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Il diritto alla rettifica della notizia, lโaveva rifiutato lโallora Gip di Rimini, il fidardense Vinicio CANTARINI, 57 anni, non interessato ad intervenire โ sul caso di Gessica NOTARO, sfregiata in volto con lโacido – ad una puntata del Maurizio COSTANZO show 2017.
Il diritto allโappello, per modificare la condanna ad un anno di reclusione, ricevuta da COSTANZO lo scorso 3 dicembre dal Tribunale di Ancona, lo ha invece appena revocato il Padre eterno chiamando a se, col probabile ausilio del diabete, il possibile reo. Prima ancora, peraltro, di una probabile prescrizione del processo intentato per diffamazione aggravata dal mezzo della stampa, causa decadenza dei termini, fissati in sette anni e mezzo. Nel caso di specie, 20 ottobre 2024.

Se la morte, come รจ noto, estingue la pena rendendo vano lโinteresse dello Stato allโesecuzione della stessa, non altrettanto potrebbe accadere in sede civileโฆ visto che il Gip Vinicio CANTARINI, nativo del popolare quartiere fidardense di SantโAgostino e con diverse amicizie e rapporti di parentela ad Osimo, una prima sentenza positiva lโaveva comunque portata a casa: COSTANZO condannato ad un anno (convertibile in ammenda di 40.000 euro in caso di mancato appello, comunque presentato) con tanto di persona diffamata, il ricordato gip CANTARINI, costituitosi regolarmente parte civile nel processo, dopo aver provveduto, allโepoca, a diffidare formalmente lโanchor man.
La questione di cosa fare resta comunque non del tutto pacifica, dettata, nel caso, da quanti soldi puรฒ investire la presunta parte lesa in avvocati (nel caso il legale Nazzareno CIUCCIOMEI di Castelfidardo) e da quanto rischierebbero di perdere gli eredi, in questo caso Maria DE FILIPPI e i tre figli di COSTANZO.
Stando agli ultimi verdetti di Cassazione (vedi sentenza numero 47894 del 2017) concordi nellโaffermare che la morte dellโimputato determina โil venir meno delle eventuali statuizioni civilistiche in favore della parte danneggiataโ (e quindi la possibilitร degli eredi a farle eliminare, al pari dellโimpossibilitร della parte civile nel vederle riaffermate) resterebbe comunque aperta la porta, stretta ed impervia per i normali cittadini, assai meno per un giudice che chiama un collega al giudizio, di rifarsi civilmente sugli eredi del giornalista scomparso.
Il tutto potrebbe avvenire attraverso un giudizio autonomo della vicenda, rinnovata questa volta in sede civile attraverso una pretesa risarcitoria allargata agli eredi.

In pratica una specie di processo penale, non di merito ma di fatto, aperto molto piรน del primo a mille contestazioni, cavilli, eccezioni e quantโaltro in pratica in agio ai migliori azzeccagarbugli su piazza.
Tutte pagine che auguriamo al dottor CANTARINI e alla reputazione postuma di Maurizio COSTANZO, di non dover scrivere.
E dire che sarebbe bastata una banale partecipazione-tv (e magari mettere da parte il principio di lesa maestร che accompagna da sempre la Casta della magistratura) per chiarire subito a Gessica NOTARO e allโItalia intera – con maggior e giustificato interesse – lโintera brutta vicenda.