𝗖𝗮𝗿𝗿𝗼𝘇𝘇𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗹’𝗼𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗻𝗮 𝗶𝗻 𝘃𝗶𝗮 𝗕𝗮𝘁𝘁𝗶𝘀𝘁𝗶, 𝗣𝗲𝗽𝗽𝗲 𝗕𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗵𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮𝘀𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻’𝗲𝗽𝗼𝗰𝗮 “𝗶𝗻 𝗯𝗶𝗮𝗻𝗰𝗼 𝗲 𝗻𝗲𝗿𝗼” 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗹𝗼 𝘀𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼, 𝗼𝗿𝗺𝗮𝗶 𝘁𝗼𝘁𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗳𝗳𝗶𝗱𝗮𝘁𝗮 𝗮𝗹 𝗹𝗶𝗯𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗶. 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮 𝗹’𝗮𝗺𝗮𝘁𝗮 𝗺𝗼𝗴𝗹𝗶𝗲 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗮, 𝘁𝗿𝗲 𝗳𝗶𝗴𝗹𝗶 𝗲 𝘂𝗻 𝗯𝘂𝗼𝗻 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼 𝘂𝗻𝗮𝗻𝗶𝗺𝗲
La notizia della perdita, a 93 anni, di Giuseppe SANTORI, stamani, può aver lasciato molti, diremmo quasi tutti, senza reazioni particolari. Se però si completa la notizia del manifesto a lutto, la lettura di quel soprannome particolare – Peppe Bello – non può non risvegliare in molti ricordi di una Osimo del passato, che non c’è più.
La scomparsa di Peppe Bello, carrozziere degli anni del boom, amante delle belle auto sportive e delle donne (un vero e proprio Donne & Motori dell’Italia e della Osimo in bianco e nero), non può lasciare indifferenti quanti, più giovani, l’hanno accompagnato nel suo cammino terreno.
Un signore di altri tempi, sempre positivo, con la fissa per il proprio lavoro e per la bellezza muliebre (da qui forse l’origine e la spiegazione del proprio nomignolo, onorato in carriera da Peppe… sia quando la domenica parcheggiava in piazza i propri gioielli rimessi a nuovo (SANTORI amava in particolare il genere sportivo e cabriolet) che quando narrava delle proprie mirabolanti avventure col gentil sesso, improbabili ma pur sempre fino ad un certo punto, tanto da lasciare negli astanti almeno il dubbio “Ma sarà vero…”
Peppe BELLO rientrava a buon diritto nell’armamentario degli uomini, aneddoti e situazioni propri della vita di paese che fu, oggi irripetibile. Personaggi il cui ricordo commuove quanto oggi ne salutano, ad uno ad uno, i protagonisti in estinzione. Fatalmente come in ogni epoca.
L’ultimo saluto a Giuseppe SANTORI questa mattina alla Sacra Famiglia (ore 11), accompagnato dall’adorata moglie Piera, i figli Luigi, Angelo e Maria, il resto della famiglia e dal cordoglio di quanti hanno sorriso con lui.

Cinzia POLVERIGIANI: “Ciao Pe… carissimo amico di Babbo; noi ti conoscevamo come “Peppe Bello” … carrozziere di talento. Appassionato di bellissime auto e diciamo pure, con tutto il rispetto, di Belle Donne come la sua signora Piera, bella mora!!! Babbo diceva che le macchine più belle le avevi avute tutte… Eri persino al matrimonio dei miei, ho una foto o due memorabili. Sfreccia tra le nuvole, passa a prendere babbo e divertitevi”.
Enzo CHIARENZA: “Ci ho parlato l’altra domenica, 6 aprile, in piazza. C’è lo aveva portato il figlio Luigi e gli ho detto se aveva ancora la stecca da biliardo a cui teneva tanto. Mi ha risposto dicendo una compassionevole bugia… “Ancora ci vado a giocare!”. Gli ho risposto con un piccolo sorriso. Bravo Peppe! L’ho salutato ed è stata l’ultima volta. Ciao Peppe, riposa in pace”.
Biba CIARROCCHI: “Un gentleman di altri tempi; un abbraccio ai suoi cari e alla splendida Piera”.
Paolo CATENA: “Se ne va un altro mitico personaggio di una Osimo che ormai non c’è più… Ciao Peppe! Un abbraccio a Gigio e a tutta la famiglia”.
Giuseppe POLINORI: “Il mio carrozziere! Riposa in pace Peppe!”.
Daniele CASTRICO: “Ciao Peppe! Sempre con la tua Saab nera cabrio tirata a lucido, parcheggiata in piazza tutte le domeniche. Sentite condoglianze a tutta la famiglia”.
Maria Grazia MARCHEGIANI: “Lo ricordo benissimo, aveva l’officina lì davanti dove aspettavo la corriera per andare a casa, dalla Caio Giulio Cesare. Poi andavo alle medie con Luigi”.
Gilberto GIOACCHINI: “Una ed unica bandiera della nostra Osimo. Condoglianze vere alla famiglia. Ciao Peppino”.
Roberto LUCCHETTI: “Persona di una simpatia unica, grande amico e vicino di casa. Le chiacchierate sulle macchine (golf GTI). Lo ricordo con gran affetto. Mi dispiace veramente ma la vita è questa. Esprimo condoglianze alla famiglia. Ciao Peppe Bello”.
Milena CAPPELLACCIO: “Un gentiluomo. Ricordo con affetto i suoi modi e l’ironia con cui abbracciava la vita”.
Giorgio COSTA: “Condoglianze; un pezzo di storia di Osimo che se ne va. Purtroppo”.
Bruno BOTTEGONI: “Una delle più belle persone che abbia mai conosciuto. Buon viaggio Peppe… Condoglianze alla famiglia”.
Lucia AIELLO: “Davvero una persona “singolare” e tanto piacevole… sempre sorridente, educato, ironico e divertente… mai visto di cattivo umore… riusciva sempre a farti sorridere. Una bella persona. Riposa in pace Peppe”.
Giuseppe Maria BAIOCCO: “Ciao Peppino: ero giovanissimo e tu con qualche anno di più, ne abbiamo passate molte insieme. D’estate alla Rotonda sul mare di Senigallia o la Conchiglia di Sirolo. Una sera ricordo che facemmo a gara nel chiedere di ballare con Miss Italia tra te, Silvano (l’orefice POLVERIGIANI) e me. Per tutta la serata l’addiamo come sequestrata! Riposa in pace amico mio”.
QUI il tuo commento: