata di ieri non si p confermata la migliore delle idee possibili… travolti senza ostacoli dalla cittadinanza locale presentatasi alla riunione anti-cacca al limite del feroce!
Nonostante la claque “assoldata” alla bisogna, attraverso il passa parola garantito al Sindaco dal fratello Michele, autista (a riempire come un uovo il salone parrocchiale con circa 200 presenze), il dopo cena a San Paterniano verrà ricordato, tra tutti, come il meno piacevole in assoluto e di gran lunga.
Che la trippa da distribuire agli infuriati gatti locali non fosse ne sufficiente per quantità e ne apprezzabile per qualità, han pensato a metterlo subito in chiaro i residenti, fuori da ogni grazia di Dio possibile e intenzionati a massacrare, se necessario non solo a parole, ogni bastian contrario.
Il primo a pagarne le spese, come prevedibile, è stato Sandro ANTONELLI, ovvero colui che, nella sua testa (e sua soltanto), ha elaborato per mesi l’idea malsana di poter essere il nuovo Sindaco di Osimo, fin quasi ad autoconvincersi di essere davvero lui er mejo figo del bigonzo.
Precipitato a terra, con danni. Ieri la cittadinanza lo ha letteralmente afferrato dal ramo dell’albero su cui pendeva metaforicamente, per strattonarlo a terra quasi con violenza… come per liberarsi di un usurpatore, di uno che, anziché lavorare per il popolo parrebbe ben più adatto a viverci. Alle spalle ma vivere del popolo.
Dopo appena un minuto dalla apertura dei lavori, forse meno, in cui ANTONELLI ha chiesto la parola per provare a saggiare gli umori della folla, l’Assessore è stato costretto alla ritirata strategica, interrotto una, due, tre volte dalla platea… fino al clamoroso forfait con il lancio del microfono verso il pubblico che, per fortuna, non ha raccolto la provocazione.
Non è andata meglio, con queste premesse, neanche al Sindaco Francesco PIRANI che, anch’egli, ha provato per una decina di volte, inutilmente, a riprendere le fila del discorso mai pronunciato da ANTONELLI, venendo puntualmente interrotto ogni qual volta ha lasciato intendere ai cittadini di avere, piacevolmente, le mani legate. E di non poter altro, per loro, che portare i propri auguri e comprensione umana per gli inevitabili disagi in arrivo con centomila tonnellate e oltre di cacca da trasformare in biometano attraverso i due impianti già acquisiti da SGR.
Peccato non poter trasmettere un riflesso filmato della serata che, probabilmente avrebbe ben meritato una diretta web via Facebook, ma il clima è apparso per tutto il tempo da stadio… come quando al 90° e oltre l’arbitro fischia contro alla squadra di casa un rigore inventato.
Autentici “bou” di scherno (che se PIRANI non fosse, come senz’altro è, inequivocabilmente di pelle bianca, avrebbero potuto far pensare ad ululati di dileggio razziale) hanno messo fine alla degradante pantomima, non prima che dal pubblico si alzasse, forte, la madre di tutte le domande: “Vogliamo sapere dal Sindaco di Osimo da che parte sta? Con i cittadini di San Paterniano e Casenuove e di Osimo o con la SGR?”.
Al requisito stringente, PIRANI non ha mai risposto, facendo oltremodo lievitare la temperatura ambientale, già al limite dell’esplosione.
Ultimo infruttuoso tentativo, allorquando PIRANI, vistosi perso e senza più argomenti, ha lanciato nello stagno ribollente di rabbia l’idea di un prossimo confronto eventuale, allargato alla SGR, parte interessata al pari della cittadinanza.
E’ stato a questo punto che il massimo rappresentante, ancora per pochi minuti, dei cittadini osimani, è stato ricoperto da un’ultima salva di “vaffa” che hanno, di fatto, messo fine alla incresciosa serata.