LA MOGLIE SMENTISCE IL CAPOGRUPPO PD
“INRCA SARÀ BELLO PER TE; IO RESTO ASUR!”
Laura Bagaloni in Campanari, infermiera, a sorpresa tra coloro che hanno preferito restare
Tra moglie e marito… si sa, gli antichi invitavano a non mettere il dito.
A quel tempo, però, il Partito democratico non era stato ancora inventato e anche le paci familiari, per l’uomo di casa, erano più semplici o almeno meno complicate da riportare in porto.
L’uomo di casa era Giorgio Campanari e se Giorgio Campanari si fosse fatto convinto che Inrca è il Paradiso e Asur l’inferno… la moglie Laura Bagaloni, infermiera al S.S. Benvenuto e Rocco come si chiamava una volta, per quanto scaltra e armata come tutte le mogli di doti femminili a presa diretta in quantità su noi poveri maschietti, non sarebbe riuscita a spuntarla.
Inrca è il futuro – le avrebbe certamente magnificato il capogruppo del PD – sono tutti belli, buoni e bravi; metti poi avesse ragione Berlusconi (ma questo Campanari lo ha solo pensato) che andremo a campare tutti almeno 120 anni, ci sarà da divertirsi con gli italiani a fare la coda per chiedere di essere curati ad Osimo! Basta, ho deciso. E Inrca sia.
Difficile, però, che nel 2018 le cose tra moglie e marito possano ancora essere regolate come hai tempi che furono. Più facilmente, potendo ronzare, non visti, tra le pareti familiari, avremmo ascoltato questo genere di colloquio.
“Laura cara ma ti rendi conto della fortuna che ci è capitata?” – rapida riflessione, incrocio degli occhi dubbioso e immediata correzione di tiro: “Va bè, questa o quella per me pari sono…”.
Ma anche a metterla col Rigoletto l’espressione della signora Laura non prometteva nulla di buono. Andateci voi a toccare una donna sui propri interessi economici, chiunque vogliate influenzare… capireste al volo che non c’è partita.
Troppo forte la volontà e prima ancora il fiuto femminile rispetto a qualsiasi possibile argomentazione contraria. Tempo perso.
E appunto vistosi perso, il povero capogruppo l’ha buttata in politica cercando di toccare le corde, se non dell’amor proprio, almeno dell’unità familiare.
“Ma Laura, sono il capogruppo del partito De-mo-cra-ti-co – ha scanzionato Campanari sillaba per sillaba sperando di far valere tutta l’importanza politica del ruolo ricoperto – ho lottato un anno intero a far intendere agli osimani che senza Asur, un pò di fortuna e un paio di scarpe nuove si può vivere lo stesso. L’importante è la salute! In più, amore mio, pare anche che qualcuno c’abbia pure creduto… non vorrai farmi perdere la conferma a capogruppo per il prossimo mandato? Tesoro si vota tra un anno…
Non sarà ma pensa se dovesse risapersi in giro che manco la moglie del capogruppo Pd è convinta di quello che predica il marito!!! Gli osimani mi sputerebbero in faccia, altro che conferma in Consiglio comunale… Vuoi tu questo per il tuo povero maritino?”.
La risposta per i posteri è si. La signora Laura Bagaloni, consorte di tanto marito, ha lasciato il capogruppo continuare per tutta la serata magnificare le doti dell’Inrca, sorridendo compiaciuta di tanto in tanto.
Il povero marito ancora non sapeva che la mogliettina aveva già scelto da almeno una settimna, in gran segreto, di confermare la propria posizione interna all’Asur.
Essendo ormai cresciuto abbastanza è tempo che anche Giorgio Campanari sappia la verità.
Ma non trattatelo male, anzi siamogli tutti vicini, amorevolmente comprensivi.
La donna, cantava quello di prima, è mobile… qual piuma al vento. Le mogli dei capogruppi PD molto di più… Provare per credere.