𝗔𝗣𝗣𝗔𝗥𝗘𝗡𝗧𝗔𝗠𝗘𝗡𝗧𝗢 𝗖𝗢𝗡 𝗔𝗡𝗧𝗢𝗡𝗘𝗟𝗟𝗜, 𝗜 𝗖𝗢𝗡𝗧𝗜 𝗡𝗢𝗡 𝗧𝗢𝗥𝗡𝗔𝗡𝗢 𝗠𝗜𝗖𝗔
𝗗𝗘𝗟 𝗕𝗢𝗧𝗧𝗜𝗡𝗢 𝗣𝗥𝗢𝗠𝗘𝗦𝗦𝗢 𝗗𝗜 𝟰.𝟲𝟱𝟲 𝗩𝗢𝗧𝗜, 𝗩𝗘𝗥𝗦𝗔𝗧𝗜 𝗔 𝗣𝗜𝗥𝗔𝗡𝗜 𝗦𝗢𝗟𝗢 𝟭.𝟬𝟵𝟮!

𝗟𝗮 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗮 𝗺𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗯𝘂𝗼𝗻 𝘃𝗶𝘀𝗼 𝗮𝗹 𝗰𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗴𝗶𝗼𝗰𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲𝗮𝘁𝗼, 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗽𝗲𝗿𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝘀𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗿𝗶𝘀𝗶 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿 𝗽𝗶𝗲𝗱𝗲 𝗮 𝗣𝗮𝗹𝗮𝘇𝘇𝗼… 𝗺𝗮 𝗰𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗹’𝗮𝗰𝗰𝗮𝗱𝘂𝘁𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝘃𝗲𝗿𝗿𝗮̀ 𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗮 𝗴𝗿𝗮𝘁𝗶𝘀 𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗯𝗮𝗻𝗰𝗮 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮, 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘃𝗼𝗰𝗲 𝗰𝗿𝗲𝗱𝗶𝘁𝗶 𝗲𝘀𝗶𝗴𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶

“Youston, abbiamo avuto un problema!

Qui Apollo 13, messaggio urgente: dei 4.656 rimbocchi di uranio, promessi dal Comandante Sandro ANTONELLI con l’approvigionamento del 16 giugno, solo 1.092 grammi sono giunti a bordo, appena 23 ogni 100! Non assicuriamo buon fine della missione.

Che succede, Youston… rispondete! Attendiamo comunicazioni in tempo reale sul da farsi”

Pare che il comandante Jim LOVELL, sosia osimano di Francesco PIRANI, non ne farà un problema con la Nasa. E che la missione appena decollata potrà procedere, seppur navigando a vista e con tutte le precauziono del caso.

Soprattutto perché, come l’equipaggio della missione Apollo 13 riuscì a far ritorno sano e salvo sul pianeta Terra, nonostante l’esplosione di un serbatoio di ossigeno avvenuto in volo, alla volta della Luna, così la squadra “Pira-Telli” è comunque riuscita, al netto di qualche difficoltà superiore rispetto ai problemi incontrati dagli astronauti americani nel ‘73, a metter piede sul misterioso pianeta “Cinghialone”, vincitori come da programma.

Ma quanta fatica! A conti fatti, di 3.790 voti di vantaggio di cui godevano i “Pirati” alla riapertura dei seggi elettorali, solo 162 sono rimasti al proprio posto, sani e salvi da qualsiasi fibrillazione. 162 voti utili a fare la differenza ma pur sempre appena il 4.39% del conto in banca Antonelliano!

E il restante 95 e passa %? Il grosso per non dire la torta intera? Sparita, dissolta, evacuata, mai vista!

Le due tabelle che proponiamo (la prima analitica sezione per sezione, la seconda suddivisa per frazioni e/o quartieri) sono effettivamente impietose e fotografano 15 giorni di sostanziale disimpegno dell’intera, poderosa, macchina elettorale messa in campo da sette liste, scese di fatto a sei, a sostegno dell’ingegnere meccanico e in teoria anche dell’imprenditore civico.

In particolare narrano di 2.217 elettori in tutt’altre faccende domenicali affaccendati e persino di 673 osimani, non catechizzati come sarebbe dovuto avvenire, passati direttamente da ANTONELLI a Michela GLORIO con la stessa facilità di bere un bicchiere d’acqua!

Ne sono così restati, per fortuna, almeno i rimasti 1.765, utili a non farsi beffare da una tenacissima GLORIO ma estremamente fallimentari quale valenza politica.

Anche il “fortino” di Campocavallo, venduto da sempre come territorio Antonelliano doc, inespugnabile per qualsiasi altra armata nemica, ha in realtà regalato pochi consensi a Destra (273 su 585) e assai più a Manca (109 alla GLORIO e 203 al mare, monti, collina o più facilmente al vicinissimo Musone).

La debacle incassata, come inevitabile dopo comunque esser riusciti a centrare l’obiettivo esiziale di stanare dalla boscaglia il temuto Cinghiale grosso, verrà accolta da PIRANI e dal resto della variegata maggioranza, col sorriso in bocca.

Troppo presto per puntare i piedi e ufficializzare la prima dissonanza di maggioranza senza aver messo piede a Palazzo! Non accadrà quindi nulla con la formazione della Giunta e la nomina delle poltrone Cda ampiamente reclamate e promesse.

Non verranno messi in discussione i ricchi accordi pre ballottaggio e nessuno dovrebbe, troppo presto, ricevere il via libera per lagnarsi pubblicamente del trattamento.

Insomma tutti fingeranno di essere felici e contenti ma tutti sapranno: ANTONELLI di aver iniziato col piede sbagliato, PIRANI di aver depositato in banca punti preziosi da far crescere e porre all’incasso quando i punti saranno maturi, pronti a pagare plus valenze e interessi altisonanti.