𝗔 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝟮𝟯 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗱𝗮𝗹 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗲𝗽𝗶𝘀𝗼𝗱𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝗹𝗶𝗽𝗲𝗻𝗱𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘁𝗼𝗺𝗯𝗲, 𝘀𝗶 𝗲̀ 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗹𝘂𝘀𝗮 𝗹𝗮 𝘀𝗶𝗻𝗴𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 𝘃𝗶𝗰𝗲𝗻𝗱𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗲𝘅 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗲𝗿𝗰𝗶𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗳𝗶𝗼𝗿𝗶. 𝗟’𝗼𝘀𝗶𝗺𝗮𝗻𝗼, 𝗼𝗴𝗴𝗶 𝟲𝟳𝗲𝗻𝗻𝗲, 𝗮𝘃𝗲𝘃𝗮 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝘃𝗲𝗻𝗱𝗶𝘁𝗮, 𝗱𝗮 𝗮𝗺𝗯𝘂𝗹𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗮 𝘀𝗲𝗱𝗲 𝗳𝗶𝘀𝘀𝗮, 𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗲 𝗮𝗱 𝘂𝗻 “𝗯𝗮𝗿𝗮𝗰𝗰𝗵𝗶𝗻𝗼” 𝗮𝗯𝘂𝘀𝗶𝘃𝗼, 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗺𝘂𝗿𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗮𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗹’𝗶𝗻𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗶𝗺𝗶𝘁𝗲𝗿𝗼 (𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝗶𝗻 𝗽𝗶𝗲𝗱𝗶), 𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗲𝗴𝗶𝗰𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗼𝘀𝘀𝗲𝗿𝘃𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗺𝗼𝘀𝘀𝗲 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗮𝘃𝗮𝗻𝗼 𝘀𝘂𝗶 𝘀𝗲𝗽𝗼𝗹𝗰𝗿𝗶 𝘂𝗻 𝗼𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗳𝗹𝗼𝗿𝗲𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝗰𝗮𝘀𝗮 𝗼 𝗮𝗰𝗾𝘂𝗶𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗼𝘃𝗲!
*********************************
Buon compleanno OSIMO OGGI! Soffiamo oggi sulle nostre prime 27 candeline!
Potrà sembrare ripetitivo ma davvero il futuro di OSIMO OGGI sembra legato al filo del buon cuore di quanti ci leggono e seguono con passione fin dal 4 settembre 1998.
Differenza fondamentale: all’epoca OSIMO OGGI aveva un piccolo prezzo di copertina (2.000 lire) da pagare in edicola… oggi le edicole hanno cambiato mestiere per dare spazio al tutto subito e gratis.
Tutto subito non abbiamo difficoltà a regalarlo, ogni giorno, agli osimani e ai nuovi lettori dei dintorni che la Rete ci assicura per fortuna… sul gratis vedete voi… ognuno con la proprie possibilità e desiderio di preservare ad Osimo una delle sempre più rare fonte libere informative in circolazione.
Fin quando sarà opportuno; fino a quando sarà possibile.
Grazie!
ATTENZIONE CARTA RINNOVATA!

𝗣𝘂𝗼𝗶 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗣𝗼𝘀𝘁𝗲𝗣𝗮𝘆 5333 1750 9752 6856 (𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗗𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜)
𝗢𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗯𝗼𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗼 𝗯𝗮𝗻𝗰𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗜𝗯𝗮𝗻 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜 𝗜𝗧𝟳𝟵𝗝 𝟯𝟲𝟬𝟴 𝟭𝟬𝟱𝟭 𝟯𝟴𝟮𝟯 𝟯𝟴𝟬𝟵 𝟰𝟯𝟯𝟴 𝟭𝟮
𝗢𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗶𝗻𝘃𝗶𝗼 𝗣𝟮𝗣 (𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝘁𝗶𝘃𝗶) 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗲𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝟯𝟵𝟯.𝟯𝟯.𝟬𝟵.𝟯𝟲𝟲 – 𝗻𝗼𝗺𝗶𝗻𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜 – 𝗮𝗹 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗲𝗹𝗲𝗻𝗰𝗼 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗪𝗵𝗮𝘁𝘀𝗮𝗽𝗽!
𝗢𝘃𝘃𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗲 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗚𝗥𝗔𝗧𝗜𝗦!
𝗜𝗻 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗰𝗮𝘀𝗼 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗲𝘁𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗲𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗰𝗲𝗹𝗹𝘂𝗹𝗮𝗿𝗲, chiedendolo in Redazione, 𝗰𝗼𝗽𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝘂𝗹𝘁𝗶𝗺𝗮 𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 𝗮𝗽𝗽𝗲𝗻𝗮 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮 𝗢𝗦𝗜𝗠𝗢 𝗢𝗚𝗚𝗜, 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗻𝗱𝗮𝗿𝗹𝗮 𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮𝗿𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝘀𝗶𝘁𝗼.
INTANTO GRAZIE! 𝗩𝗲 𝗹𝗼 𝗰𝗵𝗶𝗲𝗱𝗲𝗿𝗲𝗺𝗼 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝗶𝗹 𝗾𝘂𝗼𝘁𝗶𝗱𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝘀𝗰𝗶𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗲𝗱𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮 virtuale 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗮𝘀𝗮.
Grazie!
*******************
di Sandro PANGRAZI
Dovrà rendersi disponibile a scontare la pena, prestando la propria manualità in lavori di pubblica utilità.
E’ quanto ha deciso il giudice Carlo CIMINI che, ieri ad Ancona, ha condannato l’ex fioraio (da sempre abusivo presso il chiosco antistante il cimitero di San Biagio) il 67enne Marco MAZZIERI, alla pena di un anno di reclusione, pena sospesa.

Per non entrare in carcere, l’uomo – ha specificato il Tribunale al commerciante ambulante osimano, già alla lettura della sentenza – dovrà riparare ad anni di molestie e di vilipendio perpetrati in danno delle tombe dei familiari dei mancati clienti (di alcuni in particolare), accettando la misura alternativa che verrà formalizzata in accordo con i servizi sociali osimani.
Con la sentenza odierna, a distanza di 23 anni da un primo arresto subito da MAZZIERI nel 2002 (per le stesse condotte negative reiterate nel 2020 a distanza di ben 18 anni e sempre ai danni delle stesse vittime, tanto da costargli la revoca della licenza da parte del Comune di Osimo), per i residenti di San Biagio e i frequentatori del camposanto c’è ora almeno la speranza di girare pagina e archiviare per sempre la vicenda MAZZIERI nell’album dei brutti ricordi.

Certo per risolverla all’istante, risparmiando ad una anziana coppia di genitori lo snocciolare di strani episodi sulla lapide di un figlio morto in giovane età, sarebbe bastato che le Amministrazioni comunali – nel 2002 con LATINI e nel 2020 con PUGNALONI – si fossero ricordate, magari attraverso l’operato della Polizia municipale, che quel baracchino in muratura per la vendita di fiori (trasformato in sede fissa del commercio di MAZZIERI e posizionato strategicamente proprio in direzione dell’ingresso del cimitero rurale) non doveva trovarsi in quel luogo risultando, da sempre, abusivo!
Entrambe le amministrazioni non si accorsero e/o chiusero un occhio…tanto che ancora oggi non c’è traccia della promessa demolizione.
Per fortuna dei residenti, da tempo non si registrano più tracce neanche di Marco MAZZIERI e della mania, tutta particolare, di vendicarsi per anni e anni sui clienti mancati, rei non tanto di portare fiori sulla tomba… ma di portarli prelevati dal giardino di casa o acquistati chissà dove!

Cinque anni fa, così, per arrivare ad incastrare di nuovo Marco MAZZIERI alle proprie responsabilità, dovettero così intervenire i poliziotti della Squadra mobile (tra l’altro ex colleghi della coppia presa di mira!) che dopo aver discretamente pedinato per qualche giorno le mosse dell’ambulante, decisero di tagliar corto e piazzato un paio di telecamere all’interno del cimitero, in direzione della tomba messa nel mirino da MAZZIERI, riuscendo in breve a ottenere le prove dell’accanimento maniacale dell’osimano!
Fiori recisi, lampadine svitate, terriccio sulla lapide e persino qualche intimidatorio lancio di sassi verso gli anziani intenti in preghiera.
Per la cronaca, nel 2020 dopo l’installazione – tra i cipressi antistanti le tombe – di occhi elettronici da parte di poliziotti mimetizzati in tuta da operai, gli episodi andarono a scemare sino finalmente a concludersi.
Ciò non servì a MAZZIERI per evitare una nuova denuncia, stavolta a piede libero, con l’accusa di stalking e danneggiamento; capi di accusa che il dottor CIMINI ha derubricato, in sede di giudizio, nei reati meno gravi di molestie e vilipendio di tomba.
Da parte sua l’imputato, difeso dall’avvocato Mauro SARACENI, ha sempre rigettato ogni addebito contestato dalla Procura, fino ad arrendersi di fronte all’evidenza delle immagini immortalate dalle spy-cam e alla conseguente condanna con la libertà sub judice
QUI il tuo gradito commento: