DEFIBRILLATORE, NESSUNA OFFERTA DA PARTE DEI TRE VANDALI
A RIPOSIZIONARE IL DAE DISTRUTTO PENSA L’AZIENDA MEDICA

DEFIBRILLATORE, NESSUNA OFFERTA DA PARTE DEI TRE VANDALI A RIPOSIZIONARE IL DAE DISTRUTTO PENSA L’AZIENDA MEDICA

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La Zoll medical di Piacenza, appresa la notizia di Natale, ha donato al Rotary il quinto strumento distrutto dalla furia annoiata di tre giovani osimani, immigrati di seconda generazione. Appello dell’associazione all’imprenditoria osimana per dotare l’intero territorio di apparecchi salva vita


A distanza di circa 6 mesi dall’assalto della notte di Natale, avvenuto più per noia che altro e portato a segno da tre giovani osimani ai danni dell’innocuo defibrillatore salva-vita posto in cima alle scale mobili di Via Cinque Torri, l’apparecchio è dunque stato sostituito, riposizionato nello stesso spazio preso di mira.
A prendersi cura del corretto ripristino ha pensato, come in origine, la stessa associazione Rotary club, proprietaria dell’apparecchiatura Dae – defibrillatore automatico esterno – e delle altre sparse in giro per il centro storico.
“In un mondo normale – commenta amaramente lo stesso Rotary nel dare la notizia – gli autori del danneggiamento avrebbero dovuto pagare i danni, inferti al dispositivo e alla comunità; ma questo purtroppo non è avvenuto”.

Mario IMPROTA, 20 anni

Nonostante l’ammonizione subita dal Questore con l’avviso orale e le denunce subite per danneggiamento (aggravato dalla circostanza di aver agito ai danni di un bene esposto alla pubblica fede) nessuno dei tre autori del misfatto – Stefano LLANO (22 anni), Aladine CHIKH GRAYAA (21 anni) e Mario IMPROTA (20 anni), ha pensato di farsi carico del problema creato alla comunità.
Tutti osimani figli di una immigrazione di seconda generazione, registrata sul finire del secolo scorso tra extra comunitari e italiani del Sud, nessuno di questi si è fatto vivo per rifondere il danno e beneficiare delle attenuanti processuali che il gesto avrebbe garantito; segno ulteriore della distanza che separa ancora i nuovi osimani (nordafricani, dell’Est europeo o della Bassa Italia) dalla cosiddetta civica normalità raggiunta da molti.
“Nonostante i vandali siano stati quasi subito identificati – prosegue la nota del Rotary club Osimo – si è potuto far fronte al danno solo grazie al buon cuore dell’azienda medica Zoll Medical Italia, di Piacenza, titolare del marchio Cardiac, produttrice dei defibrillatori donati al Comune di Osimo nel 2015, che valutata la notizia di cronaca ha pensato bene di fornire il Rotary di un nuovo quinto apparecchio a titolo gratuito, così da poter riattivare la postazione perduta”.
Gli altri quattro Dae presenti in centro storico si trovano posizionati, rispettivamente, a San Marco, piazza Dante, Corso Mazzini e presso i giardini pubblici di “Piazza nova”.

Stefano LLANO, 21 anni

L’occasione di ripristinare l’apparecchio perduto (i tre giovani denunciati lo scaraventarono, dopo averlo divelto dall’apposito sostegno, sulla sottostante piazza Guasino, danneggiandolo irreparabilmente) è stata altresì colta dall’associazione (guidata dal Presidente ’22 ?) per sollecitare l’imprenditoria osimana a contribuire con una donazione alla fondazione rotariana, al fine di poter presto coprire l’intero territorio comunale con un numero di presidi salva vita sufficienti.
Per la cronaca all’impresa di Natale, oltre ai tre denunciati a piede libero dal Commissario Stefano BORTONE (individuati a tempo di record grazie a rapide indagini della Polizia di Stato, facilitate dal contributo determinante delle telecamere presenti in abbondanza in zona) parteciparono altri due coetanei, entrambi però scagionati dalle immagini e citati in aula solo in qualità di testimoni.

Il Dae ripristinato in via Cinque Torri grazie alla generosità della ditta farmaceutica di Piacenza.


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