COVID, SMASCHERATA SCUOLA DI DANZA, PIÙ DI 100 A RISCHIO
ALMENO UN CENTINAIO DI RAGAZZINI AMMESSI SENZA PROTEZIONI

COVID, SMASCHERATA SCUOLA DI DANZA, PIÙ DI 100 A RISCHIO ALMENO UN CENTINAIO DI RAGAZZINI AMMESSI SENZA PROTEZIONI

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Contestata dalla sezione amministrativa della Polizia anche la natura privata del club. La palla passa ora a Pugnaloni. Lo studio, costituitosi nel 2019, non ci sta e contro attacca: “Siamo riconosciuti dal Coni e in regola con le norme sull’associazionismo. Venerdì, esaurito lo stop covid, riapriremo ai soci”


Scuola di danza (affiliata all’Asi e riconosciuta dal Coni) o più banalmente discoteca travestita da associazione privata?
E’ questo l’interrogativo a cui l’Amministrazione comunale di Osimo dovrà rispondere, se riterrà di farlo in tempi brevi, alla segnalazione pervenuta dalla sezione ammministrativa della Polizia di Ancona, intervenuta domenica pomeriggio al controllo della struttura.
Secondo gli agenti della Questura di Ancona, sul posto insieme ai Carabinieri di Osimo in forza di un esposto presentato in Prefettura dalla “concorrenza”, la risposta giusta è indubitabilmente la seconda, avendo colto sul fatto addetti dello Studio Danza intenti a tesserare in diretta persino il personale in borghese operante, in questo caso un Vigile del Fuoco!
Stando invece alla versione della Direttrice artistica del club, l’osimana Donatella Cenci che da settembre 2019 cura gli interessi della scuola, all’interno della struttura erano presenti solo tesserati di vecchia data e quindi in regola con le norme che regolano l’associazionismo, in questo caso sportivo.
A vederci più chiaro, per quanto riguarda il futuro dell’attività danzante con base alla Sbrozzola, esattamente con sede all’altezza del cavalcavia autostradale, toccherà all’Amministrazione PUGNALONI, investita formalmente di un caso, come da testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, riguardante circa 1.200 soci sparsi tra le province di Ancona e Macerata.
Una parola più certa al riguardo, ma con i tempi lunghi della Giustizia, dovrebbe invece essere pronunciata in Tribunale dove il Presidente dell’associazione, un 60enne non nuovo a simili disavventure amministrative, verrà chiamato.
Per l’occasione innalzato formalmente a titolare di “pubblico esercizio”, l’uomo dovrà comparire in futuro per rispondere penalmente dei risvolti legati, ad esempio, alla agibilità del club a contenere pubblico (vedi la vicenda di tre anni fa alla Lanterna Azzurra di Corinaldo), pena la cessazione dell’attività e il pagamento di una mini multa da 258 a 1.549 euro.
Nel frattempo, assicurano allo Studio Danza (scuola per insegnare, specie ai giovanissimi, a ballare fino a 12 diverse discipline) si riapriranno i battenti fin da venerdì 10 dicembre, esaurita la penalità giustamente subita per aver infranto le norme anti assembramento Covid.

La Locandina di domenica scorsa dello Studio Danza

Perchè almeno su questo aspetto non ci sono discussioni, le norme base di prevenzione (controllo del green pass, utilizzo della mascherina e rilevamento della temperatura corporea) non sono state rispettate.
E si perchè domenica pomeriggio, al momento del blitz congiunto delle Forze dell’Ordine, più di una misura anti contagio è stata verbalizzata dagli agenti, a partire dal momento “dell’accesso in cui ai presenti non veniva rilevata la temperatura corporea”, per tacere degli “addetti alla serata privi di mascherina regolamentare”, compresi i tre maestri di ballo scambiati per banali dj, tutti colti smascherati dalle protezioni salva contagio.
Per questa infrazione è però andata bene: non essendoci precedenti, a pagare è risultato soltanto il 60enne al vertice dello Studio Danza, sanzionato con 400 euro di multa e lo scioglimento “dell’allenamento” denominato “Squid dance game”, ultima moda ritmica proveniente dalla Corea attraverso i soliti States, ritmo in voga tra i giovanissimi, visto il centinaio di 14enni presenti domenica.
L’equivoco di fondo, piuttosto, potrebbe nascere dalla musica a tutto volume e dall’utilizzo delle luci psichedeliche riscontrate dalla Polizia al momento della verifica… gli agenti, probabilmente, immaginavano di entrare in un contesto classico di gara da ballo (magari con tanto di giuria, targhe premio e Coppa per la coppia vincitrice) mentre invece i tempi mutano in fretta con balli sempre più frenetici, da single piuttosto che coppia, incomprensibili per quanti hanno anche appena iniziato a contare gli anta.

Dalla pagina Fb del Clan dancing dell’Aspio, ai tempi pre covid

Da quanto abbiamo potuto capire dalla spiegazione tecnica impartita dalla Direttrice artistica di Studio Danza, quello di domenica era soltanto un semplice “allenamento” riservato ai soci, con l’obiettivo, per i più, di apprendere nuove danze e per i migliori di prepararsi a competizioni future di categoria.
A PUGNALONI, come detto, l’onere non invidiabile per legge, di districare la matassa sanzionando la scuola o archiviando la segnalazione di Polizia.


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